23. COME AFFRONTERAI IL DRAGO?

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Quando Harry si svegliò la domenica mattina in seguito ai festeggiamenti, gli ci volle un po' per ricordarsi quello che era successo. Era davvero un campione nel torneo e tutta la sua casa lo supportava. Eppure c'era qualcosa che ancora lo preoccupava, doveva parlare con Hermione.

Si cambiò in fretta scendendo i ripidi gradini fino alla sala comune, molti già svegli lo accolsero con un fragoroso applauso.

Harry sorrise mentre Draco, Nott Pensy Tiger e Goyle si univano a lui.

"Sai potrebbe cominciare a piacermi" commentò Nott. "È un po' come quando tutti pensavano che fossi l'erede di Serpeverde"

"Allora non era divertente" rispose Harry ricordando tutta la pressione del secondo anno

"Sì che lo era" replicò Draco "Solo che non riuscivi a coglierla, a volte sei proprio ottuso"

Harry scosse la testa in silenzio mentre usciva dalla sala comune e saliva le scale di pietra.

Si diresse deciso verso la Sala Grande e si trovò
faccia a faccia con Hermione.
«Ciao» disse lei, guardando i Serpeverde alle suo spalle. "Tutto bene?"

"Più che bene Granger" annuì Nott "Noi abbiamo un campione"

Hermione parve rilassarsi appena.

"Dai levati, ho fame" disse bruscamente Draco alzando le braccia ostentatamente per evitare di sfiorarla mentre la superava.

Harry alzò gli occhi al cielo prima di sorridere a Hermione.

Quando entrano nella sala si accorse che molti ancora non erano scesi per la colazione, il tavolo dei Corvonero era il più pieno, i Tassorosso e i pochi Griondoro già ai tavoli scoccarono sguardi astiosi nella sua direzione.

Hermione li seguì al tavolo di Serpeverde seria, ormai dovevano essersi abituati a vederglielo fare.

Perfino i Serpeverde si erano rassegnati alla sua presenza e Harry ne era certo, non si permettevano di dire nulla mentre lui era presente. Fin dal primo anno questa consapevolezza gli aveva dato un piacevole senso di potere.

"Non sei stato tu, vero?" chiese Hermione osservandolo con insistenza

"No" scosse la testa prendendo un toast "Ci ho pensato certo, ma non pensavo davvero di partecipare" ammise abbassando la voce.

"Ma allora chi è stato a mettere il tuo nome nel Calice? Non credo che nessuno degli studenti avrebbe potuto farlo... non sarebbero mai stati in grado di imbroglia re il Calice, o scavalcare Silente e i suoi..."

"Che dicono i Grifondoro?" la interruppe Harry iniziando a mangiare il suo toast.
Hermione esitò.

"Ehm... non sono molto contenti" rispose.
"Che strano" disse ironico Draco versandosi un bicchiere di succo di zucca.

"Tutta invidia" annuì Pansy

"Il Torneo è una cosa pericolosa" disse Hermione con gravità

"Anche un basilisco" annuì Nott

"O un mannaro" aggiunse Tiger

"O un assassino che vuole ucciderti" fece Goyle

"Bhe quello no" replicò Nott
"Come no?" chiese il più grosso confuso
"Si bhe un assassino è pericoloso, ma non era davvero un assassino, bhe d'accordo lo era, ma non voleva uccidere Potter" continuò Nott incerto "Giusto?"
Harry rise piano "Giusto"
"No, sbagliato" continuò Hermione "Questa volta è diverso, dovrai gareggiare con maghi più grandi"

 "Bhe quello no" replicò Nott"Come no?" chiese il più grosso confuso"Si bhe un assassino è pericoloso, ma non era davvero un assassino, bhe d'accordo lo era, ma non voleva uccidere Potter" continuò Nott incerto "Giusto?"Harry rise piano "Giusto""N...

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