51. L'OCCHIO DEL SERPENTE

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Arrivò dicembre e portò con sé altra neve e un'autentica valanga di compiti per gli allievi del quinto anno. I doveri da Prefetto di Harry, Pansy e Hermione divennero ancora più gravosi via via che Natale si avvicinava. Furono incaricati, o meglio obbligati, di sovrintendere alla decorazione del castello, sorvegliare gli allievi del primo e del secondo anno che dovevano trascorrere gli intervalli all'interno per via del freddo pungente.

«Fanno anche gli arroganti, quei mocciosi, noi non eravamo così maleducati al primo anno» si lamnetò Pansy.

Inoltre dovevano pattugliare i corridoi a turno con Argus
Gazza.

«Quella feccia di MagoNo»

«Non chiamarlo così.» provò a dire Harry con poca convinzione.

«Ah no Potter, non ci provare a difendere quell'idiota» sbottò lei. «È diventato isterico, non fa che annusare tutti convinto che ci sia un mercato illegale di caccabombe»

«Chi è che usa le caccabombe?» Domandò Theo avvicinandosi nel corridoio.

«Probabilmente Gazza se le fuma» rispose Pansy aggrottando la fronte.

Theo guardò Harry confuso.

«Lascia stare» mormorò lui.

Erano così impegnati che non riusciva quasi a incontrare Hermione, aveva cercato più volte di organizzare le ronde in modo da trovarsi con lei, ma i prefetti dovevano andare in coppia per casa. "Sono le regole" aveva detto la McGranitt severamente.

L'unico momento in cui poteva vederla senza dover temere l'arrivo della Umbridge erano le riunioni dell'EP, e quelle sarebbero state interrotte per le vacanze, visto che quasi tutti i componenti avrebbero passato il Natale con le famiglie e Hermione sarebbe andata a sciare con i suoi genitori. L'idea divertì moltissimo Draco e Theo, che non avevano mai sentito di Babbani che si legavano assi di legno ai piedi per scivolare giù dalle montagne.

Il biondo aveva iniziato a mimare goffamente l'azione tutte le volta che la incrociavano nei corridoi, facendo scuoterle la testa con sconforto.

«Tu Potter che fai per Natale?» Gli chiese Blaise a pranzo cercando di suonare disinteressato.

Ci rifletté un attimo, Sirius gli aveva detto che sarebbe potuto andare da lui quando voleva, ma non aveva davvero voglia di stare con lui senza Hermione o Piton e di certo non aveva intenzione di tornare dai Dursley.

«Starò qui, immagino»

Draco tossicchiò appena. «Ho provato a chiedere a mia Madre se potevi venire da noi ma...» si guardò attorno con attenzione. «Pensa che non sia una buon idea, sarebbe...»

«Complicato» finì la frase Harry. «Grazie comunque.»

«Bhe posso rimanere anche io» propose Theo con un'alzata di spalle.

«No, non ti preoccupare, posso stare qualche settimana qui con...»

«Ma non lo fa per te.» lo interruppe Draco fissando Theo «Vuole solo una scusa per stare vicino a un professore in particolare.»

«Smettila.» scosse la testa theo sogghignando.

«Non è che sei geloso Malfoy?» Si intromise Blaise

«Cosa?» quasi urlò il biondo

«Sai Piton e tuo padre sono amici, non so se la prenderebbe bene»

«Ma non dire idiozie Blaise»

Theo si inclinò verso di lui abbassando la voce «Vieni al lato oscuro Malfoy»

Draco lo spinse indietro con una smorfia «Non ci pensare neanche.»

Se fossi stato un SERPEVERDEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora