47. L'INSUBORDINAZIONE DI PITON

234 12 3
                                    


Il taglio sul dorso della mano di Harry si era rimarginato a stento e il mattino dopo già sanguinava di nuovo. Harry non si lamentò durante la punizione serale: era deciso a non dare soddisfazione alla Umbridge.
Scrisse e riscrisse Non devo dire bugie senza che un suono uscisse dalle sue labbra, anche se il taglio si faceva più profondo a ogni lettera.

La parte peggiore di quella seconda settimana di punizione fu la reazione indignata dei suoi amici. Theo si era inavvertitamente lasciato sfuggire con Hermione in cosa consistevano le punizioni con la Umbridge. Tempo di scendere nei sotterranei dopo la colazione e si era fiondata a bussare nell'ufficio di Piton.

Harry aveva visto il pozionista avvicinarsi all'entrata della sala comune prima che potesse rifugiarvisi dentro.

"Potter vieni qui." ordinò imperioso "Immediatamente." aggiunse appena vide le labbra del ragazzo aprirsi.

"Non andrai alla punizione"

"Non posso non andare." disse incerto lanciando un rapido sguardo a Hermione alle spalle di Piton

"Non ti lascerò andare a squarciarti la mano." La voce dell'uomo era più bassa del solito.

"Per una volta in più posso sopportarlo"

"Non devi sopportare un bel niente, per quanto ti piaccia fare l'eroe sconsiderato non ti devi immolare." si voltò severo verso Hermione "Anzi, pensavo di averti detto di tenere la testa bassa."

"Ci ho provato, ma..."

"Ma come al solito non hai autocontrollo" lo interruppe fulminando con lo sguardo. Un gruppo curioso di Corvonero che stava attraversando in quel momento il sotterraneo.

"Parlerò con la Umbridge" annunciò con una smorfia. "Tu non ti azzardare ad andare nel suo ufficio" disse puntando un lungo indice verso di lui

"Ma professore..."

"Nott!"

Theo alla base della scale di pietra scattò visibilmente avvicinandosi.

"Assicurati che questa sera Potter non esca dalla sala comune, legalo se necessario. Se solo penso di vedere la tua ombra metterò entrambi a pulire i bagni per quattro mesi. Sono stato chiaro?"

Harry e Theo annuirono velocemente con gli occhi sbarrati.

"Non potevi stare zitto?" sussurrò Harry a denti stretti appena Piton fu sparito dietro l'angolo del sotterraneo

"Ma ha ragione, non puoi farti torturare, non è giusto" rispose Theo portando la mani avanti.

"Harry dovrebbe essere illegale una punzione del genere." disse Hermione con la fronte tesa. "È già abbastanza grave che tu abbia dovuto subirla per sere intere."

Aveva sperato che Hermione lo avrebbe ritenuto coraggioso sapendo delle sue punizioni, ma invece sembrava solo preoccupata e forse un po' arrabbiata per non averlo saputo da lui.

"Mi dispiace tanto." disse dopo alcuni istanti di pesante silenzio

"Per cosa?"

"È colpa mia questa volta." spiegò torcendosi le mani se non avessi alzato la mano a lezione...
"Non è colpa tua Hermione." le si avvicinò cercando il suo sguardo. "Avrei dovuto starmene zitto." ammise stringendo i pugni. "Ma non sopporto che ti tratti male."

Hermione gli sorrise poggiandogli una mano sul braccio.

Theo tossicchiò appena "Ehm io... vado a lezione, vi lascio alle vostre smancerie."

Se fossi stato un SERPEVERDEWhere stories live. Discover now