75. L'AIUTO DEL PRINCIPE

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Quando suonò la campanella per la doppia lezione di Pozioni Ron si allontanò dal gruppo di Serpeverde.

"Io vado a godermi la mia ora libera." annunciò con un largo sorriso.

"Dovresti usarla per studiare" disse Hermione severa.

"No lascialo riposare, tanto Weasley è abituato a prendere brutti voti" commentò Pansy con un ghigno.

Ron fece un gestaccio e se ne andò su per le scale di marmo.

Harry e Draco guidarono il gruppo verso il percorso familiare giù verso il sotterraneo della classe che, per così tanto tempo, era stata quella di Piton.

Quando giunsero nel corridoio, videro che c'erano solo una dozzina di persone promosse al livello di M.A.G.O. oltre a loro.

C'erano quattro Corvonero e un Tassorosso, Ernie Macmillan, che ad Harry piaceva nonostante le maniere piuttosto pompose.

"Harry" disse Ernie magniloquente, offrendogli la mano appena Harry si avvicinò "non abbiamo avuto possibilità di salutarci questa mattina a Difesa Contro le Arti Oscure. Buona lezione, penso, ma l'Incantesimo Scudo è ormai roba vecchia, certamente, per noi vecchi membri dell'EP."

Theo aprì la bocca per ribattere ma la porta del sotterraneo si aprì e la pancia di Lumacorno lo precedette fuori dalla porta. Mentre passavano nella stanza, con i suoi grandi e folti baffi curvi sopra la bocca raggiante, salutò con particolare entusiasmo Harry e Zabini.

Il sotterraneo era, insolitamente, già pieno di vapori e strani odori. Harry, Pansy e Hermione annusarono interessati passando a distanza da alcuni calderoni fumanti. I Serpeverde presero un tavolo assieme, seguiti da Hermione seduta alla sinistra di Harry.

Draco osservò con interesse un calderone giallo oro che emetteva uno degli odori più allettanti che Harry

avesse mai sentito: era qualcosa che gli ricordava insieme la crostata con la melassa, l'odore del legno della scopa usata, e qualche profumo di fiori che gli sembrava di aver sentito a Villa Malfoy.

Scoprì che stava respirando molto lentamente e profondamente e che i fumi della pozione sembravano riempirlo come una bevanda. Lo assalì un grande appagamento.

"Bene, bene, bene" disse Lumacorno, il cui profilo massiccio tremolava fra lo scintillio dei vapori. "Tirate fuori le bilance, tutti, e gli ingredienti per le pozioni, e non dimenticate la vostra copia di Pozioni Avanzate."

"Ho preparato un po' di pozioni per voi da osservare, di quelle che avete già studiato, e riconoscere per completare il vostro M.A.G.O. dovrete essere in grado di fare questo genere di cose. Dovreste averne sentito parlare, anche se non lo avete mai fatto. Qualcuno sa dirmi cos'è questa?"

Indicò il paiolo più vicino al tavolo dei Serpeverde. Harry si alzò leggermente sulla sedia per vedere che aspetto avesse la superficie dell'acqua che bolliva continuamente in quel calderone.

La mano allenata di Hermione si alzò prima di tutti. Lumacorno la indicò.

"È Veritaserum, una pozione senza odore e senza colore che forza chi la beve a dire la verità" disse Hermione.

"Molto bene, molto bene!" Disse felice Lumacorno. "Ora" continuò puntando al paiolo vicino al tavolo dei Corvonero, "questa qui è alquanto più conosciuta... mostrata in molti avvisi del Ministero anche recentemente... chi può...?"

La mano di Hermione fu la più veloce anche questa volta.

"È Pozione Polisucco, Signore"

Anche Harry aveva riconosciuto il suo bollire lento, la consistenza di fango del secondo calderone, ma non se la prese con Hermione perché si era presa il merito di rispondere alla domanda. Lei, dopotutto, era la sola che era riuscita a farla, quando erano al secondo anno.

Se fossi stato un SERPEVERDEWhere stories live. Discover now