43. NON SONO UN ASSASSINO

234 10 2
                                    


Quando Harry entrò nella Sala Grande per la cena sentì un mormorio seguirlo. La voce della sua sfuriata con la Umbridge aveva fatto il giro del castello più in fretta del solito.

"Hai fatto bene a rispondere a quella rospa" gli disse Nott dandogli una pacca sulla spalla.

Harry provò a sorridergli, ma sentì le labbra tendersi solo in una smorfia.

"Ah non ti crucciare, è solo una punzione" sbuffò Draco sedendosi al suo fianco.

Annuì appena, prima di lanciare un'occhiata al tavolo di Grifodoro, Hermione era seduta con la testa china su proprio piatto e un'aria triste. Avrebbe voluto alzarsi e andarle a parlare, ma era certo che la Umbridge lo stesse guardando, proprio aspettando quel momento. Mangiò con irritazione infilzando con fin troppo foga le proprie salsicce.

"Almeno ora la smetteranno di parlarti alle spalle" proruppe Goyle con la bocca piena.

"Dici?"

"Bhe credono che tu abbia ucciso Diggory"

"COSA?" La voce fu così forte che diversi studenti si voltarono a guardarlo. Draco fulminò Goyle con lo sguardo

"Non pensano che tu... solo alcuni"

"Io non l'ho fatto!" esclamò
"Lo so, Harry,puoi smetterla di gridarmi nelle orecchie?"

"chi ha messo in giro questa idiozia?" passò lo sguardo sugli amici accusatorio.

"Nessuno di noi" si affrettò a dire Nott "Ma la voce sta girando, insomma sei arrivato in mezzo al prato con il cadavere di Cedric... nessuno di noi ha visto che cos'è successo nel labirinto... avevamo solo la parola di Silente che Tu-Sai-Chi era tornato e aveva ucciso Cedric e lottato con te"

"E quindi è più facile credere che io sia un assassino? Sentì il volto infiammarsi sai che alcuni sono prevenuti la voce di nott si fece di colpo più bassa.

"Non è del tutto un male." Draco picchiettò l'indice con il grosso anello raffigurante un serpente sul tavolo. "Ricordi il secondo anno? Ti hanno lasciato più in pace credendoti l'erede di Serpeverde."

"È diverso disse a denti stretti li era... non è morto nessuno, Diggory invece..." le parole gli morirono in gola. "Non sono un assassino." riuscì solo a dire.

"Harry..." la voce bassa di Hermione fece scattare la sua testa in alto. "Vieni con me?"

La osservò confuso per alcuni istanti, poi spostò allarmato lo sguardo sulla Umbridge al tavolo degli insegnati, li stava guardando con le labbra tirate.

Harry si affrettò ad alzarsi seguendo l'amica fuori dalla sala, seguito da diversi sguardi.

La pioggia picchiava sulle finestre dei corridoi deserti

"Dove stiamo andando?"

"Non lo so." rispose Hermione seccamente davanti a lui.

Un dolore sordo e pulsante stava aumentando sopra il suo occhio destro. Guardò fuori da una finestra lavata dalla pioggia, verso il parco buio, mentre svoltavano verso destra.

"Vuoi farmi fare il giro turistico? Domandò cercando di ridere

"Sai che ti credo, vero?" Hermione si bloccò di colpo, per poco non le andò a sbattere contro

"Su cosa?"

"Su tutto." allargò appena le braccia harry "io sarò sempre dalla tua parte"

"Lo so" annuì appena

Se fossi stato un SERPEVERDEWhere stories live. Discover now