Il Processo

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La mattina seguente Harry si svegliò di colpo e completamente, come se qualcuno gli avesse urlato in un orecchio. Per qualche istante rimase disteso immobile, mentre la prospettiva dell'udienza riempiva la sua mente. Si mise in piedi e inforcò gli occhiali.
Era grato che lo avessero messo in una camera da solo, Ron e i gemelli dormivano nella stanza di fronte alla sua, mentre Ginny e Hermione in quella a fianco. Camminò avanti e indietro lanciando rapide occhiate fuori dalla finestra. Se non lo avessero fatto tornare a Hogwarts quando avrebbe rivisto Hermione? O Draco, Theo, Pansy e Blaise? Forse per quelli dell'Ordine sarebbe stato meglio, si sarebbero tenuti alla larga. Ma non poteva accettarlo, il Ministero non poteva cacciarlo, non per essersi difeso da un attacco di Dissennatori. Se lo ripeté fino a quando non sentì delle voci basse provenire dal piano di sotto. Scese piano le scale, passò sotto le teste degli antenati di Kreacher e entrò in cucina.
Seduti intorno al lungo tavolo c'erano il signore e la signora Weasley, Sirius, Lupin e Tonks e inaspettatamente anche Piton.
"Buo-buo-buongiorno, Harry" sbadigliò Tonks. "Dormito bene?"
"Sì" rispose Harry.
"Sono sta-sta-stata su tutta la notte" disse con un altro sbadiglio che la scosse tutta. "Vieni a sederti..."
Andò di fronte a Piton guardandosi attorno.
"Che cosa vuoi, Harry?" domandò la signora Weasley. "Porridge? Muffin? Aringhe? Uova e pancetta? Pane tostato?"
"Solo... solo pane tostato, grazie" rispose Harry.
Lupin gli lanciò un'occhiata e poi chiese a Tonks: "Che cosa stavi dicendo a proposito di Scrimgeour?"
"Oh... sì... be', dobbiamo stare un po' più attenti, ha fatto strane domande a me e a Kingsley..."
Harry si sentì vagamente grato che non gli fosse richiesto di unirsi alla conversazione. Aveva le budella attorcigliate. La signora Weasley gli mise davanti due fette di pane tostato con la marmellata d'arance; lui cercò di mangiare, ma era come masticare moquette. La signora Weasley sedette al suo fianco e cominciò a sistemargli la T- shirt, infilando l'etichetta dentro il collo e lisciando le pieghe sulle spalle. Harry avrebbe preferito che non lo facesse.
"...e dovrò dire a Silente che domani non posso fare il turno di notte.
"Sono t-t-troppo stanca" concluse Tonks, con un nuovo enorme sbadiglio.
"Ti sostituisco io" disse il signor Weasley. "Sto bene, e comunque devo finire una relazione..."
Non indossava una veste da mago, ma un paio di pantaloni gessati e un vecchio giubbotto imbottito. Si rivolse a Harry.
"Come ti senti?"
Harry scrollò le spalle.
"Presto sarà tutto finito" gli disse il signor Weas ley in tono incoraggiante. "Tempo poche ore e sarai scagionato"
Harry non rispose.
"L'udienza è al mio piano, nell'ufficio di Amelia Bones. È il Direttore dell'Ufficio Applicazione della Legge sulla Magia, ed è lei che condurrà l'interrogatorio"
"Amelia Bones è a posto, Harry" disse Tonks con fervore. "È una persona onesta, ti ascolterà fino in fondo"
Harry annuì, sempre incapace di pensare a qualcosa da dire.
"Non perdere il controllo" intervenne Sirius all'improvviso. "Sii educato e attieniti ai fatti"
Harry annuì di nuovo.
"La legge è dalla tua" aggiunse Lupin tranquillamente. "Anche i maghi minorenni sono autorizzati a usare la magia in pericolo di morte"
Qualcosa di molto freddo colò lungo il collo di Harry; per un attimo pensò che qualcuno gli stesse scagliando un Incantesimo di Disillusione, poi capì che la signora Weasley stava attaccando i suoi capelli con un pettine bagnato.
"Smettila di tormentarlo" sbottò Piton aggrottando le sopracciglia "Tanto è un caso disperato"
"Volevo solo provare a sistemarlo" si difese la signora Weasley.
Harry scosse il capo con un mezzo sorriso.
Il signor Weasley guardò l'orologio. "Andiamo" disse. "Siamo un po' in anticipo, ma starai meglio al Ministero che qui a ciondolare"
"D'accordo" rispose Harry automaticamente; lasciò il pane tostato e si alzò.
"Andrà una meraviglia, Harry" disse Tonks, dandogli delle pacche sul braccio.
"Buona fortuna" aggiunse Lupin. "Sono sicuro che andrà bene"
"E se non va bene" disse Sirius cupo. "ci penso io ad Amelia Bones..."
Harry fece un debole sorriso guardando Piton. "Lei non viene, vero?"
Il pozionista scosse il capo "Dovrei rapirti"
Annuì debolmente prima di voltarsi e seguire il signor Weasley.

Se fossi stato un SERPEVERDETempat cerita menjadi hidup. Temukan sekarang