17. SIRIUS BLACK

677 38 6
                                    

Con la bacchetta ben stretta in mano e tesa davanti a sé, Harry sferrò un calcio alla porta e la spalancò.
Su uno splendido letto a baldacchino con le cortine polverose era disteso Grattastinchi. Alla loro vista le fusa si fecero più intense. Sul pavimento c'era Ron, che si teneva la gamba, piegata con una strana angolatura.
Harry e Hermione si precipitarono verso di lui.
"Ron... stai bene?"
"Dov'è il cane?" chiese Harry guardandosi attorno
"Non è un cane" gemette Ron, digrignando i denti per il dolore. "Harry, è una trappola..."
"Che cosa..."
"È lui il cane... E un Animagus..."
Ron guardò un punto oltre la spalla di Harry. Harry si voltò. Con un tonfo, l'uomo nell'ombra chiuse la porta.
Una massa di sudici capelli aggrovigliati gli scendeva fino alle spalle. Se non avesse avuto quegli occhi brillanti dentro le orbite cupe e infossate, avrebbe potuto essere un cadavere. La pelle cerea era così tirata sulle ossa

del viso che questo sembrava un teschio. I denti gialli erano scoperti in un ghigno. Era Sirius Black.
"Expelliarmus!" gracchiò, puntando contro di loro la bacchetta di Ron.
Le bacchette di Harry e Hermione balzarono via dalle mani, in alto, e Black le afferrò. Poi si avvicinò di un passo. Aveva gli occhi puntati su Harry.
"Ero sicuro che saresti venuto ad aiutare il tuo amico" disse rauco. La sua voce aveva l'aria di non essere stata usata da un pezzo. "Tuo padre avrebbe fatto lo stesso per me. Sei stato coraggioso a non andare a chiamare un insegnante. Te ne sono grato... questo renderà le cose molto più semplici..."
L'allusione a suo padre risuonò nelle orecchie di Harry come se Black l'avesse urlata. Un odio ribollente gli esplose nel petto e prese il posto della paura. Per la prima volta nella vita, voleva riavere la bacchetta in mano non per difendersi, ma per attaccare... per uccidere. Senza sapere che cosa stava facendo, avanzò, ma ci fu un improvviso movimento ai suoi lati e due paia di mani lo afferrarono trattenendolo.
"No, Harry!" ansimò Hermione con un sussurro agghiacciato; Ron invece, che si era rialzato a fatica, si rivolse a Black.

"Se vuole uccidere Harry dovrà uccidere anche me!" Disse Hermione parandoglisi davanti

"No, solo uno morirà stanotte

"Uccidilo" sospirò Lupin alzando un dito ma aspetta solo un momento, Harry ha il diritto di sapere il perché

"Lo so il perché! Gridò Harry. Hai tradito i miei genitori

no Harry, non è stato lui disse Lupin con gravità è stato qualcun altro, qualcuno che ero convinto fosse morto

"Chi è stato? Chiese Harry con rabbia

"Peter Minus" scandì Black con uno sguardo folle

La casa continuò a scricchiolare di tanto in tanto, Harry voltò la testa verso la porta, vide un'ombra scura

"Expelliarmus!" Gridò Piton entrando di soppiatto nella stanza con la bacchetta levata. Quella di sirius volò a terra a diversi metri di distanza.

"Ho detto e ridetto al Preside che stavi aiutando il tuo vecchio amico Black a entrare nel castello, Lupin, ed ecco qui la prova. Nemmeno io mi sarei sognato che avresti avuto il coraggio di usare questa vecchia baracca come nascondiglio..."

"Severus, stai commettendo un errore" disse Lupin incalzante. "Non hai sentito tutta la storia... ti posso spiegare... Sirius non è qui per uccidere Harry..."

"Altri due criminali pronti per Azkaban questa notte" disse Piton con gli occhi febbrili. "Sono curioso di vedere come la prenderà Silente... era convinto che tu fossi innocuo... un Lupo Mannaro addomesticato..."

"Severus lasciami spiegare, non è stato Sirius, non era lui il custode segreto di Lily e James

"Non insultare la mia intelligenza lupi, so come sono..."

Se fossi stato un SERPEVERDEWhere stories live. Discover now