IL MARCHIO NERO

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"È stato incredibile!" esclamò Draco osservando i giocatori che scendevano dalle scope e camminavano sul campo. L'Irlanda aveva vinto anche se Krum era riuscito a prendere il boccino.

"Perché ha preso il Boccino?" sentì strillare Ron mentre saltava su e giù, applaudendo con le braccia tese sopra la testa. "Ha finito quando l'Irlanda era in testa di centosessanta punti, quell'idiota!"
"Non avrebbero mai potuto rimontare!" gridò Harry voltandosi, Ron annuì prima di riscuotersi, come resosi conto di chi era.

"Non sprecare il fiato, i Grifondoro non capiscono niente di strategia!" urlò Draco per farsi sentire "Non vincono da anni ci sarà una ragione."

"È stato molto coraggioso, vero?" disse Hermione, sporgendosi per guardare Krum che atterrava e lo scia me di medi-maghi che si apriva un varco a bacchettate tra i Lepricani e le Veela in piena rissa per raggiunger-
lo. "Sembra ridotto male..."

Harry riportò l'Omniocolo agli occhi. Era difficile vede re che cosa succedeva di sotto, perché i Lepricani sfrecciavano esilarati per tutto il campo, ma riuscì a distinguere Krum, circondato da medimaghi. Sembrava più
corrucciato che mai, e non permise che gli tamponassero il sangue.

"Partita formidabile, se ne parlerà per anni!" commentò Caramell prima di togliersi la punta della bacchetta dalla gola

Ben presto si trovarono imbottigliati nella folla in uscita dallo stadio verso il campeggio. Canti rauchi si levavano nell'aria notturna mentre ripercorrevano il cammino lungo il sentiero illuminato dalle lanterne, e i Lepricani continuavano a sfrecciare sopra le loro teste, ridacchiando e agitando i loro lumini. Quando finalmente raggiunsero le tende, nessuno aveva voglia di dormire.

Si ritrovarono a discutere animatamente sulla partita; il signor Malfoy si mise a discutere garbatamente con Draco riguardo alla finta di Krum. Fu solo quando Narcissa uscì da una delle porte sulla destra che vennero mandati a dormire.

Dall'altra parte del campeggio si udivano ancora canti e l'eco di qualche sporadica esplosione.

Harry rimase sveglio a fissare il soffitto di tela, da cui trapelava ogni tanto il bagliore di un'occasionale lanterna di Lepricani, e rivivendo nel pensiero al cune delle più spettacolari azioni di
Krum. Moriva dalla voglia di tornare a cavallo della sua Firebolt e provare la Finta Wronsky... Sentì alla sua sinistra il respiro di Hermione farsi calmo e regolare, si voltò a guardarla con un sorriso. I capelli sparsi sul morbido cuscino le davano l'aspetto di una medusa.

Oltre al suo profilo intravide invece Draco che come lui era ancora sveglio e osservava con sguardo assente la tenda.

Entrambi sobbalzarono leggermente quando sentirono la voce soffocata di Narcissa

"Non potete."

"È già organizzato, Nott ha chiamato gli altri" stava rispondendo Lucius con lo stesso tono.

"Lucius per favore ragiona"

"Non sarà nulla di che, mandali solo lontano dal campo"

Sentirono dei passi e poi una porta aprirsi e chiudersi di colpo

Due mani sottili li scossero

"Andate nella foresta" ordinò Narcissa

Harry balzò a sedere e urtò la tela con la testa

"Cosa? Perché?" chiese confuso Draco

"Andate e basta, e..." guardò per alcuni secondi Hermione ancora addormentata. "State attenti." disse con gravità.

Harry svegliò Hermione carezzandole il braccio, lei apriì gli occhi a fatica "Dobbiamo già andare?" chiese con la voce bassa.

"Muoviti Granger" Draco si alzò in piedi e la tirò per un braccio, anche Harry la sostenne guidandola verso l'apertura della tenda. Il campo era silenzioso, si sentivano solo dei passi lontani e lo scoppiettio dei fuochi più vicini.

Se fossi stato un SERPEVERDEWhere stories live. Discover now