Capitolo 167: La Guerra: Inverno 1979

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I wanna be straight! I wanna be straight!

I'm sick and tired of taking drugs and staying up late.

I wanna confirm. I wanna conform.

I wanna be snug and I wanna be safe and I wanna be warm.

I wanna be straight! I wanna be straight,

I wanna create a place of my own in the welfare state.

I'm gonna be good; I'm gonna be kind.

It might be a wrench but think of the stench I'm leaving behind...

I wanna be straight! I wanna be straight,

Come out of the cold and do what I'm told and don't deviate.

I wanna give, I wanna give, I wanna give my consent -

I'm learning to hate all the things that were great when I used to be... bent!

Venerdì 23 Novembre 1979

Dopo tutta l'eccitazione dell'Autunno, l'inizio dell'inverno sembrava straordinariamente insignificante. Remus cercò di essere grato; per una volta nella sua vita le cose erano tranquille. Non fu rapito dai lupi mannari; non c'erano funerali di genitori o fratelli che erano morti.

Cercò di rendersi utile all'Ordine. A volte volevano venissero fatte ricerche, aiutando a identificare le maledizioni che i Mangiamorte stavano usando o inventando nuovi incantesimi che potevano essere usati contro di loro. Di tanto in tanto lavorò con Alice su questo, e avette modo di conoscerla abbastanza bene. Era incredibilmente intelligente, uno delle duellanti più abili che Remus avesse mai incontrato. Divenne molto bravo negli incantesimi difensivi e trascorse molto tempo visitando vari rifugi, installando barriere e sistemi di allarme rapido.

Remus lavorò sodo. Ci si buttò dentro. Aveva un desiderio fortissimo di essere coinvolto, di lottare per qualcosa di buono. Forse stava crescendo. Forse era semplicemente stufo di non avere il controllo sulla propria vita.

Marlene veniva qualche sera alla settimana dopo il lavoro. Lei e Remus si sedevano sul tavolo della cucina, e lui le raccontava tutto quello che poteva sull'essere un lupo mannaro - il suo senso dell'olfatto, il suo metabolismo accelerato, e come si prendeva cura di se stesso durante e dopo la luna piena. Cercò di essere il più onesto possibile senza mettere nei guai nessun altro, e lei diligentemente prese appunti, fatto domande e suggerito miglioramenti.

Fu difficile per Remus, ma anche necessario. La natura seria di Marlene e la feroce determinazione a migliorare gli standard di vita dei lupi mannari lo facevano sentire un po' meglio - come se dopo tutto potesse fare del bene.

"Dobbiamo allontanare il Ministero dall'idea che le celle e le sbarre sono l'unico rimedio", disse lei, "Da quello che mi hai detto, il bosco è molto meglio per la salute del soggetto - e non siamo a corto di boschi, no? Qualche incantesimo di barriera protettiva farebbe... tutto ciò di cui abbiamo bisogno è un po' di pensiero creativo, un po' di compassione ..."

Remus le sorrise. Marlene gli fece sentire come se un giorno ci sarebbe stato davvero un cambiamento. Ed era bello passare del tempo con un amico - Sirius era così spesso fuori la sera in missione o alle riunioni.

"Come lo trovi, vivere con Sirius?" chiese Marlene una sera mentre faceva le valigie. Si guardò intorno nell'appartamento buio e vuoto, "Più silenzioso di casa mia".

Marlene viveva ancora con la madre, il patrigno e Danny da quando era stato morso. Più di recente, anche Yaz si era trasferita. Remus non conosceva tutti i dettagli, ma sembrava che i genitori di Yaz non fossero stati elettrizzati quando avevano scoperto di Marlene.

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