Capitolo 92: Quinto Anno: Conclusione

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Martedì 30 Giugno 1976

"Mi dispiace," disse Sirius Black, con grandi occhi ansiosi, in piedi dietro Remus mentre si lavava i denti.

"Mi dispiace," mormorò Sirius Black, basso sul tavolo della colazione, prima che arrivasse Mary.

"Mi dispiace!" Supplicò Sirius Black, mentre Remus si allontanava di nuovo.

"Mi dispiace..." sussurrò Sirius Black, mentre Remus chiudeva le tende del suo letto ogni notte.

Allora lascialo soffrire, disse la parte più crudele di Remus, la parte che era stata ferita di più. Girò la testa, si allontanò, chiuse le porte e chiuse gli occhi. Scusa non è abbastanza, disse, considerato ogni azione. Non so cosa lo sia.

James e Peter osservavano, con cautela, con la coda dell'occhio. Sapevano che non dovevano intromettersi- sebbene James senza dubbio sopportasse il peso maggiore dell'angoscia di Sirius; gli incontri a tarda notte erano ricominciati più numerosi di prima.

Le ragazze notarono che qualcosa non andava, ma non erano sicure di cosa - Lily pensava che Remus fosse nervoso all'idea di tornare a St Edmund, Marlene pensava che fosse preoccupato per i risultati dei GUFO. Remus accettò entrambe le nozioni con gratitudine. Dopotutto, stava facendo tutto ciò che poteva sopportare per agire nel modo più normale possibile. Si univa ai Malandrini per i pasti, si sedeva al suo solito posto, leggeva i suoi libri, giocava a scacchi con Peter, giobbiglie con James. La sera, saliva le scale per andare a letto.

Ma non parlava con Sirius. Per le restanti due settimane di Giugno, Remus non disse nemmeno una parola nella sua direzione. Non lo guardava nemmeno, se poteva evitarlo.

Aveva la sensazione, dopo la prima settimana, che forse James non lo approvasse completamente. Potter era furioso per conto di Remus, ovviamente - almeno nei fatti della questione - ma James poteva essere molto cieco quando si trattava dei difetti meno perdonabili di Sirius. James lo avrebbe perdonato dopo le prime scuse.

Forse Remus era un più debole. Ma non sarebbe più stato debole. Aveva bisogno di tornare a chi era veramente . Possiamo tutti imparare la nostra lezione. Remus aveva cercato di essere gentile e aperto, come tutti i suoi amici ricchi e ben educati - dove l'aveva portato? Si era innamorato del suo migliore amico e si era quasi fatto ammazzare. Si vergognava di se stesso - fantasticare su Sirius in quel modo. Moony lunatico. Sirius l'avrebbe trovato divertente.

Così iniziò a evitare anche James e Peter.

Smise di andare alle lezioni: questa fu la prima cosa. Non ce n'erano molte a cui andare, ovviamente, con gli ultimi esami in corso e l'intera scuola che cadeva in modalità vacanze estive. Tuttavia, aveva lezioni introduttive ai NEWT scritte a matita nel suo orario in quasi tutte le materie eccetto Pozioni - non vedeva l'ora di sbarazzarsi di Pozioni.

Le serre erano un buon posto per nascondersi. Remus scoprì entro la fine dell'anno di aver speso quasi tutti i suoi soldi risparmiati con cura in sigarette ed erba. Si disse che andava bene. Disse a sé stesso che non avrebbe avuto bisogno di soldi per trovare e distruggere Greyback, solo l'odore giusto e la luna piena. Non che pensasse molto a Greyback. Cercò di non pensare a niente per molto tempo; la rabbia lasciò il posto a un intorpidimento con cui sembrava più facile convivere.

Quando non poteva stare fuori, andava in biblioteca e faceva finta di leggere. Gli studenti del suo gruppo di studio si fermavano di tanto in tanto, ma trovava sempre un motivo per andarsene il prima possibile.

"Ciao, Remus!" Christopher saltò fuori da un mucchio di pile un pomeriggio: "Sono contento di averti beccato! Puoi consigliarmi qualche lettura estiva? Farò i miei GUFO il prossimo anno! "

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