Capitolo 147: Settimo Anno: Notte e Giorno

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God save the queen.

The fascist regime.

They made you a moron;

A potential H bomb.

God save the queen.

She ain't no human being

And there's no future

And England's dreaming...

Venerdì 28 Aprile 1978

"Remus... Remus. Cazzo, svegliati..."

"Non farmi incazzare". Remus brontolò, svegliato di soprassalto. "È notte fonda."

"Stai digrignando di nuovo i denti." Sirius si lamentò.

"Non posso farne a meno. Vai a dormire."

"Tra il tuo digrignare e il russare di Prongs e Wormtail che si alza ogni cinque minuti, come posso?!"

"Ehi!" Una voce arrivò dall'altra parte della stanza: "Ho una vescica nervosa!"

"Non dovresti bere così tanto prima di andare a letto!" Sirius sibilò di rimando.

"Scu-sa, madre ." Peter ribatté, scontroso, "Non mi ero accorto che stavi monitorando la mia biologia."

"Inciampi sui panni sporchi ogni volta che ti alzi!"

"In realtà, sono i libri di Moony!"

"Non miei!" Remus chiamò, "Per lo scherzo!"

"Tutti voi, state zitti!" gridò James.

Rimasero in silenzio, per un minuto.

"Maledetto Wormtail". Sirius mormorò nel cuscino, girandosi.

"Fantastico, ora ho bisogno del bagno..." borbottò Remus, alzandosi dal letto, i suoi piedi nudi che sbattevano contro le fredde assi del pavimento.

Non accese la luce in bagno, nel tentativo di rimanere semiaddormentato, ma non servì a niente. Quando si era alzato, aveva attraversato la stanza, aveva fatto pipì e si era lavato le mani, Remus era completamente sveglio. E la mascella gli faceva male, quindi Sirius doveva aver ragione riguardo al digrignamento. Era per lo stesso motivo per cui Peter era stato su e giù tutta la notte, e probabilmente per lo stesso motivo per cui Sirius non riusciva a dormire. I MAGO sarebbero iniziati la prossima settimana.

Mentre usciva dal piccolo bagno, Peter si precipitò in avanti per entrare di nuovo, raggiungendo il pannello di interruttori della luce sul muro e colpendo quello sbagliato. Remus fece una smorfia, sentendosi come se le sue retine si fossero spente mentre una sorprendente luminosità artificiale riempiva la stanza.

"Wormtail, coglione!" Sirius ringhiò dal letto. Remus aveva lasciato le tende parzialmente aperte, e la luce gli colpì il viso come un raggio laser.

"Scusa scusa!" Peter disse, saltando da un piede all'altro mentre armeggiava con gli interruttori sul muro, "Non volevo accendere quella..."

"Non vedo l'ora di non dover più dividere la stanza con te, piccolo roditore," sputò Sirius, mettendosi a sedere, "Non pensi mai a nessun altro?!"

"Zitto, testa di cazzo", rispose Peter, assonnato e sconvolto, "Pensi che mi piaccia condividere la stanza con te e Moony?!"

"Cosa avresti da dire su me e Moony ?!" Sirius si mise a sedere, bruscamente.

"Vai solo in bagno, Peter," sospirò Remus, accendendo la luce del bagno e poi spegnendo la grande luce della camera da letto sopra il soffitto, così che furono gettati nell'oscurità ancora una volta. Peter sbatté la porta e la chiuse a chiave.

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