Introduzione All'Ultima Parte

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"C'era una volta....
Ecco come iniziano le storie."


Questa è una frase della scrittrice e poetessa americana N'Zuri Za Austin, una donna che forse nella sua vita ha affrontato anche fin troppi cambiamenti.

Questa frase riassume una delle realtà che le persone, sin da piccole, non si concedono mai di analizzare;
è una frase più profonda di quanto si pensi e che accomuna tante culture diverse.

C'era una volta.

Ecco come le storie cominciano.

Il verbo al passato, l'idea che qualcosa che fu e che ora magari può essere variata, cambiata, aver trovato una nuova direzione.

C'era una volta.

L'idea di vecchiume e della necessità di dover ricominciare.

Questa piccola forma di introduzione non è altro che una terribile verità: tutti nella nostra vita andiamo incontro a dei cambiamenti, superiamo sfide, ostacoli e alla fine ne usciamo vincitori o sconfitti, ma in entrambi i casi come persone nuove.

Quando Cenerentola iniziò la sua storia, lei non era altro che la giovane figlia di un mercante che perduta la sua famiglia si era ritrovata costretta a vivere una vita misera come una schiava.

Mai avrebbe potuto immaginare che il destino potesse avere in servo per lei la migliore delle uscite.

Quando si vive una vita e la si conosce nella sua quotidianità, giorno per giorno, ci sembra quasi impossibile che possa avvenire qualcosa di talmente miracoloso che ci permetta di cambiare.

Eppure, sempre c'è, in tutte le storie, un c'era una volta.

È complicato accettare la realtà per quella che è, rendersi conto che con forza di volontà e tanta ambizione, si può andare lontano, si possono cambiare le cose.

Ho letto tante storie nella mia vita, ma solo poche hanno saputo prendere a pieno la mia attenzione;
ho sempre amato di più quelle reali, tangibili, dove i protagonisti nonostante le difficoltà riuscivano a adattarsi ai cambiamenti, superando le avversità e affrontando una loro nuova vita.

Adattarsi è complicato, decidere di ricominciare ancora di più.

Malgrado ciò, come ho detto sin dall'inizio di questo mio ultimo testo di introduzione, i cambiamenti sono qualcosa di naturale.

Sin dall'antichità l'uomo si è sviluppato, come tutte le altre forme viventi e non solo, diventando un tutt'uno con le necessità che lo accerchiavano, divenendo più forte, più scaltro e più intelligente.

Cambiare, modificarsi, maturare e diventare persone migliori è qualcosa di intrinseco alla nostra natura.

Anche noi possediamo il nostro proprio c'era una volta.

C'era una volta un bambino che divenne adulto.

C'era una volta un ragazzo che divenne un viaggiatore.

C'era una volta una persona triste e persa che alla fine divenne felice.

Con queste mie parole, sottolineo bene, non voglio offrirvi consolazione dal vostro stato di stallo in cui potete o meno trovarvi;
con queste mie parole voglio solo rendervi partecipe di questa mia nuova concezione della realtà.

Noi tutti passiamo la vita a domandarci se le cose che stiamo facendo, i momenti che stiamo trascorrendo sono quelli più giusti per la persona che siamo.
Ci domandiamo chi saremo in un domani, chi diventeremo, se avremo successo o se semplicemente ci accontenteremo di quello che la vita ci dà.

Eppure, in queste domande, c'è così tanto che non viene detto: ci sono speranze, idee, progetti ed un futuro fatto di cambiamento e di volontà di crescere e diventare qualcuno che non è chi siamo oggi o chi siamo stati ieri.

Desideriamo tutti, in un piccolo istante di interludio, ripartire e cambiare strada, rincorrere i sogni e le nostre ambizioni e a volte è proprio quello che ci serve, quell'interludio, per renderci conto di cosa vogliamo fare nella vita, di chi vogliamo essere e chi vogliamo diventare.

Questa storia, che lentamente sta giungendo alla sua fine, non è altro che un riflesso, forse più drammatico e doloroso, di quella che è la vita di tutti noi.

C'è chi vive immerso nei sogni, incapace di vedere altro se non gli obiettivi e che, arrivato in un limbo di dubbi e di domande, non può far altro che domandarsi se tutto quello che si è fatto è quello che realmente, dopo questa pausa, si vuole fare.

Oppure, c'è chi vive senza sogni, godendosi la vita nei piccoli attimi di felicità ed affrontando a testa alta le difficoltà, ma che davanti al vuoto delle aspirazioni per un domani, si interroga sulla gioia che nel presente può davvero provare.

L'interludio della nostra vita è proprio quel meraviglioso istante in cui iniziamo a domandarci se quello che stiamo facendo è quello che vogliamo davvero;
che iniziamo a chiederci da dove possiamo partire, se lo desideriamo, per cambiare.

E la risposta sarà sempre e solo una: bisogna ripartire prima di tutto da sé.

All'inizio del mio racconto introdussi la parola INTERLUDIO come un'immagine musicale, una pausa, un brano minore tra due più grandi ed importanti componimenti.

Ed ora chiedo a voi che sin dall'inizio mi avete seguito, qual è il vostro componimento più importante e se coincide ancora con quello che invece avreste sempre voluto comporre.

Non abbiate paura di voler cambiare strada, non trattenetevi dal desiderio di mutare il vostro io.

Ricordate sempre che se avete paura, che se avete dubbi o incertezze, tutto ciò è estremamente naturale.
Siamo fatti per tentennare, esitare e domandarci se quello che siamo è ciò che vogliamo essere sul serio.

In tutte le storie, come ho detto, c'è sempre un c'era una volta e come è naturale che ci sia è giusto anche che ci sia un momento in cui il presente di quel verbo essere, diventa passato.

Non abbiate timore di trovare il vostro c'era una volta e di cambiare in meglio, come più credete che giusto sia.

Non temete gli interludi, ma fatene tesoro.
Continuate a crescere e a mutare, senza mai smettere di dubitare di voi, ma ricordando sempre e comunque che il percorso per diventare chi vogliamo essere può risultare difficile e travagliato se percorso da solo.

Fate tesoro del vostro Ego, ma non dimenticate mai di chiedere aiuto o allungare una mano invece a chi ha bisogno di voi.
Ogni attimo che trascorrete a contatto con il mondo è un attimo in più in cui potete realizzare chi siete davvero.

Se Cenerentola non si fosse fatta aiutare dalla fata madrina, mai avrebbe avuto il suo lieto fine.

Non tentennate e non esitate a chiedere aiuto quando vi ritroverete nel vostro interludio, ma ricordate sempre di aprire le braccia al futuro e se avete dubbi su quale primo passo fare per cambiare chi siete, ricordate sempre che il primo cambiamento, il primo sforzo per avanzare verso quella giusta e retta via, deve arrivare proprio da voi.

Vi auguro una buona lettura di questa ultima parte,

cercate il vostro "C'era una volta" e non abbiate paura di cambiare.

Vostra come sempre,

~Kia<3

Interlude - Before The Sunrise | JakehoonWhere stories live. Discover now