Introduzione Alla Prima Parte

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L'egoismo dell'essere felici

Egoismo è una parola chiave nella vita di tutti i giorni, ma spesso viene intesa in mille sfaccettature diverse, che con il tempo l'hanno allontanata dalla più essenziale e primitiva delle essenze.

Egoismo deriva da Ego, io in latino, e spesso viene riferito al desiderio di mettere sé stessi al centro del mondo, delle volontà altrui e delle scelte che gli altri fanno per noi; in poche parole, pensare solo a sé.

In molti intendono l'egoismo come quella parte malata e negativa della persona che pretende che tutto, in un modo o nell'altro, giri intorno alla sua persona.

Ma che cos'è davvero l'egoismo?

L'egoismo che vedo io è un egoismo che sta sotto una luce differente, sotto a quella più tenue e incompresa fiaccola che è la malattia e la paura.

Parlo spesso di dolore e di terrore nelle mie storie, entrambi due tratti psicologici che portano l'individuo a divenire irrazionale, a non pensare con la propria mente, ma a lasciarsi andare ad un istinto proprio ed interno, primordiale.

Un istinto puro che sa di decisioni affrettate e di volontà non davvero volute.

L'egoismo è pura irrazionalità.

Quando si attraversano momenti difficili della vita, quando il mondo che abbiamo sotto i piedi inizia a crollare e non abbiamo più nulla a cui aggrapparci, iniziamo a rantolare e ci appoggiamo a quell'ultima striscia di speranza che ci resta, quell'ultimo ramo che ci impedisce di precipitare nel vuoto del nostro malessere;

E per me, quel ramo siamo noi.

Io credo che l'egoismo non sia un sentimento o un atteggiamento di origine negativa, lo vedo come una sorta di meccanismo di difesa.

Quando stiamo male non pensiamo agli altri, pensiamo a noi stessi prima di tutti, a stare bene, perché è l'unica vera motivazione per cui secondo me esistiamo.

E c'è da biasimarsi per ciò?

Per il desiderio di non voler soffrire e di voler una vita piena di felicità?

È normale, a mio parere, il fatto di volersi sempre mettere primi nelle nostre scelte, soprattutto quando abbiamo troppa paura di dover affrontare ancora più male di quello che già sopportiamo.

In queste situazioni la prima cosa che l'uomo fa, quando è terrorizzato, è scappare.

E la via di fuga, in questo caso, non è altro che rifugiarsi in sé; siamo noi l'unico piccolo tunnel di luce che ci impedisce di perderci completamente nella triste consapevolezza che forse non ci sarà modo per stare meglio.

Ci preserviamo, perché è l'unica cosa che ci resta da fare.

L'egoismo parte per la nostra difesa, per non soffrire più.

E' difficile mettere primi sé stessi, ma in certi casi diviene uno scudo naturale della nostra essenza; smettiamo di pensare alle emozioni altrui, troppo soffocati dalle nostre.

Quello che per me è l'egoismo, al suo stato puro e primordiale - quella sensazione naturale del corpo - non è altro che la sopravvivenza.

Non ci pieghiamo davanti agli altri quando già facciamo fatica a piegarci davanti a noi.

Noi arriviamo prima, ma lo facciamo perché se così non fosse, non ci sarebbe mai un momento successivo a cui affidarsi poi.

Non mi dilungo troppo in questa mia prima introduzione, ma quello che leggerete sappiate che è calibrato anche su ciò:

L'egoismo dei nostri atti è un irrazionale forma di autodifesa del nostro io nei momenti bui e di paura.

Vi auguro una buona lettura

Un caldo abbraccio

Kia <3

Interlude - Before The Sunrise | JakehoonWhere stories live. Discover now