Capitolo 4

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"Sunghoon-ssi, se non dimagrisci dubito che riuscirai ad arrivare al livello degli altri" la dottoressa teneva in mano le sue cartelle e le esaminava con occhio critico lanciando, di tanto in tanto, un'occhiata di sfuggita al ragazzo che stava in piedi davanti a lei.

Sunghoon era vestito con una semplice maglia bianca e dei lunghi pantaloni neri, ma sentì il freddo di quelle parole oltrepassargli le ossa e colpirgli il cuore.

Settantacinque chili aveva segnato la bilancia sulla quale si era pesato qualche minuto prima;

era davvero troppo per una persona della sua altezza pesare così tanto, soprattutto se le analisi avevano riportato che la maggior parte di peso in eccesso fosse di natura grassa e, sfortunatamente, non muscolare.

La dottoressa Kim sapeva esattamente cosa quello significasse: non idoneità al passaggio alla fase successiva.

Non sarebbe entrato nella squadra professionistica se non avesse perso almeno un paio di chili nel giro di un mese.
L'idea di dover spingersi ancora oltre con la sua dieta già rigida di suo gli mandava un insieme di terribili pensieri alla mente, come un flusso continuo che non gli lasciava pace.

"Ma il mio peso..." aveva provato a ribattere.

In fondo fino agli ottanta chili un pattinatore poteva essere tale, il suo peso non inficiava sulle sue performance, ma solo sulla sua figura, eppure tutti sapevano che una figura sproporzionata, per gli standard della squadra coreana, era come una pecora nera in un gregge di candide pecorelle bianche.

"Devi mettere su massa muscolare e diminuire la massa grassa Sunghoon-ssi, solo a quel punto potrai farcela, intesi?" aveva un tono troneggiante, sapeva qual era la sua posizione e come mantenerla.

Se il suo timbro non fosse stato rilasciato sotto la richiesta, automaticamente non sarebbe mai stato in grado di raggiungere lo stadio superiore della sua carriera e lo sapeva bene, non poteva permetterselo, non ora.

"Sissignora" abbassò il capo in segno di sconfitta, accettando la critica e attaccandosi all'idea che almeno gli altri valori dei suoi esami sembrassero essere stabili e regolari.

Il peso era l'unica pecca e, sebbene fosse difficile da sistemare, avrebbe messo tutto il suo impegno per impedire che qualcosa del genere accadesse ancora.

"Ottimo, ora vai con gli altri e fai in modo di seguire la dieta che ti verrà prescritta, nessuno sgarro"

"Sissignora" ancora una volta Sunghoon evitò il suo sguardo, coperto da quegli occhiali, mentre si girava e la vedeva solo con la coda dell'occhio ghignare.

La signora Kim era una donna malvagia, sadica, si divertiva nel vedere la sconfitta negli occhi degli atleti che visitava, per questo le sue analisi erano sempre le più precise e rigide possibili; se fossi superato quelle saresti stato certo di poter superare qualsiasi altro test fisico e motorio, medico o no.

Se seguita bene la sua era una vincita sicura, un passaggio diretto al piano superiore, nonostante fosse a discapito della sanità mentale di molti dei suoi pazienti.

"Allora?" sua zia lo aspettava fuori dall'ambulatorio, insieme ad altri Coach e pattinatori che aspettavano di ritirare gli esiti delle loro visite.

Speranza dipinta sugli sguardi di tutti, ma anche molto terrore.

"Due chili di troppo, che andrebbero bene se fossero di massa muscolare, ma sfortunatamente..." la sua voce si ruppe in un tono deluso.

Sunghoon non aveva mai provato tanta delusione in sé stesso come in quel momento; la sua incapacità di dire di no a quello che aveva nel piatto l'aveva spinto al limite delle sue possibilità e ora doveva assolutamente fare un passo indietro, prima di rischiare di cadere in un baratro che, sapeva benissimo, non era in grado di affrontare.

Interlude - Before The Sunrise | JakehoonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora