Capitolo 2

669 52 3
                                    

"Sei felice ora?"

Sunghoon slittò velocemente sul ghiaccio.

I suoi pattini a contatto con la lucida e scivolosa superfice si fermarono netti, proprio accanto all'ingresso della pista.

Dietro di loro la competizione era da lungo terminata e Sunghoon aveva sul viso i segni della faticosa giornata che si facevano sempre più evidenti con il passare del tempo.

Gli occhi stanchi, le occhiaie scure, ma le sue mani rimanevano salde attaccate alla sbarra che divideva interno ed esterno della pista, mentre l'aura che aveva intorno, come una nuvola di fulmini e saette, sottolineava con determinazione quanto ancora la sua energia potesse dare.

"Felice? L'Axel non era pulito e la trottola non era abbastanza stabile, mi stavo sbilanciando e lo hai visto anche tu"

La gara era finita da circa un'ora e, sebbene le cose fossero andate bene, l'insoddisfazione verso la propria performance lo aveva trascinato indietro sulla pista nello stesso istante in cui il pubblico si era dileguato.

Aveva il segno della fatica anche nella postura e nelle parole che pronunciava, ma sapeva anche che non doveva arrendersi all'inevitabile sopore della sera sempre più prossima;

doveva continuare ad allenarsi e doveva farlo con impegno e determinazione.

Nessuno era mai andato avanti accontentandosi della mediocrità, sebbene essa potesse risultare, a volte, sufficiente.

"Dovresti essere meno duro con te stesso" Hyunjung lo guardava come si guarda un animale ferito.

Lo conosceva bene e sapeva quanto la testardaggine del ragazzo potesse ridurlo nelle condizioni peggiori in assoluto.

Si spingeva sempre al limite e lei, preoccupata, sperava solo che quel limite non lo portasse prima o poi a stare davvero male.

"No, dovrei essere più preciso nei movimenti, a quel punto sì che sarò felice" replicò Sunghoon staccandosi dalla sbarra, dandosi una leggera spinta, e slittando ancora una volta sul ghiaccio.

In quello stesso istante una porta si aprì alle loro spalle e la corrente d'aria, proveniente dall'esterno, si infranse in quella più gelida dell'interno, facendo rabbrividire la donna dai corti capelli neri che ora osservava la coppia di familiari bisticciare.

"Ho un figlio preciso e determinato, ed è questo che adoro di lui"

La Signora Park indossava ancora la divisa da lavoro, mentre raggiungeva la sua famiglia al bordo della pista; un sorriso indescrivibile e sornione sulle sue labbra, contentezza e orgoglio a farle da velo.

"Minwoo" la salutò Hyunjung con un cenno di capo.

La donna ricambiò con un semplice sorriso, prima di riportare l'attenzione sul figlio che ansimava dalla fatica dell'allenamento.

"Come è andata allora? sono riuscita ad arrivare solo ora e non ho visto il kiss and cry"

"Bene, il punteggio non era dei migliori, ma per essere uno short program se n'è uscito bene, mi è anche arrivata risposta dai Worlds e hanno detto che considerano Sunghoon già iscritto a prescindere, sono rimasti molto soddisfatti dall'esecuzione di oggi, ma hanno comunque apprezzato l'interesse mostrato nel chiedere ulteriori dettagli ed informazioni"

Avevano puntato tutto su quella gara, speravano davvero che ci fosse la possibilità per il pattinatore di prendere parte ai World Figure Skating Championships che si sarebbero tenuti a marzo e, sebbene Sunghoon avesse comunque ottenuto il posto che desiderava, continuava a sentirsi in colpa per la grande quantità di errori che, secondo il suo parere, avrebbe potuto perfettamente evitare mettendoci più impegno e concentrazione.

Interlude - Before The Sunrise | JakehoonWhere stories live. Discover now