Capitolo 7

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"Esco"

Sunghoon quella mattina si era svegliato più tardi del solito, probabilmente per via della nottataccia passata la sera prima;

subito aveva deciso di defilarsi il più in fretta possibile per evitare di dover fare i conti con Jake.

In fondo sapeva che, in un modo o nell'altro, il discorso sarebbe venuto fuori, ma lui, incapace di mantenere il confronto, aveva optato per lasciare che fosse sua zia a chiarire la situazione.

L'unica cosa che in quel momento desiderava, guardando il sole splendere fuori dalla finestra, era fare una passeggiata e magari chiamare Heeseung.

"Sunghoon!" eppure il destino era spesso crudele e Sunghoon si ritrovò, nel passare di fianco alla cucina, Jake a tavola, un grembiule stretto in vita che evidenziava bene le sue forme.

Il tavolo imbandito con piatti tipici coreani e non solo.

Jake lo guardava con gli occhi di un cucciolo bisognoso di attenzioni e un'altra strana espressione che si mescolava tra la preoccupazione e la tensione dovuta, probabilmente, all'incapacità di decidere come agire a riguardo degli eventi della notte passata.

"Jake, davvero, ho bisogno di.."

Sunghoon aveva in sé il presentimento che le cose sarebbero arrivate a prendere una piega del tutto non positiva e, in un'ultima chance tirata, cercò di fuggire da quella situazione.

"Umh avevo fatto da colazione e mi chiedevo se ti andasse di mangiare con me"

Jake non sapeva nascondere bene le sue emozioni, Sunghoon l'aveva capito sin dalla prima volta che ci aveva parlato, ma quel giorno, nel tentativo di coprirle al meglio, sembrava mostrarle ancora di più.

Era terrorizzato dagli eventi trascorsi, ma anche colpevole in qualche modo, Sunghoon lo vedeva chiaramente sul suo viso e un senso di necessità di rimanere a confortare il minore gli si strinse nel petto, scuotendolo appena dalla sua resistenza.

"Ieri sera il tuo stomaco si è svuotato parecchio e pensavo potesse aiutarti"

Eppure per il minore le cose sembravano fin troppo complicate; e lui odiava le cose complicate.

Scosse la testa, cercando di crearsi un varco per evitare i problemi, come era ormai suo solito fare in certe circostanze.

"Grazie, ma credo passerò" disse soltanto e il viso di Jake si spense.

Fu come se tutta la speranza fosse stata prosciugato dalle pieghe di quel volto magro e sottile, lasciando soltanto visibile la tremenda sensazione di responsabilità e colpevolezza.

"Sì giusto che stupido" rispose, una mano andò verso i capelli, fermandosi poco prima per poi essere rimessa giù, sul tavolo imbandito.

A differenza di Heeseung, notò Sunghoon, Jake tentava di allontanarsi dalle sue piccole abitudini come quella.

Era come un modo per cercare di ommettere il proprio imbarazzo, già palese di suo.

"Ovviamente dopo tutto quel trambusto non hai fame, capisco, scusami"

Jake sentì lo stomaco contorcersi dal senso di colpa.

Jake aveva lavorato duramente per lui e la coscienza di darsela a gambe per la propria incapacità di affrontare i problemi, riversandone però il merito sul più grande, lo stava logorando dentro.

"No, non è questo è che.."

"Buongiorno"

Hyunjung apparve alle loro spalle, i capelli spettinati, il pigiama addosso e due grosse occhiaie sotto gli occhi sottili che parevano quasi chiusi.

Interlude - Before The Sunrise | JakehoonWhere stories live. Discover now