Capitolo 62: Quarto Anno: Novembre (parte 2)

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"Beh?" Sirius abbaiò, avidamente, mentre James e Remus lanciavano l'orologio.

"Fatto." Disse James, semplicemente, sbadigliando e dirigendosi verso il suo letto. Accarezzò Sirius sulla spalla mentre gli passava accanto, "Goditi i tuoi cinque minuti di sonno in più."

* * *

E così lo scherzo andò avanti. Ogni notte di quella settimana, due malandrini strisciavano al piano di sotto sotto il mantello dell'invisibilità ed eseguivano l'incantesimo per spostare la lancetta dei minuti indietro di cinque gradi, in modo che entro sabato mattina ogni orologio di Hogwarts fosse in ritardo di venticinque minuti. Finora, nessuno sembrava averlo notato, e James e Sirius stavano diventando irrequieti.

"Il fatto è," Sirius sbadigliò a colazione, con gli occhi assonnati nel suo kit da quidditch sgualcito. «In realtà non dormiamo una mezz'ora in più, vero? Non andiamo a letto prima. "

"No, beh, in realtà non era quella l'intenzione..." disse Remus, tentando di preparare un toast con marmellata di fragole .

"Tuttavia, penso che dovremmo ricavarne qualcosa."

"La soddisfazione di un lavoro ben fatto?" Remus rispose, secco, prima di addentare la sua creazione. Gelatina di frutta dolce colava dalle croste, coprendogli le dita. Sirius fece una smorfia - aveva un'avversione per le cose appiccicose.

La genialità del loro piano apparentemente non era abbastanza per Sirius, comunque. La mattina dopo Remus si svegliò molto prima che suonasse la sua sveglia, e quando controllò l'orologio sul comodino vide che apparentemente erano ancora le 7 del mattino. Si avvicinò e scosse Sirius.

"Cosa hai fatto la scorsa notte?" Remus chiese, una volta che Sirius finalmente si svegliò, "Tu e James siete andati all'orologio, vero?"

"Volevo starmene un pò di più a letto, tutto qui ..."

"Di quanto l'hai spostato?"

"Non lo so, un'ora o due?"

"Che cosa?!"

"Che cosa??" Sirius sembrava sinceramente sorpreso. "Non è questo il punto dello scherzo?"

"Beh..." Remus sospirò. Qual era il punto? Comunque, non poteva andare avanti per sempre. "È comunque troppo. Vedrò se riesco a mandarlo un po 'in avanti stasera. "

Sirius scrollò le spalle, si girò e tornò a dormire.

Alcune persone commentarono quanto fosse strano svegliarsi in pieno giorno d'inverno alle sette del mattino, ma dato che comunque era Domenica Remus pensava che l'avessero fatta franca. Quella sera, Remus e Peter scesero di sotto come al solito, e Remus cercò di correggere l'incoscienza di Sirius.

"Possiamo fare in modo che ci alziamo presto sabato prossimo?" Chiese Peter, incerto - Remus non era ancora sicuro che Peter capisse completamente quello che stavano facendo.

"Non vedo perché no," Remus scrollò le spalle. "Perché vuoi alzarti presto però?"

"È un fine settimana di Hogsmeade e dovre incontrarmi con ... ehm ... no, niente."

"Chi??"

"Per favore, non dirlo a James o Sirius!"

"Chi, Pete?"

"Desdemona Lewis."

"Oh ... No, non lo dirò a nessuno."

Remus andò a letto con il cuore pesante quella notte. Sentiva di aver perso tutti i suoi amici adesso - l'unica che non voleva parlare costantemente dei loro rapporti con il sesso opposto era Lily. E si sentiva un po 'in colpa nei confronti di Lily, dal momento che aveva inavvertitamente rovinato il loro progetto di Pozioni.

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