Capitolo 41

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Canzone per il capitolo: I'm alive - Celine Dion

"Lisa".

Odo la sua voce alle mie spalle, ma quando mi volto non trovo nessuno.

"Lisa".

Mi giro immediatamente, spostando soltanto gli occhi.

"Lisa".

Volto interamente il corpo, facendo un giro su me stessa. La luce è accecante; socchiudo gli occhi e porto una mano sulla fronte cercando di mettere a fuoco una figura, ma mi basterebbe anche solo poter riconoscere il luogo in cui mi trovo. Non vedo praticamente niente davanti a me, né tantomeno al mio fianco, o dietro. Cosa si vede esattamente quando si è ciechi? Luce? Buio?

"Niall?"

"Lisa" mi richiama. Adesso riesco ad avvertire anche il suo profumo. Pronuncia soltanto il mio nome, divertendosi a giocare a nascondino.

"Niall, sei tu?"

"Siamo di nuovo insieme, Lisa" lo sento persino ridere. L'emozione forte che provo mi fa commuovere.

"Tu sei morto" sussurro, ma sono sicura riesca a sentirmi.

"Siamo insieme adesso" ripete. La sua voce sembra amplificata, o forse è solo uno scherzo della mia mente. Sto impazzendo.

"Sono morta?" questa conversazione non sta avendo luogo. Non può essere...
Cerco di darmi un pizzico, ma non riesco a muovere le braccia.

"No, non lo sei" scuoto la testa, confusa. Mi guardo nuovamente intorno.

"Ho paura, Niall"

"Non devi. Sono di nuovo con te adesso"

"Dove sei?"

"Dentro di te. Non me ne sono mai andato"

"Voglio vederti". Odo una specie di fruscio, ma non ne sono sicura. Tendo le orecchie, ma presto ritorna il silenzio. Avverto subito la sua presenza prima che riesca a riconoscere il suo tocco su di me. La paura prende il sopravvento.

"Oddio" mi allontano immediatamente portando le mani alla bocca, soffocando il pianto. "Non può essere" sussurro a me stessa.

"Non avere paura" allunga un braccio nella mia direzione, porgendomi la mano. "Vieni". Istintivamente, faccio segno di no con la testa. Lascia cadere l'arto lungo il fianco, portando una mano nei jeans. "Sono vivo"

"Non è vero". Sorride appena.

"Ascolta il mio cuore" sorride ancora di più. "Vieni" la sua voce adesso è così bassa, percepibile appena anche per me che sono a circa un metro di distanza. Scuoto nuovamente il capo.

"Tu sei morto"

"Tu mi hai salvato la vita"

"Come?" mi acciglio.

"Il calore del tuo corpo mi ha permesso di vivere". Le sue parole sembrano un bel sogno. Perché è tutto un sogno, vero?

"Voglio svegliarmi. Questo sta succedendo solo nella mia testa" piagnucolo.

"Sei già sveglia, Lisa.
Avevo dimenticato come potessi essere bella anche quando piangi" confessa.

"Smettila Niall, ho sofferto già abbastanza" le lacrime continuano a scendere senza freni.

"Adesso sono tornato.
Vieni da me, Lisa" mi porge di nuovo la mano. "Ascolta il mio cuore" ripete. Con riluttanza, il mio corpo si muove assecondando il desiderio. Ritiro la mano poco prima di toccare il suo viso. "Toccami" ordina. Come se non potessi comandare il corpo, lo faccio.

Sento il caldo del suo respiro sulla mia mano, mentre con passione mi bacia il palmo e le dita. Porta la mia mano sul suo petto, all'altezza del cuore. Ascolto i suoi battiti mentre il muscolo pulsa in contemporanea al mio.

"Mi hai fatto vivere dentro di te". Mi si contorce lo stomaco. Forse devo vomitare. Sento i conati risalire la gola e fermarsi in un punto indefinito di essa.

"Non è possibile" stringo nel pugno la sua maglia, attirandolo più vicino. "Questo non è possibile". Mi tremano le mani.

"Apri gli occhi, Lisa. Sono tornato"

HARRY POV

"Porca puttana, Greg" urlo, accovacciandomi accanto a Lisa priva di sensi. "Cazzo dammi una mano" impreco, alzando una gamba per dare sostegno alla testa penzolante. La tengo stretta tra le braccia mentre la porto sul divano. La copro immediatamente, allontanandomi da lei dopo averle accarezzato il viso e i capelli. Corro subito in cucina per prenderle dell'acqua.

"Ma ti pare il modo di presentarti a casa mia?" mi tremano le mani, così lascio cadere rumorosamente il bicchiere nel lavandino. "Cazzo" porto una mano bagnata al viso, inzuppando i capelli.

"Cosa ne sapevo che avrebbe avuto questa reazione?" si difende. Lo guardo in cagnesco.

"Dannazione, ti sei mai guardato allo specchio? Sei, cazzo, identico a Niall" non riesco a mettere insieme le parole.

"Siamo fratelli" dice ovvio.

"Siete fratelli uguali" urlo, indicando Lisa stesa sul divano come se potesse leggermi nel pensiero. "Porca puttana, così me la farai morire" cammino avanti e indietro per la stanza, senza pace. Continuo a passare le mani nei capelli, nervosamente.

"Scusami, non credevo stesse con te"

"Viviamo insieme. Vivevamo insieme prima che me la facessi morire" mi correggo, continuando ad urlare. Il mio tono di voce si è alzato di tre ottave.

"E cosa dirà Niall?". Mi giro lentamente, bloccando i movimenti.

"Che cazzo hai detto?" mi avvicino pericolosamente a lui. "Non mi prendere per il culo, Greg" afferro la sua maglia, portandolo più vicino.

"Ho bisogno che ti calmi, Harry. Ti devo parlare".

"Lisa, amore" passo le dita sulla guancia bagnata dalle lacrime. Sta piangendo... sogna e piange. "Lisa" apre gli occhi e li sbatte un paio di volte. Si alza di scatto, così sono costretto a spostarmi per lasciarle spazio. Porta una mano in petto e respira a fatica. "Lisa" come se si fosse accorta solo ora della mia presenza, mi guarda. Ammetto che guardare quegli occhi grandi e privi di espressione mi mette paura. Sembra si stia preparando ad urlare.

"Dov'è?"

"Chi?" mi sposta con violenza, alzandosi. La lascio girare per casa, in cerca di qualcosa, o qualcuno. Quando non trova quello che cerca, mi raggiunge.

"Niall"

"Niall non c'è tesoro" cerco di essere convincente.

"Non è vero. Lui era qui" ritorna alla porta, indicando il posto in cui è caduta a terra quando ha visto Greg. "Qui" sussurra. La accarezza, forse immaginando il suo volto. "Tu pensi che sia pazza" abbassa le braccia, dandomi le spalle. Mi alzo e la raggiungo, abbracciandola.

"Harry, io ci ho parlato. Mi ha detto che è vivo" ride all'improvviso, come fanno i pazzi. Alterna momenti di pianto a risate; mi mette paura.

"Chiamo Zayn" mi stacco da lei per prendere il telefono, guardandola mentre ancora accarezza il legno, parlando da sola. Dice qualcosa a qualcuno e improvvisamente ride, assecondando forse dei pensieri. Rispondi, dannazione. Resto allibito quando la sento "parlare" con Niall. Non posso aspettare che suo fratello sia disponibile, così chiamo l'unica persona che anche in un momento come questo sarebbe capace di mantenere la calma.

"Liam, sono Harry. Ho bisogno del tuo aiuto. Lisa crede di parlare con Niall".

Love Actually (#Wattys2015) // N.H.Where stories live. Discover now