Capitolo 26

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Canzone per il capitolo:  Why don’t you love me – Demi Lovato ft. Hot Chelle Rae

HARRY POV

Mi è addosso in un attimo senza nemmeno darmi il tempo di reagire. Accolgo controvoglia il suo bacio, serrando le labbra. Non è questo che vuole e non è me che vuole. Io sono soltanto uno strumento nelle sue mani, un ricordo.

“Lisa” muovo le labbra contro le sue, mentre con la lingua e i denti cerca di farmi cedere. “Lisa” scuoto il capo, ma segue i miei movimenti come un’ombra. La fortuna vuole che almeno fisicamente il contatto sia minimo, mentre incastro la noce di cocco tra le nostre pance piatte.

“No” sussurra, piagnucolando.

“Io non sono lui, Lisa” ferma tutti i movimenti.

“Perché continui a respingermi?” poggia la fronte alla mia, sospirando.

“Perché questo non ci porterà da nessuna parte” le accarezzo il viso, solleticandolo con le dita. Ciocche di capelli coprono le mie mani e i suoi occhi mentre abbassa il capo.

“Non ci deve portare da nessuna parte” insiste.

“No, Lisa. Io sono innamorato di te” rimane zitta per qualche minuto. Quanto desidererei dirle che la voglio, ma non mi pronuncio. Non posso.

“Anche io sono innamorata di te” confessa improvvisamente. Anche se so che non è vero, il mio cuore comunque decide di raccogliere quelle parole per conservarle nell’angolo più buio del cervello per poterle tirare fuori tutte le volte che vuole per ricordarmi l’ennesima volta quanto fa male amare una persona che non ti amerà mai.

“Non è vero”

“Si che è vero” alza gli occhi, sorridendomi appena.

“No, Lisa. Non è vero. Che senso ha baciarti se poi ritornerà ad essere tutto uguale a prima? Tu amerai sempre Niall ed io ritornerò ad essere una comparsa nella tua vita” sbotto.

“Ha senso per me” lascia le mie mani, allontanandosi.

“Bhe per me no” cerco di essere convincente, ma la verità è che non ci credo nemmeno io. Un piccolissimo pezzo del suo cuore è mio. Adotta un’espressione dura, ma faccio finta di niente. “Lo sappiamo tutti e due a cosa porterebbe quel bacio e non dire che non è vero” le punto un dito contro come per confermare le mie teorie.

“Infatti non lo nego, ma chi ti assicura che non sia realmente quello che vogliamo?”

“Lo dico io. Tu non lo vuoi”

“Ma cosa ne sai?” urla.

“Tu sei innamorata di Niall” le urlo contro. Non voglio che commetta un errore. So cosa significa commettere errori e non aver la possibilità di riparare il danno.

“Sono innamorata anche di te. Dio, come fai a non capirlo?” alza in aria le mani, voltandosi e dandomi le spalle. “Sono innamorata di Niall, ma amo anche te. Nessuno mi impedisce di provare lo stesso sentimento per due uomini”

“Nessuno” ripeto. “Ma sbagli a pensare che si tratti dello stesso sentimento” si volta, guardandomi interrogativa. “Lisa, pensaci bene” sembra farlo sotto mio suggerimento. Quando l’espressione del suo viso mi da conferma del raggiungimento di una qualche ipotesi, rilasso il corpo.

“Hai ragione” si avvicina. “Dammi la possibilità di capire cosa voglio davvero” sfrega il naso contro il mio. Ci risiamo.

“No” serra la mascella digrignando i denti.

“Ho fame” gira le spalle e cammina veloce davanti a me, visibilmente arrabbiata. Resto fermo sul posto ancora qualche secondo prima di decidermi a seguirla. La vedo seduta sulla sabbia con le ginocchia tirate al petto e la testa abbassata che di tanto in tanto fa muovere per scuotere i pensieri. I capelli le si muovono veloci spinti indietro dal vento.

La guardo accigliato mentre tutte le parole formulate poco fa riempiono la mia testa affollandosi in modo confusionario. I suoi pensieri si mischiano con i miei, le sue parole diventano le mie, i miei desideri rispecchiano i suoi. Sbuffo prima di camminare deciso verso di lei, con il cuore che stranamente batte veloce. Mi inginocchio accanto a lei, ma comunque non smuove lo sguardo.

“Hai rotto la noce?” la sua voce è ostile e priva d’emozione, come le sue mani che in modo nervoso si intrecciano tra loro.

“No” rispondo secco. Non le stacco gli occhi di dosso neanche un minuto, osservando il suo profilo perfetto.

“E cosa aspetti a farlo?” allarga le narici; sorrido. L’atteggiamento da sostenuta le dona poco, ma è comunque bellissima.

“Già, cosa aspetto?” sussurro, più a me stesso che a lei. Prima che si volti, la spingo schiena a terra abbandonando il nostro pranzo poco lontano. Metto una mano dietro la sua testa per attutire il colpo conto la sabbia. Poggio le labbra sulle sue senza pensarci ancora; i pensieri ed i ripensamenti formulati poco fa mi bastano. Apre la bocca attirata dal mio sapore, muovendo la lingua su ciascun labbro.

Sento qualcosa torturarmi all’altezza dello stomaco, ma lo ignoro. Sento perfettamente ogni centimetro del suo corpo contro il mio, mentre fa viaggiare le mani lungo la schiena e sotto la maglia. Evita di scendere oltre i boxer probabilmente per l’imbarazzo al quale la sto sottoponendo, nonostante sia anche un suo desiderio.

“Non posso sopportare i tuoi cambiamenti d’umore”

“Ti sto dando quello che vuoi”

“Perché hai cambiato idea?” il brevissimo arco di tempo trascorso senza il contatto con le sue labbra mi fa avvicinare nuovamente, come se non potessimo farne a meno. Nell’aria attorno a noi rimbombano i rumori scaturiti dagli schiocchi continui delle nostre bocche vicine. Il respiro di ognuno viene trasferito all’altro come bisogno vitale.

“Non è mai cambiata”

“Mi credi?” passa le dita delicatamente sulla pelle scoperta del mio braccio, muovendole su e giù.

“Che sei innamorata di me?” annuisce. “Non lo so, Lisa” rispondo sinceramente, alzandomi e mettendomi seduto. “Quando parli di lui sei… non lo so spiegare” passo una mano tra i capelli come a voler trovare le parole.

“Sono?” incalza, poggiando la testa sulla mia spalla.

“Sei felice, ti brillano gli occhi, sorridi al pensiero del suo viso buffo anche quando non te ne accorgi. Io me ne sono accorto” confesso, leggermente dispiaciuto.

“Ascolta” afferra la mia mano e la poggia sul suo cuore. Due dita scendono lungo il seno, avvolgendolo, ma non se ne accorge. Sento sotto il palmo i battiti accelerati del suo muscolo, mentre chiude gli occhi. “Chiudi gli occhi, Harry” consiglia. Restiamo in silenzio per un tempo matematicamente infinito.

“Sono innamorata di Niall, è vero” apro un occhio appena riprende a parlare, ma lei li ha ancora serrati. “Quello che ho sentito dentro la prima volta che l’ho baciato per paura e la prima volta che è successo per davvero è stato meraviglioso, ma questo..” sorride e sospira, “questo è decisamente imparagonabile. Lo sento tutte le volte che ti sono accanto” apro gli occhi completamente per non perdermi l’occasione di vederla sognare.

“So che pensi sia impossibile innamorarsi di due persone contemporaneamente e forse hai anche ragione quando mi dici che probabilmente non è amore quello che provo per te, ma ti chiedo, se non fosse amore quello che provo per Niall?” riapre gli occhi poco per volta quando avverte il timore di non avermi più accanto.

“Quando ti accorgerai che non è amore quello che provi per me mi scaricherai come un cane sull’autostrada”

“No, Harry” mi riprende le mani incastrandole tra le sue, più piccole. “Permettimi solo di provarci. Lo vuoi anche tu”. Deglutisco. “Ti prometto che non succederà” accarezza le mie nocche. Senza prestare attenzione, con gli occhi ancora fissi nei suoi provvedo a rompere la noce di cocco con un ginocchio.

“Non avevi fame?” cerco di abbozzare un sorriso, ma quello che ne esce fuori è soltanto un patetico tentativo di prendere tempo quando in verità, dentro di me, conosco già l’esito della situazione.

Eravamo insieme, tutto il resto del tempo l'ho scordato.

 

-Walt Whitman-

Love Actually (#Wattys2015) // N.H.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora