Fix You. - Paulo Dybala.

By unpomifaridere_

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Rachele ha perso tutto sette anni fa. A 17 anni non ancora compiuti , in una strada del suo piccolo quartie... More

Capitolo 1.
Capitolo 2.
Capitolo 3.
Capitolo 4.
Capitolo 5.
Capitolo 6.
Capitolo 7.
Capitolo 8.
Capitolo 9.
Capitolo 10.
Capitolo 11.
Capitolo 12.
Capitolo 13.
Capitolo 14.
Capitolo 15.
Capitolo 16.
Capitolo 17.
Capitolo 18.
Capitolo 19.
Capitolo 20.
Capitolo 21.
Capitolo 22.
Capitolo 23.
Capitolo 24.
Capitolo 25.
Capitolo 26.
Capitolo 27.
Capitolo 28.
Capitolo 29.
Capitolo 30.
Capitolo 31.
Capitolo 32.
Capitolo 33.
Capitolo 34.
Capitolo 35.
Capitolo 36.
Capitolo 37.
Capitolo 38.
Capitolo 39.
Capitolo 40.
Capitolo 41.
Capitolo 42.
Capitolo 43.
Capitolo 44.
Capitolo 45.
Capitolo 46.
Capitolo 47.
Capitolo 48.
Capitolo 49.
Capitolo 50.
Capitolo 51.
Capitolo 52.
Capitolo 53.
Capitolo 54.
Capitolo 55.
Capitolo 56.
Capitolo 57.
Capitolo 58.
Capitolo 59.
Capitolo 60.
Capitolo 61.
Capitolo 62.
Capitolo 63.
Capitolo 64.
Capitolo 65.
Capitolo 66.
Capitolo 67.
Capitolo 68.
Capitolo 69.
Capitolo 70.
Capitolo 71.
Capitolo 72.
Capitolo 73.
Capitolo 74.
Capitolo 75.
Capitolo 76.
Capitolo 77.
Capitolo 79.
Capitolo 80. - Epilogo.
Avviso per chi ancora segue Fix You.

Capitolo 78.

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By unpomifaridere_

"È bella vero? "
Chiede Paulo con in braccio Enrique , sono seduti sul letto , stanno osservano Rachele che dorme beata.
Sembra serena.

"É bellissima tia Rachele. "

"Me la sono scelta proprio proprio bene. "
Enrique annuisce e sorride , sono solo le nove e mezza del mattino , il piccolo si è svegliato ed è andato subito da Paulo dopo due giorni che andava sempre da Rachele.

"Le femmine sono belle quando dormono. Ma i maschi non tanto , il mio papà faceva sempre rumori strani quando dormiva. "
Paulo ridacchia alzandosi col piccolo in braccio.

"Davvero ?"

"Si la mamma gli lanciava sempre un cuscino addosso e mi faceva tanto ridere. Dove stiamo andando ?"
Chiede poi quando escono dalla camera.

"Prepariamo una bella colazione per noi e Rachele. "

"Tio Paulo tu non sai cucinare. "
Lo rimprovera Enrique.

"Ecco perché ci aiuterà mia madre. "
Enrique ridacchia felice e poi scendono sotto dove Alicia sta prendendo un caffè.

"Buongiorno , da quando sei così mattiniero ?"
Chiede la donna quando sia suo figlio che il piccolo che ha in braccio la salutano con un bacio sulla guancia.

"Enrique é mattiniero e allora lo divento anche io , vogliamo preparare i pancake per Rachele con il latte , della frutta e il cioccolato."

"Oh che cosa bella , le farà sicuramente piacere."
Alicia sorride e si alza per prendere della frutta e il necessario per fare i pancake.
"Ecco Paulo lava e sbuccia questi , Enrique ti va di staccare l'uva e metterla in questa bacinella?"
Il piccolo annuisce sorridendo e prende l'uva che ha appena tagliato Alicia che comincia a versare latte , uova e farina per i pancake.

"Sai che il mio papà tornava poco a casa ?"
Chiede Enrique guardando Paulo accanto a lui che prende posizione per tagliare la frutta.

"Si , lo so , Alina me l'ha detto che faceva il pescatore. "

"Si, stava via tanto tempo ma poi tornava. E sai cosa facevamo tutte le mattine dopo il suo ritorno ? Quando la mamma dormiva beata , senza essere preoccupata per il papà. "

"Cosa?"
Chiede Paulo sorridendo.

"Preparavamo la colazione alla mamma e andavamo in giardino a prendere un fiore, le
margherite erano i suoi preferiti. Poi la portavamo in camera e mangiavamo tutti sul letto. "
Paulo sorride , quasi commosso, Alicia si asciuga una lacrima senza farsi vedere.
"Quando sarò più grande preparerò tutte le mattine la colazione alla mamma e a Milagros.
Da grande vorrei preparare la colazione alle persone. La gente è sempre triste la mattina ma quando poi gli metti davanti una bella colazione sorridono e sono più felici. Con la mamma funzionava sempre. Anche quando papà è morto , la nonna gli preparava sempre una bella colazione , con le cose che più le piacevano e lei riusciva un po' a sorridere. "

Ora le lacrime sono scese anche a Paulo , è così intelligente per aver solo sette anni.
Ha passato una cosa atroce eppure ha la forza che solo un bambino può avere e può trasmettere tanta forza come solo un bambino può fare.
Paulo lo guarda , sorride , Enrique gli dà un bacio sulla guancia.

"Vedi ? Sorridi anche tu. Da grande mi piacerebbe proprio far sorridere le persone. Si , il mio lavoro sarà far sorridere le persone. "

-
Per Rachele è stato un bel risveglio , Paulo ed
Enrique sono entrati in camera e lei si è svegliata con un vassoio pieno di cose buone e un fiore bellissimo , hanno fatto colazione tutti insieme sul letto e poi sono usciti loro tre per fare un giro a Laguna Larga e far vedere i posti dove è cresciuto Paulo a Enrique.

"Vedi questo è il parco dove..."

"Ha quasi rotto il naso a suo fratello. "
Rachele finisce la frase per Paulo facendo ridere Enrique e accigliare Paulo.

"Posso giocare un pochino ? "
Chiede Enrique guardando Rachele , sapendo che deve soprattutto ricevere la sua approvazione.

"Si piccolo , ma stai attento , non ti allontanare , noi ci sediamo qua. "
Sussurra lei accarezzandogli i capelli quando Paulo lo lascia a terra e lui corre verso lo scivolo.
Si siedono insieme sulla panchina per guardare il bambino , stare attenti che non si faccia male ma Rachele in realtà si perde a guardare la bellezza di Paulo e gli occhi che brillano come un bambino nella sua amata terra.

"Stavo pensando una cosa. "
Sussurra Rachele accarezzando il viso del suo ragazzo e ammirandone ancora di più la bellezza.

"Cosa ?"
Chiede lui girandosi e lasciando un bacio sulla mano della ragazza.

"Possiamo sposarci qua , a Laguna Larga. "
Le parole le escono flebili ma gli occhi di Paulo si illuminano come mai si erano illuminati.

"Davvero ?"
Chiede stupito.

"Si , sono innamorata anche io di questo posto. E io non ho interesse a sposarmi in Italia men che meno ad Aci Trezza. Tu non faresti mai un passo così importante lontano dalla tua Argentina , ti conosco.
Non sarà una cosa grande e affitteremo un jet per la mia famiglia e per gli altri invitati che non sono qui. I miei nonni non sono così vecchi da non poter fare questo tipo di volo.
E so che tu potresti essere davvero felice solo così. "
Paulo non dice nulla. La bacia appassionatamente stringendola forte.
Lo conosce così bene e sa sempre e comunque cosa dire o fare per renderlo ancor più felice. Per farlo stare ancora meglio.

"Lo prendo per un si ?"
Chiede Rachele prima che Paulo gli rubi un altro bacio a stampo.

"Certo amore , non potrei essere più felice di così. "
Rachele sorride , gli lascia un bacio sul naso è poi si appoggia alla sua spalla , Paulo intreccia le loro mani appoggiandole sulla sua gamba.

"Ho sempre immaginato che se mai ci fossimo sposati Mario mi avrebbe fatto da testimone. "
La frase le esce in un sussurro , voleva più pensarla che dirla.

"A parte durante il viaggio in aereo dove hai praticamente solo pianto non hai mai parlato di quello che è successo. "
Paulo ha un tono tenero , comprensivo , le accarezza il dorso della mano col pollice.

"Cosa devo dire ? Non ho nulla da dire. È innamorato di me e io da un anno gli parlo solo di te. E gli sbatto in faccia noi e la nostra relazione.
E poi è vero , avevo promesso di stargli accanto per il suo ultimo mondiale e non ci sono stata ."

"Ra , sul fatto che fosse innamorato di te non puoi fartene una colpa. Mica si sceglie di chi innamorarsi. Non puoi accusarti.
Come non puoi accusarti per essere andata via dalla Russia per ritrovare te stessa , per ritrovare noi e metabolizzare del tutto ciò che ci è successo.
Abbiamo perso nostra figlia , dobbiamo andare noi due , lontani , a riscoprirci e riinamorarci di questa vita che ora tanto odiamo.
È così Rachele , nel momento in cui crei una relazione seria come la nostra si devono fare scelte e rinunce. Noi ci siamo scelti. Abbiamo scelto di essere noi. Di viverci al cento per cento.
Ci completiamo.
Non possono accusarci per questo. E se Mario non lo capisce amore , non può fare parte della tua vita.
Forse è vero che non puoi vivere con entrambi, ormai ho cominciato a pensarlo anche io sinceramente. "
Rachele sospira , sa che ha ragione.

"Hai ragione ma mi si è spezzato il cuore quando mi ha lasciato lì , sola , non si è nemmeno girato. Ho pianto , ho gridato e lui se ne è andato. È così facile lasciarmi andare Paulo ? È davvero così facile ?"
Lacrime che scendono incontrollate mentre Paulo cerca in tutti i modi di asciugargliele.

"Tia Ra."
Esclama Enrique quando si avvicina a loro e sedendosi sulle sue gambe subito.
"Non piangere. Sei bella quando ridi e quando dormi. Non quando piangi. "
Rachele sorride , accarezzandogli il viso e baciandogli la fronte.

"Sai sempre come far stare meglio qualcuno. Sei proprio un bimbo speciale Enrique.
Ora mi riprendo subito ma chi vuole un bel gelato ? Vado al chiosco a prenderlo. "

Rachele si alza quando sia il suo fidanzato che il piccolo urlano un si piuttosto forte , fa sistemare Enrique sulle gambe di Paulo e poi va verso il chioschetto del parco.

"È bella quando sorride. "
Sussurra il bambino guardandola allontanarsi.

"L'hai fatta sorridere in un momento bruttissimo , io non ne sarei stato capace. "

"Tu fai il calciatore tio Paulo , io te l'ho detto , da grande farò sorridere le persone. Così tutte le volte che la mamma o la tia Rachele saranno tristi io saprò farle sorridere. "

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