Capitolo 49.

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Rachele si e' presa un paio di giorni di pausa , ha lavorato da casa , Mario e' passato a prendere altri vestiti mentre Paulo non c'era ma oggi deve proprio rientrare per la partita contro la Spal.
Non sta comunque benissimo , le è venuto un mal di testa due giorni fa che poi si è tramutato in nausea e vomito che andavano e venivano a loro piacimento facendola stare ancora più male.
Oggi Mario e' andato via prima , lei arriverà insieme ad Alessandra con la sua macchina , passera' a prendere Edin , non e' una partita che richiede particolare attenzione quindi lo curerà lei.
Le manca Paulo , le manca terribilmente , questi due giorni lontani da lui , dopo mesi passati insieme ventiquattro ore su ventiquattro ,sono stati un inferno ma si sente  davvero ferita , non sa nemmeno bene come gestire questa gelosia , e' la prima volta che ne prova in questo ambito , e' la prima volta che ha paura di perdere qualcuno di cui e' innamorata .
Quella ragazza nelle foto  l'ha scombussolata davvero , il fatto che Paulo non l'abbia allontanata ancora di piu'.

"Hey straniera."
Esclama Alessandra aprendo la porta della macchina della sua migliore amica.

"Hey."
Sorride lei,spostando la sua borsa per farla sedere.

"Che occhi tristi che hai.
Mattia mi ha detto che non ti fai vedere da due giorni."
Alessandra le fa un sorrisetto triste , ha la capacita' di capirla al volo, possono non sentirsi per giorni o settimane ma correranno sempre l'una dall'altra , e poi  si capiscono meravigliosamente.

"Volevo ignorare il mondo , ho lavorato da casa e non sono stata benissimo , ho avuto nausea e vomito."
Spiega semplicemente lei innescando la prima e mettendo la freccia a sinistra per immettersi nella strada e andare verso lo stadio.

"Lo capisco che sei arrabbiata ma da Paulo non puoi scappare come fai sempre, lui lo devi affrontare. Oggi quasi sicuramente lo vedrai , cosa pensi di fare , ignorarlo tutta la sera?"

"Ho chiesto a Miralem di portarmi Edin dove prendo il pass , da li vado direttamente alla tribuna e ti aspetto li dopo che hai salutato Mattia."

"Ra..."

"So cosa vuoi dirmi A , so anche che hai perfettamente ragione , ma non ce la faccio, voglio guardare tranquillamente la partita e svolgere il mio lavoro senza avere pressioni o essere di malumore."

"Non pensi a come potrebbe giocare lui? Hanno detto che si è allenato malissimo."

"E lui non ha pensato a come potessi sentirmi io dopo aver visto quelle foto?"

"Ra io lo so che lui ha sbagliato , ha sbagliato di brutto ma non l'ha fatto apposta."

"Me lo dite tutti cazzo , mi dite tutti che non l'ha fatto apposta ,che l'ha fatto ingenuamente . Ma questo a me non interessa , lui doveva pensare che a casa ci fosse la sua fidanzata , prendere fra le braccia in quel modo quella rossa , riderci e scherzarci è stata una gran mancanza di rispetto , se hai a casa una fidanzata non lo fai , o per lo meno dopo gli dici di aver avuto questo incontro , giusto per rispetto , a voi sembra una cosa piccola per me è una cosa gigante , forse anche perché in passato non ho mai avuto modo di avere relazioni ma in ogni caso trovo inammissibile una cosa del genere."

"Okay , okay Ra calmati , non volevo darti contro , anzi tutt'altro , volevo solo mediare un po' ma so che hai perfettamente ragione tu."
Rachele si rilassa alle parole della sua migliore amica , sorridendo leggermente.
"Comunque dato che sei la mia migliore amica e dato che  al mio matrimonio mancano quattro mesi e siamo indecisi fra le location sappi che appena torni dalle tue vacanze andiamo a scegliere l'abito , pure il tuo da testimone barra damigella e anche a fare la scelta della location."

"Va bene , anche perché non mi sembra di avere altra scelta."
Alessandra ride , sono ormai arrivate allo Stadium , si avvicina a Rachele e le mette un braccio intorno alle spalle .

"Ti voglio bene Ra ,tanto."

"Te ne voglio anche io A , lo sai ."
Risponde lei semplicemente appoggiandosi alla sua spalla mentre si avviano a ritirare i pass , li ritirano ed Alessandra ritira il suo per poi andare al solito posto , Rachele prende il suo e si siede su una poltrona dell'ingresso per aspettare Miralem ed Edin che arrivano qualche minuto dopo , il piccolo le si tuffa fra le braccia e lei lo accoglie , contenta.

"Grazie ancora Ra , per tutto quello che stai facendo in sto periodo , davvero."
Esclama Miralem lasciandole un bacio sulla guancia.

"Non è un problema Mire , lo sai , Edin è la mia gioia."
Il bosniaco sorride mentre si avviano verso le loro destinazioni.

"Sta male , so che ha sbagliato , magari dopo o domani , con più calma parlaci . Sa di aver sbagliato."
Rachele sorride , recependo il messaggio, salutano entrambi Miralem e poi sale col piccolo in braccio verso le scale che la portano alla tribuna.

"Ra."
Esclama il piccolo Edin appoggiandosi alla sua spalla.

"Si piccolo?"

"Perché non sei a casa con Paulo?  Siamo venuti a giocare tre volte e tu non c'eri."
Alla ragazza si stringe il cuore sentendo il tono triste con cui le ha parlato.

"Abbiamo litigato Edin  , a volte i grandi quando litigano hanno bisogno di stare per un po' lontani."
Rachele si siede sulla sua solita poltroncina prendendo il blocco appunti e l'astuccio che sistema sul tavolino , Edin si sistema meglio sulle sue gambe e la fissa pensieroso.

"Che hai ?"
Chiede Rachele conoscendo bene quell'espressione ,sapendo quanto è intelligente per aver solo quattro anni e mezzo.

"Io litigo spesso con Andrea il mio migliore amico , però poi uno dei due da il mignolino all'altro e facciamo la pace , non mi piace giocare senza di lui , mi rende triste."
Spiega guardandola negli occhi, facendola quasi commuovere.
"Dagli il mignolino dopo Ra , così fate la pace e io posso venire a casa vostra e giocare con te."
Rachele non gli dice nulla , spiazzata da queste parole , gli lascia solamente un bacio fra i capelli , asciugando velocemente una lacrima che le cade senza preavviso.

-
La Juve non ha nemmeno giocato così male ma la palla proprio non ha voluto saperne di entrare.
E così il campionato è riaperto e la loro corsa allo scudetto momentaneamente ferma.
Rachele ha fatto un paio di interviste post partita per Jtv a Benatia e a Gonzalo , lasciando Edin per un po' con Alessandra , è tornata a riprenderlo poco e ora Miralem è venuto nella sala relax a riprenderlo.

"Paulo ?"
Chiede Rachele guardando il bosniaco.

"E' sulle poltroncine del corridoio dopo gli spogliatoi , voleva stare un po' da solo."
Lei annuisce prendendo la sua borsa e andando verso l'uscita , incontra Mario che le lascia un bacio sulla fronte , poi va da Paulo  che trova seduto , le gambe leggermente divaricate , i gomiti appoggiati alle ginocchia , le mani congiunte e il tipico sguardo cupo che ha ogni volta che c'è una situazione simile , alza lo sguardo quando la sente arrivare , gli occhi gli si illuminano , alza un sopracciglio quando nota la sua ragazza porgergli il mignolino.

"Che significa?"
Chiede lui ridendo leggermente.

"Edin dice che per fare pace ci si stringe il mignolino."
Risponde lei sorridendo , Paulo si alza , stringe il mignolo della sua ragazza per poi trascinarla in un abbraccio rompicostole.

"Mi sono comportato di merda , sono stato un coglione , lo so ma ti giuro che non ricapiterà amore , scusami per fa..."
Rachele lo interrompe appoggiando le sue labbra su quelle del ragazzo in un bacio bisognoso , Paulo la stringe , lo ricambia con foga ,ultimamente non era mai stato così tanto senza baciarla e gli sembra finalmente di poter tornare a respirare.

"Davvero amore io..."
Lo interrompe di nuovo dandogli un piccolo bacio a stampo.

"Non dire niente , ne riparliamo dopo , ora andiamo a casa Paulo , insieme."

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Ciao a tutti. ♥️
Secondo il mio calendario dovrei aggiornare domani ma essendo Natale voglio lasciarvi in pace e godere le festività.
Spero possa essere per voi un piccolo regalino questo capitolo.
Buon Natale a voi che mi seguite sempre senza lasciami. 🎄⭐️

Fix You. - Paulo Dybala.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora