Capitolo 4.

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Una stanza di albergo che odora di sesso come tutte le ultime stanze in cui sono stati in trasferta.
Paulo e Rachele sono nella stanza di quest'ultima.
Paulo le é saltato addosso appena ha chiuso la porta alle sue spalle , le ha quasi strappato i vestiti di dosso , lei ha fatto la stessa cosa con lui e  ora prendendola in braccio la trascina sul letto sistemandola sotto di lui che é già molto eccitato , fa sentire la sua eccitazione a Rachele strusciandosi contro di lei portandola a gemere contro le sue labbra.

"Paulo. "
Ansima quando lui scende a baciarle il collo , poi il seno ,lo stomaco la pancia, le apre dolcemente le gambe lasciando un bacio ad entrambi i lati del suo interno coscia e passa poi la lingua su tutta l'intimità di Rachele.

"Cristo. "
Esclama lei portandogli una mano fra i capelli per spingerlo più contro di lei , Paulo comincia a leccare la sua intimità veloce , perché sa cosa piace a Rachele , sa come portarla al limite facendola tremare sotto di lui , ed é proprio per questo che si stacca da lei proprio quando é ormai al limite ma non le da il tempo di dire nulla perché la penetra forte e tappandole la bocca soffocando l'urlo che già sapeva sarebbe uscito dalle sue labbra.

"Cazzo. "
Esclama Paulo nascondendo il viso nell'incavo del collo di Rachele , che gli conficca le unghie nella schiena.
Paulo comincia a muoversi forte , veloce.
Bisognoso di farla sua e di sentirla in tutto e per tutto.

"Di più. "
Esclama lei legandogli le gambe intorno al bacino.
Paulo le morde il collo , mentre si attacca alla testiera del letto per sostenersi e poter spingere più forte per darle quello che lei le sta chiedendo.
Rachele viene mordendogli una spalla per soffocare i gemiti di piacere che le salgono , Paulo nasconde di piú il viso nell'incavo del suo collo per soffocare un gemito strozzato , poi crolla sul suo corpo.
Rachele lo stringe e poi poco dopo Paulo rotola accanto a lei, prende il lenzuolo e lo trascina a coprire i loro corpi , lei é appoggiata  al suo petto e gli disegna dei segni invisibili sul braccio.
Paulo le traccia i segni dei diversi tatuaggi che ha su braccia e schiena.

"Quando torniamo da Lisbona salgono mia sorella e i miei nipoti qualche giorno. Già non vedono l'ora di conoscere te e Mario. Mio nipote Luca più che altro , Amelia e Federico sono troppo piccoli per capirci bene di calcio."

"Non vedo l'ora di conoscerli. "
Sorride lui  prima di lasciarle in bacio a fior di labbra.

"Vieni al mare con noi  lunedì? Vengono Miralem , Edin e Fede. Andrea ha i bimbi a scuola e voleva stare un po' con Mad. Ale voleva stare con Mattia.  "

"Si , grazie , non voglio stare  qua. "

"Che c ' hai ?"
Chiede lei, cogliere i suoi stati d'animo é abbastanza facile dato che fa proprio dei cambi radicali.

"Non ci sono molto con la testa. Faccio fatica a concentrarmi sulle cose , sento di non riuscire a dare il massimo. "

"Ti attacchi troppo alle aspettative che hanno gli altri su di te. Pretendono troppo e tu dovresti pensare solo a te stesso. Non a quello che dicono i giornali. "

"Mi accusano per tutto. "
Esclama frustrato portandosi un braccio a coprirsi gli occhi.

"Hey. "
Sussurra lei salendo a cavalcioni su di lui per farsi guardare negli occhi spostandogli il braccio.
"Tu sei un grandissimo talento Paulo ma sei anche un ragazzo che ha 24 anni non ancora compiuti e tutti pretendono l'impossibile da te perché la gente é brava a pretendere, giudicare e sparare sentenze senza prendere in considerazione il fatto che dall'altra parte ci siano esseri umani con cuore e sentimenti.
Per quanto difficile Joya mia cerca di fare il tuo percorso , indipendentemente da chiunque altro.  Sbaglierai ancora e probabilmente sbaglierai tanto ma non sei solo okay ? Non sarai mai solo. "
E detto questo lo bacia cercando di dimostrargli ancora di più le sue parole.

-

La partita con l'Udinese che si é conclusa con la vittoria dei bianconeri per 6 a 2 per Mario e Paulo é stato pessima.
Il croato espulso al ventottesimo minuto per doppio giallo , Paulo  che al sessantottesimo é stato sostituito da Douglas Costa perché non stava facendo una bella partita.  Anzi.
Avrebbe voluto correre da entrambi ma ha anche un lavoro da mantenere.
Cosi alla fine della partita é andata da Paulo in una sala isolata e ha cercato di confortarlo in qualche modo al ritorno si é seduta in fondo con lui e Andrea tenendogli la mano , chi non sa di loro nella squadra sa comunque che lei ha un grandissimo rapporto con lui e Mario. Sta con Paulo sapendo benissimo comunque che Mario  ha bisogno di star da solo dopo determinate situazioni e ci passerà comunque il resto della serata.

"Facciamo alle nove da me ? Prendo io una macchina così c'é il seggiolino per Edin. "
Chiede Miralem quando sono ormai arrivati a Vinovo.

"Okay. Andiamo ora ?"
Risponde Mario , la domanda rivolta a Rachele che annuisce alzando gli occhi al cielo non amando particolarmente quando é così scontroso , salutano velocemente gli altri e poi si infila nella sua macchina.

"Fai lo scazzato tutta sera o mi parli a una certa?"
Chiede lei esasperata quando ormai a metà viaggio non gli ha ancora rivolto parola.
"Anche perché sei in torto. Non dovevi protestare. "

"Quel fottuto giallo non me lo meritavo. Quel coglione mi ha fatto fallo io non ho fatto un cazzo. "

"Già e guarda protestare dove ti ha portato, ad essere espulso dopo mezz'ora. "

"Avevo ragione. "

"Potevi aver ragione senza quasi staccare il collo al tuo avversario e mandare a quel paese l'arbitro. "

"Non mi serve la tua predica. "

"Oh si che ti serve la mia predica Mario o vivrai nella convinzione di non aver fatto una cosa stupida. "

"Vorrei dire qualcosa nelle altre tre lingue che conosco ma le conosci tutte quindi sarebbe inutile. "

"Bel croato sai anche tu che ho ragione."
Esclama lei scendendo dalla macchina e accendendosi una sigaretta.

"E tu dovresti smetterla con quella merda. "
Risponde lui indicandole la Camel che ha fra le dita.

"Non mi serve la tua predica. "

"Oh si che ti serve la mia predica Rachele o vivrai nella convinzione di non aver fatto una cosa stupida. "

Fix You. - Paulo Dybala.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora