Capitolo 69.

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È incredibile come qualcosa di così piccolo possa lasciare tanto dolore nelle persone che già avevano imparato ad amarlo.
Alice non era ancora nata quando il destino infame ha deciso per lei eppure la sofferenza che stanno provando Paulo e Rachele , che è incolmabile , è ben visibile anche negli occhi di Luca e Alicia , che sono arrivati solo da qualche giorno , portando in realtà un po' di serenità.
Si erano abituati ad Alice , ad un nuovo componente della famiglia che sarebbe stato il più viziato e il più amato fino a che non sarebbe arrivato qualcuno di ancora più piccolo e allora lei si sarebbe ingelosita ma sarebbe stata ugualmente viziata e amata.
Luca si era abituato all'idea di aver finalmente una cuginetta da cui scappare a Torino , che l'avrebbe visto come il cugino più grande con cui confidarsi e a cui chiedere favori o consigli che non poteva chiedere alla zia e allo zio , si era abituato all'idea che Federico avrebbe avuto la sua amichetta con cui giocare ai pranzi di Natale , Pasqua e ai compleanni e che Amelia avesse finalmente la sorellina che tanto desidera.
Alicia era finalmente felice di riavere un piccolo fagottino di nuovo per casa dato gli ormai 19 anni di Dolores e Lautaro.
Ma si è infranto tutto in una frazione di secondo , quando Paulo li ha chiamati per dirglielo è scoppiato a piangere come un bambino , un po' per quello che si era immaginato come spiegato prima e un po' per la paura che sua zia , la sua amata zia , la sua persona preferita al mondo , non riuscisse a superare la cosa , una nuova perdita così grande che le avrebbe strappato un pezzo di quel cuore già martoriato.

"Prendi il minimo indispensabile , partiamo per la Russia fra cinque giorni. "
Esclama Rachele guardando Paulo che si aggira fra gli scaffali dei biscotti e brioches.
Erano rimasti senza nulla in casa e insieme a Luca e Paulo ha deciso che fosse il caso di uscire e andare al supermarket infondo alla via per prendere il minimo indispensabile per la sopravvivenza dei prossimi cinque giorni. Non sarebbe uscita di casa ma era l'unica donna a sapere bene l'italiano e di mandare solo Paulo e Luca non se ne parlava proprio. 

"Ma secondo voi in Russia mangeremo bene ?"
Chiede Luca leggendo la tabella nutrizionale su una scatola di cereali al cioccolato.

"Si , teoricamente si , so che i Russi mangiano tantissimo poi. "
Spiega Rachele prendendo un pacchetto di biscotti al cioccolato che ad Enrique sono piaciuti tantissimo.
Per fortuna c'è lui con Milagros che le rende questa perdita un po' meno forte.
Sono come due figli anche per lei.
L'altra sera stava piangendo sul divano , non si ricorda nemmeno bene cosa le avesse scaturito le lacrime , sa solo che le sono uscite prima che potesse controllarle , Enrique è stato il primo ad accorgersene così senza dire nulla si è alzato dal tappeto dove stava giocando con le costruzione e si è seduto sulle sue gambe.

"La tua bambina è andata dove è andato il mio papà ?"
Le ha chiesto mentre con una mano le asciugava una lacrima. Rachele ha raccolto tutta la forza del mondo per non singhiozzare a quelle parole.
Paulo , Alina e Alicia stavano sorseggiando del mate e si sono bloccati di botto sul posto.

"Si amore , è andata dove c' è il tuo papà. "

"Allora stai tranquilla Ra , ci pensa lui a curarla come si vede , era proprio un bravo papà. Tu ti prendi cura di me , lui si prende cura di lei , è un bel patto no?"

Sette anni , un'intelligenza che va oltre ogni adulto.
Alina si è commossa , Paulo ha appoggiato una mano sopra la sua.

"Allora posso proprio stare tranquilla , Alice è in buone mani."

"Si stai tranquilla. Anche lui può stare tranquillo perché con la mamma ci siete tu e Paulo. "

Rachele si è asciugata le lacrime con la manica della felpa prima di stringere Enrique in un abbraccio.

"Posso chiamarti zia ? L'ho già chiesto a Paulo. Ma la mamma dice che devo chiederlo anche a te. "

"Certo che puoi chiamarmi zia piccolino , sarei felicissima se lo facessi. "

E anche ora mentre entra in casa con una delle tre borse della spesa è proprio Enrique a strapparle un sorriso.

"Ciao piccolino. "
Esclama Rachele accovacciandosi  mentre le corre incontro.
"Ti ho preso i biscotti al cioccolato che ti piacciono tanto. "

"Me lo vizi troppo. "
Risponde Alina scuotendo il capo mentre sul divano sta allattando Milagros.

"Non ci vedremo per un sacco , lasciamelo viziare per ora. "
Risponde Rachele lasciando un bacio al piccolo dopo averlo preso in braccio , appoggia per terra la busta della spesa che raccoglie Paulo portandole in cucina dove si reca Alicia per aiutare a sistemare la spesa , Enrique , una volta lasciato a terra da Rachele prende Luca per mano per trascinarlo a giocare dove vuole lui.
Rachele va in cucina per sistemare insieme ad Alicia l'essenziale che servirà per questi cinque giorni
Fino a ieri è rimasta a casa loro anche Alessandra, la sera però è tornato Mattia e lei deve occuparsi delle ultime cose riguardanti l'imminente matrimonio.
Rachele si odia per non poter essere al pieno delle forze e della gioia ma quello che le è capitato , non l'aveva minimamente messo in conto.
Si sfiora la pancia , non sentire più i calci di sua figlia , i suoi movimenti improvvisi e il rigonfiamento della pancia , la sta quasi facendo impazzire.

"Nena. "
Sussurra Alicia che ha notato tutto , prendendole il viso fra le mani e asciugandole una lacrima.

"Non c'è più. Alice non c'è più. Non saprò mai se avrà preso gli occhi di Paulo , perché non li ha mai aperti quegli occhi , ho smesso di essere una madre ancora prima di diventarlo. "
Rachele sta piangendo , stretta fra le braccia di quella madre che sente un po' anche sua.

"Non smetti di essere una madre perché tua figlia è morta Rachele.
Come Paulo non smetterà di essere suo padre.
Un figlio è sempre un figlio , vivo o morto che sia.
E due genitori sono sempre due genitori anche se il loro bambino è un angioletto.
Tu e Paulo condividerete sempre Alice , vostra figlia. Indipendentemente da quanto vi riserverà la vita , voi due una figlia l'avete avuta.
Aveva un nome , un cognome e l'amavamo tutti quanti.
Sarà sempre la vostra bambina.
E sarà per sempre il vostro angelo. "
Rachele tira su con il naso mente senza dire nulla lascia un bacio ad Alicia ricominciando a sistemare le cose negli scaffali , la donna capisce che deve metabolizzare bene quello che le è stato detto prima di riuscire a far fronte ad una conversazione ma sa che parole migliori non poteva trovarne.
E non si affronta l'argomento per il resto della giornata fino al momento in cui Rachele è fuori a fumare una sigaretta , Paulo accanto a lei per non lasciarla mai sola ed Alicia che esce poco dopo per mettere una coperta sulle loro spalle , tira un leggero venticello e non vuole che si ammalino , Alina sta mettendo a letto i piccoli.

"Lo pensi davvero quello che mi hai detto oggi in cucina ?"
Sussurra Rachele dopo aver fatto un tiro di sigaretta osservando la donna che si siede accanto a lei.

"Certo che lo penso, ho detto la stessa cosa a Paulo quando l'altro giorno è venuto a prendermi in aeroporto e siamo andati a berci un caffè. "

"Come fai ad esserne così sicura ? "

"Non ho smesso di essere la moglie di Adolfo solo perché io sono rimasta su questa terra mentre lui no.
Paulo non ha smesso di essere suo figlio.
E tu non hai smesso di essere la sorella di Francesco.
E questo perché è un amore che va oltre ogni cosa.
Come l'amore per un figlio , un amore incondizionato , che abbia cinque giorni o cinque mesi.
Alice l'hai portata dentro di te per mesi , era una bambina bellissima ne sono sicura.
Ed è vostra figlia e lo sarà per sempre. Qualsiasi cosa accada lei vi unirà sempre in modo indissolubile.
E poi sono sicura che ovunque sia andata nonno Adolfo e zio Francesco stiano già procedendo a viziarla. "
Rachele sorride insieme a Paulo per quest'ultima frase , stanno piangendo entrambi , Rachele appoggia la testa alla spalla di Alicia mente intreccia una mano in quella di Paulo.

"Ricordatevi una cosa. "
Sussurra Alicia prima di dare un bacio sulla fronte a Rachele e accarezzare suo figlio.

"Solo perché qualcuno non può vivere con te non significa che non possa vivere dentro di te."

Fix You. - Paulo Dybala.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora