Capitolo 24.

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"Avanti."
Esclama Rachele alzando gli occhi dal pc e sorridendo quando la faccia di Paulo sbuca dalla porta , lui ricambia il sorriso per poi chiuderla e  avvicinarsi .

"Non hai mangiato niente."
La rimprovera Paulo notando il piatto col suo cibo ancora completamente intatto.

"Lo so , non ho molto appetito."

"Dovresti comunque mangiare qualcosa."
La rimprovera prendendo  poi una sedia e sedendosi di fronte a lei.

"Mangero' qualcosa quando stacco ."

"Cosa e' successo con Mario?"
Chiede Paulo cauto , Rachele sospira , togliendosi gli occhiali e spostando il pc di lato.

"Abbiamo discusso l'altra sera , pesantemente."

"Come mai?"

"Gli e' successo qualcosa in Croazia , era strano , gli ho chiesto cosa fosse successo e puntualmente mi ha detto che non parla o che a me parla piu' che a chiunque altro pero' quando se la sente o roba cosi ed io mi sono incazzata perche' non so cosa gli succede , non so se è qualcosa di grosso oppure no , e' cosi importante per me e vederlo star male mi ammazza ma lui sembra che non voglia essere aiutato , cosi l' ho mandato a fare in culo e boh non  so cosa cavolo fare."
Le trema la voce , non parlare con Mario l'ammazza ma e' cresciuta orgogliosa creando un muro ancora piu' solido quando Francesco e' morto.

"E' fatto cosi Rachele , si prende cura delle persone ma non vuole che qualcuno si prenda cura di lui."

"Lo so, ed e' una cosa che odio , lui e' davvero la mia persona , e' cosi importante per me , odio non prendermene cura come vorrei."

"Comincia ad andare a parlargli tu per prima , mostragli qualcosa in questo modo. Abbassa l'orgoglio."

"Come se fosse facile."

"So che non lo e' per niente ma provaci se vuoi cominciare a prenderti cura di lui come vuoi."
Rachele sospira portandosi una mano a sfregarsi gli occhi , oggi è particolarmente stanca.

"Hai ragione ."
Ammette lei alzandosi e andando verso di lui che la prende in braccio.

"Non mi piace vederti triste nena."
Esclama Paulo strofinando il naso contro la sua guancia.

"Lo so , non piace nemmeno a me esserlo. "
Rachele sospira per poi dargli un leggero bacio sulle labbra.

"Mi sei mancata in questi giorni."
Sussurra al suo orecchio.

"Mi sei mancato anche tu , tanto."

"Ho detto ad Antonella che le devo parlare , penso le parlero'  molto presto appena avrò formulato bene il discorso."

"Sei sicuro?"

"Assolutamente si . Oltre per te e' mesi se non di piu' che per lei non provo piu' nulla , che mi sento in dovere di stare con lei ,che mi sento quasi obbligato ma ora non ne posso piu' , io voglio te nella mia vita , voglio te ogni giorno , voglio te alla luce del sole."

"Voglio viverti anche io nello stesso modo."
Risponde lei semplicemente baciandolo appassionatamente .

"Dovresti andare ad allenarti ora perché se continuo a baciarti così e tu continui a rimanere nel mio ufficio dubito finirà bene ."
Esclama poi Rachele una volta che si sono staccati dal bacio.

"E' vero."
Risponde lui ridendo , Rachele si alza per farlo passare e poi si salutano con un bacio, chiude la porta  tornando poi alla sua scrivania.

Sono le cinque del pomeriggio quando  si rimette il cappotto ,prende la borsa ed un faldone di carte che deve portarsi a casa. 
I ragazzi dovrebbero aver finito gli allenamenti mezz'oretta fa e difatti quando scende trova già qualche componente della squadra nella sala relax.
Ha deciso di aspettare Mario , ha deciso che gli parlerà lei per prima , che proprio non ce la fa a passare un'altra serata come quella degli ultimi due giorni o un altro giorno come oggi , quindi si siede su una panchina fuori da Vinovo , si accende una sigaretta sapendo che non ci metterà molto ad uscire e difatti la figura di Mario si palesa difronte a lei qualche minuto dopo.

"Quella merda finirà per ucciderti."
Dice semplicemente guardando la sigaretta che ha fra le dita , Rachele sa bene quanto il croato odi il fumo ma è un vizio che ha da dieci anni e non riesce a togliersi.

"Ciao anche a te."
Risponde lei alzandosi e prendendo le sue cose dopo aver spento il mozziccone nel posacenere vicino.

"Dammi qualcosa , ti aiuto ad andare alla macchina."
Esclama Mario prendendo la sua borsa e andando verso il suo solito parcheggio.

"Grazie."
Risponde semplicemente lei , non sa bene cosa dire ma sa che a Mario ha fatto piacere il fatto che fosse li per lui , sa che ha capito che lo stava aspettando , che era li solamente per lui. Sistema le cose nei sedili posteriori una volta arrivati alla macchia , poi lo guarda e senza più dire niente gli salta letteralmente in braccio , facendogli cadere il borsone ma poco importa anche a Mario che la stringe frote , forte come non aveva mai fatto.

"Non lo fare ma più , non ignorarmi più in quel modo."
Sussurra il croato all'orecchio della ragazza che in tutta risposta lo stringe solamente più forte , bisognosa di quel contatto fisico.

"Non voglio che tu mi dica tutto quello che ti succede , voglio solo sapere bene come prendermi cura di te , odio non prendermi cura di te come si deve o come vorrei."

"Ti prendi cura di me come nessuno mai ha fatto , va bene così davvero ma ho questo carattere da 31 anni , non posso cambiarlo."

"Non voglio che cambi , per nessuna ragione al mondo , non saresti più la mia persona se cambiassi."
Mario non dice più nulla , la stringe forte e le da un bacio sulla guancia.

"Oh grazie al cielo , già stavamo escogitando un piano per farvi chiarire."
Esclama Miralem arrivando al parcheggio con Federico , Andrea , Mattia ,  Gonzalo e Paulo facendo scoppiare a ridere i due. Mario lascia a terra Rachele che appoggia la schiena al suo petto mentre il croato le cinge la vita.

"Sarei curiosa di sapere il tuo diabolico piano."

"Avrebbe compreso Edin."

"Ma non vale ne io ne Mario sappiamo dire di no a Edin uffa."
Risponde Rachele mettendo un finto broncio .

"Nessuno sa dire di no a mio figlio , faccio fatica anche io ma sono il padre e ogni tanto mi dovrò pur imporre."
Scoppiano tutti a ridere , felici finalmente che siano di nuovo tutti insieme e soprattutto di buon umore , con Mario e Rachele che stanno sorridendo anche col cuore.

05/10/2018
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