Capitolo 43.

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"Mama'"
Esclama Enrique quando Paulo e Rachele arrivano di fronte a casa loro , parcheggiano e la prima cosa che fa Paulo quando scende dalla macchina e' prenderlo in braccio quando gli corre incontro e lanciarlo per aria facendolo ridere, Rachele ha gia' le lacrime agli occhi perche' non vuole proprio andarsene.

"Non piangere gia' , fai piangere anche me ."
Alina abbraccia Rachele mentre Rocio esce con in braccio Milagros , si fermeranno qua a pranzo e poi andranno a prendere l'aereo , Paulo lascia per terra il piccolo per poi aprire il baule della macchina e togliendo degli scatoloni per portarli in casa.

"Allora , questi sono per te piccolo , ci sono giochi e vestiti per qualche anno."
Enrique quasi grida dalla gioia , si siede per terra di fronte aprendoli  subito.

"Qua invece sono vestiti per te , per tua sorella e per Rocio , insieme a qualche oggetto vario e accessorio,"
Spiega Rachele indicando altri quattro scatoloni .
"Questo e' per tuo padre , mi dispiace averlo visto poco."
Aggiunge.

"Sei impazzita Rachele ? E' tantissima roba , io non so come ringraziarti."
Alina e' praticamente saltata in braccio per ringraziarla per poi trascinare anche Paulo in quell'abbraccio , Rocio commossa fa lo stesso.

"Questi tre sono per Milagros , sono giochi, cose per neonati e cose per quando crescera' , non e' molto."

"E' gia' tantissimo , Rachele , davvero tanto. Siete meravigliosi , non so come ringraziarvi. Siete due angeli ."
Sussurra Rocio incredula a tutto questo amore che stanno dimostrando nei loro confronti.

"Siete stati cosi gentili con noi Rocio , e' il minimo , torneremo da questo viaggio con un'altra famiglia."
Risponde Paulo mettendole un braccio dietro le spalle , Rachele e' abbracciata ad Alina , la loro amicizia e' speciale , e' un' amicizia che andra' avanti ancora per tanto , tantissimo tempo.

"Allora Enrique ? Andiamo a fare due tiri a pallone?"
Chiede Paulo prendendo il pallone appoggiato per terra  e cominciando a palleggiare , il piccolo corre verso di lui ,  ridendo contento e uscendo fuori seguito da Paulo.

Paulo e Rachele qui hanno trovato una famiglia, hanno trovato qualcosa di molto piu' grande di quello che si aspettavano , hanno trovato amore , felicita' , gioia .
L'hanno trovato  nella semplicita' piu' totale , tutto questo ha praticamente annullato tutta la loro vita a Torino fatta principalmente di cose materiali , di soldi , di carriera.
Il viaggio a Cuba ha dato una visione completamente diversa della vita ad entrambi , ha fatto capire ancora di più  quali sono i veri valori , che tutti i soldi del mondo non daranno mai la meraviglia di un bambino felice che ride con un pallone fra i piedi.
Tutti i soldi del mondo non ti daranno la bellezza di un'amica sincera , il cui sguardo che hai incontrato la prima volta ti ha trasmesso talmente tanto amore da far tremare il cuore.
Tutti i soldi del mondo non ti daranno mai la bellezza di una bambina di quasi due mesi che in mezzo a tutto il casino cerca il tuo dito da stringere nella sua piccola manina , accoccolandosi al tuo petto , sentendosi al sicuro.
Tutti i soldi del mondo non possono darti il sorriso sincero che hai in mezzo ad un piatto tipico cubano e un bicchiere di rum.
No , tutti i soldi del mondo non possono darti tutto questo .
E cosi , con questi pensieri , la promessa di rivedersi presto e un numero di telefono su uno sgualcito pezzo di carta gialla  , Rachele e Paulo stanno tornando in Italia , con le lacrime agli occhi , il cuore lasciato li , in una piccola casetta nelle stradine dell'Avana  , lasciato li ad una mamma forte come una roccia , con gli occhi che mischiano dolore e amore , un bambino che a soli sei anni e' gia' l'uomo di casa , una nonna che ha sulle spalle il peso della famiglia e un piccolo miracolo , un piccolo miracolo che e' diventato anche il piccolo miracolo di Paulo e Rachele.

"Non siamo gli stessi di quando siamo partiti."
Sussurra Paulo stendendosi sul divano e appoggiando la testa sulle gambe di Rachele.

"Per niente, ho viaggiato tanto ma nessun viaggio mi aveva mai cambiato cosi tanto la vita."

"Abbiamo trovato una famiglia , mi e' venuta voglia di avere una famiglia tutta mia. Non ti spaventare , so che stiamo insieme da solo due mesi e che e' troppo presto per parlarne , so solo che nel mio futuro ho  visto solo te , con i miei baby calciatori."

"Oh baby calciatrici."

"Anche ."
Ridacchia Paulo.

"Ho avuto lo stesso pensiero anche io."
Ammette Rachele causando un enorme sorriso a Paulo.
"Questo non vuol dire che avremo figli presto Joya , significa solo che se prima non avevo la minima idea di avere una famiglia o non ci avevo mai pensato ora c'e' anche questo pensiero."

"Quindi se dovesse capitare ti andrebbe bene?"

"Paulo smettila.  Non capiterà ancora per molto tempo. "
Risponde lei convinta.
Paulo si arrende   alle sue parole e poi si accoccola alla sua pancia per riposare un po' , consapevole che Rachele gli ha fatto una confessione gigantesca , che dimostra sempre di piu' quanto sia innamorata di lui.

-

"Bel croato!"
Esclama Rachele correndo all'entrata dell'aeroporto dove Mario e Federico li sono venuti a prendere.

"Ciao piccola."
Risponde Mario quando la stringe dopo averla presa al volo dato che gli e' praticamente saltata in braccio.
Sono passati solo quindici giorni ma come al solito stare separati sembra per entrambi un'eternita' , quando poi si staccano dall'abbraccio abbraccia con calore Federico e Paulo saluta Mario.

"Mamma mia quanto mi e' mancato il meraviglioso freddo torinese di meta' Gennaio."
Esclama Rachele avvolgendosi nella sua sciarpona che si e' fatta portare da Mario.

"Solo tu puoi andare in vacanza a Cuba ed essere felice di tornare nel freddo inverno torinese."
Risponde Federico scuotendo il capo.

"Sono un'amante del freddo che comporta bagni bollenti di ore , sedersi con te' caldo e un libro di fronte al camino acceso o sul davanzale della finestra mentre scende la neve."
Spiega lei con occhi sognanti facendo ridere tutti.

"Dove andiamo ora?"
Chiede Mario una volta che i due hanno sistemato le valigie nel bagagliaio e Rachele si e' impossessata del posto davanti.

"A casa nostra?"
Chiede Rachele girandosi verso Paulo.

"Si amore , andiamo a casa nostra. "

Fix You. - Paulo Dybala.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora