Capitolo 22.

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"E qui e' dove una volta tirando una pallonata in faccia per sbaglio a mio fratello gli ho quasi rotto il naso."
Esclama Paulo trascinandola alla scoperta del parco dove l'ha portata , è il parchetto dove è cresciuto.

"Immagino la scena."
Risponde lei ridendo.

"Ha perso talmente tanto sangue che pensavo di averlo ucciso."
Rachele ride ancora , sta davvero bene qui in Argentina e le piange il cuore al pensiero di dover tornare a casa dopodomani, l'unica cosa che la consola è che finalmente potrà abbracciare Mario di nuovo.

"Non avevo mai visto Laguna Larga ,è davvero bellissima ."
Esclama guardandosi intorno.

"Vero? E' una meraviglia. Ma non hai ancora visto il posto migliore ."

"Ah no? "
Chiede lei alzando un sopracciglio , Paulo non dice più nulla , le prende una mano trascinandola nella parte di parco dietro agli alberi , percorrono un piccolo ruscello , per poi salire su delle rocce .

"Stai cercando di uccidermi?"
Gli chiede mentre l'aiuta a salire su una roccia.

"Non potrei mai."
Risponde lui senza lasciarle la mano , una volta finite le rocce poi percorrono un altro pezzo di stradina fino ad arrivare alla fessura di due rocce , ci passano attraverso con non poca fatica e dopo aver percorso una scalinata malandata arrivano ad un giardino con una panchina e poco piu' in la due panchine con un tavolino , si puo' vedere tutta Laguna Larga da  qua .

"Wow Paulo e' qualcosa di meraviglioso."
Esclama lei appoggiando la sua borsa sulla panchina e girandosi intorno per osservare tutto.

"E' il mio posto speciale , non penso lo conosca qualcun altro. Qui sono solo Paulo. Non sono Dybala , la Joya o il Picciriddu , sono solo me."
Tira fuori una coperta che si era portato nello zaino stendendola a terra per poi sedercisi sopra .

"Come l'hai trovato?"

"Alle elementari venivo sempre in questo parco a giocare , c'era Gabriele che era geloso perche' giocavo a calcio meglio di lui , mi faceva un sacco di dispetti , una volta mentre scappavo da lui mi sono infilato dietro la fessura delle rocce di prima e ho visto la scaletta cosi sono salito e ho trovato questo posto, avevo appena letto il 'Il giardino segreto' , me ne ero innamorato , mi sembrava il mio giardino segreto , mi rifugio qua quando ho bisogno di pensare , sono scappato qua anche quando e' morto mio padre , avevo urlato fortissimo piangendo , pioveva e sono stato qua tutta la notte. Non ho mai portato nessuno qua , sei la prima ."
Rachele si e' stesa accanto a Paulo che ha appoggiato la testa sulla sua pancia e lei ha cominciato a passargli una mano fra i capelli.

"Mi hai detto una cosa bellissima Paulo."
Dice commossa.

"Stai diventando cosi fondamentale per me Rachele , so che e' sbagliato ma la mia vita senza di te e' inimmaginabile ormai."

"Per me e' lo stesso Paulo."
Ammette per la prima volta a lui e anche a se stessa.

"Io so che tu non sei pronta ad avere relazioni , so anche che io non riesco a lasciare Antonella perche' e' lo stereotipo di ragazza perfetta , piace alla mia famiglia , parlano sempre di sposarla e di farci figli.
Ma ieri ti ho visto con mia madre , quando avete cucinato , avete parlato un sacco , sembravate due complici , anche dopo durante la cena e mi sono immaginato te nella mia vita al posto di Antonella .
Non mi sentivo cosi felice da una vita.
E poi ieri sera ho parlato con mia madre , ecco perché sto trovando tutto questo coraggio per dare una svolta alla mia vita. Ha detto che nessuno mi ha mai guardato con tanto amore come mi guardi tu e che io Antonella non l'ho mai guardata con gli occhi con cui guardo te. Ci metterò qualche giorno per lasciarla ma poi sarò completamente tuo se me lo concederai e se ti sentirai pronta."

"Ho parlato tanto con tua madre , per la prima volta ho avuto una conversazione che sembrasse essere tra madre e figlia , le ho raccontato di me , di noi , della mia vita che già sapeva. Mi è sembrato di avere una madre che mi facesse capire dove sbagliassi. O cosa davvero volessi dalla vita . E ho capito.
Io voglio te dalla vita Paulo.
E ti voglio te nella mia vita come costante , non come una scappatella a letto."
Paulo si mette a sedere , trascinandola sulle sue gambe per poi baciarla , un bacio senza qualche altro fine. Un bacio vero , sentito , pieno d'amore . Un bacio che rimarrà solo solo loro per tutta la vita , come questo posto che non è più solo il posto di Paulo ma è il loro posto.

-
Rachele sta finendo di piegare le cose nella valigia quando sente bussare alla porta.

"Avanti."
Esclama in spagnolo.

"Hola nena ."
La voce di Alicia la fa sorridere.

"Hola Alicia."
Risponde lei spostando più in là la valigia per farle spazio sul letto.
"Vorrei stare qua altri dieci giorni."
Aggiunge Rachele sinceramente mentre continua a piegare le sue cose.

"Fidati , lo vorrei anche io , è proprio bello averti qui ma ci vediamo presto , vengo in Italia per Natale e mi fermo qualche giorno , poi stavo pensando che potresti passare il Natale e le feste con noi , so che mi hai detto che tu questo genere di cose non le festeggi da quando Francesco non c'è più , nemmeno io lo facevo prima ma bisogna ricominciare , dopo sette anni Rachele quest'anno potresti ricominciare davvero.
Invita tua sorella con i nipoti e passate le feste con noi , non ti dico di darmi una risposta ora , pensaci su , poi mi farai sapere ."
Rachele ha le lacrime agli occhi mentre si chiede cos'ha fatto di buono nella vita per trovarsi una persona meravigliosa come Alicia nella vita , che in quattro giorni le ha dato più che sua madre nella vita.

"Grazie Alicia , ne terrò davvero conto e grazie  per aver scelto di prenderti cura di me."

"Mi è venuto naturale , te l'ho detto ho rivisto me in te , vieni qua piccola fatti abbracciare."
Rachele non se lo fa ripetere due volte e si lascia andare fra le braccia della donna , non ricorda nemmeno l'ultimo abbraccio che sua madre le ha dato ma non le importa minimamente in questo momento dove le sta sorridendo anche il cuore.

Fix You. - Paulo Dybala.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora