Capitolo 36.

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Nota autrice : Ragazzi sono già qua perché Fix You è prima in classifica in #paulodybala e io non so minimamente come ringraziarvi.
Mi sta venendo da piangere.
Vi amo , non so come ringraziarvi. Grazie infinite. ❤️

Rachele e' nella sua camera che sta sistemando delle cose di lavoro alla sua scrivania mentre Luca steso sul letto sta studiando , Marco e Sofia con i piccoli sono andati a fare un giro in centro , ormai e' quasi ora di cena e staranno tornando.

"Cosa stai scrivendo ?"
Chiede Luca lanciando l'evidenziatore sul letto una volta che gli ha rimesso il tappo.

"Un pezzo su Matuidi che mi hanno chiesto."
Risponde modificando l'impaginatura , ha ormai concluso l'articolo.

"Mamma mi ha dato la notiziona , sei ufficialmente una giornalista della Juventus , non abbiamo parlato molto sto mese e non ho avuto l'occasione di dirti quanto sia felice per te zia."

"Grazie Lu , lo sai che per me quello che pensi è fondamentale."
Risponde lei chiudendo il portatile e buttandosi nel letto accanto a suo nipote prendendo gli appunti che sta studiando per guardarli ,Luca frequenta la terza superiore del liceo sportivo , è sempre stato un grande appassionato di sport e vorrebbe lavorare nell'ambito.

"Cosa devi fare?"
Chiede Rachele guardando i fogli.

"E' un progetto sulla comunicazione che stiamo facendo , dobbiamo scegliere un periodo preciso della nostra vita ,un qualsiasi momento e comunicarlo nel modo che meglio ci riesce , con il mezzo migliore che sia musica , una poesia , il passo di un libro , qualsiasi cosa ma non ho idea di che cazzo fare , mi sembra un ' idea stupidissima."

"Non è una cosa stupida Luca . Non si comunica solo a parole , le persone a volte preferiscono comunicare con dei gesti a volte o con una foto o con le parole di un libro. Tu come preferisci comunicare ?"

"In realtà non lo so , non ho molto bisogno di comunicare in altri modi oltre le parole. Non so nemmeno che momento scegliere in realtà."

"Vuoi un momento felice o un momento triste?"
Lui alza le spalle e su zia sbuffa.
"Oddio è davvero difficile lavorare con te, facciamo così , il momento più felice della tua vita?"

"Indubbiamente quando ho parlato con Leo l'altro giorno e ricevere la sua maglietta."

"Okay e invece il momento più triste della tua vita?"
Luca sospira abbassando lo sguardo .

"Quando nel bel mezzo della sera è suonato il telefono , la mamma ha risposto , poi ha gridato fortissimo, si è fatta cadere a terra e poi me l'ha detto , poi mi ha detto che lo zio non c'era più."
Rachele gli stringe la mano , suo nipote parla pochissimo di Francesco , se lo fa , lo fa solo con lei.

"Cosa vorresti comunicare di più ?"
Chiede cauta , Luca si prende qualche minuto per rispondere pensieroso.

"La rabbia. La rabbia di un bambino di otto anni che non capiva quello che stesse succedendo , la rabbia delle stesso bambino otto anni dopo , un bambino che ha perso tanto , che ora però ha capito. Ha capito che ha perso il suo amato zio per un errore. Un fottutissimo errore."
Rachele deve trattenersi dallo scoppiare a piangere dopo le parole di Luca ma non deve mostrarsi debole e devono andare avanti con il lavoro che stanno facendo.

"Il primo modo che pensi di poter utilizzare per comunicare la tua rabbia?"

"Potrei prendere a calci un pallone contro un muro sfogandoci tutta la mia rabbia , come facevo da piccolo , tutti capivano che c'era da starmi lontano in base a come calciassi il pallone. "

"Vedi?  Già comunicavi senza utilizzare le parole . Non è così difficile. "

"Tu hai sempre utilizzato la scrittura per comunicare ?"
Chiede Luca stendendosi meglio sul letto.

"Praticamente da quando ho imparato  a scrivere bene si. "
Risponde lei sistemandosi gli occhiali che ancora non si è tolta.

"E perché giornalista ? Non me l'hai mai detto , hai sempre e solo detto che detestavi il calcio che poi ne hai fatto il tuo amore più grande ma ci sarà stato un motivo. "

"Tuo zio amava il calcio , amava la Juventus , li amava entrambi a tal punto che me li aveva fatti odiare.
A 17 anni con la scuola siamo andati a vedere una partita di calcio, Real Madrid contro Barcellona , era per un progetto di educazione fisica , dovevamo fare un tema riproducendo a livello tecnico e specifico quello che avevamo visto e che avevamo prima studiato.
Fatto sta che dopo quasi un anno in cui non guardavo più partite sono rimasta affascinata da questo sport. Non so nemmeno io perché , forse perché Francesco in me ha comunque lasciato un segno indelebile di qualcosa di suo.
Il mio tema è stato scelto per essere pubblicato sul giornalino scolastico , il mio professore mi ha detto che dovevo pensare seriamente alla carriera giornalistica restando in questo ambito , ci ho riflettuto un po' , appassionandomi sempre di più al calcio e alla Juventus , al punto di decidere di frequentare l'Università a Torino , Scienze della comunicazione era la mia facoltà , volevo scrivere , il calcio era diventata la mia più grande passione ,  volevo lavorare con le mie passioni , il calcio e la scrittura.
Ho fatto tirocinio il primo anno in una piccola rivista sportiva giornalistica , era un settimanale , sono stati talmente contenti di me che mi hanno tenuto li a lavorare , io mi convincevo sempre di più che fosse la mia strada , mi sono laureata e ho preso una Master in giornalismo sportivo tramite un gemellaggio con un'università spagnola che mi ha permesso di rimanere in Italia e continuare il mio lavoro dato che qui questo tipo di Master non esistono.
L' ho fatto per 14 mesi , una volta finito poi mi sono trovata la chiamata di Agnelli che dopo aver visto un mio articolo mi voleva per il nuovo progetto Juventino. E io ho capito di aver intrapreso la strada giusta, la mia strada. "

"Wow zia , è bellissimo. "
Luca ha un sorriso sincero mentre la guarda con ammirazione e orgoglio.

"Sono sicura che avrai una meravigliosa carriera lavorativa anche tu. "
Rachele è sincera , Luca è la sua persona speciale , è arrivato quando aveva otto anni e fino ai suoi 17 anni è  sempre stata con lui , non si sparavano praticamente mai.
Ama tutti i suoi tre nipoti immensamente ma lui è il suo amore speciale.
Sono un punto di riferimento l'una per l'altro.

"Beh zia con un esempio come il tuo da seguire posso fare solo il meglio. "

Fix You. - Paulo Dybala.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora