Capitolo 46.

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"Stavo pensando una cosa."
Sussurra Rachele tracciando dei segni invisibili sul petto nudo di Paulo , sono nella stanza dell'hotel , e' quasi ora di cena e dovrebbero decisamente rivestirsi ma stanno cosi bene , abbracciati sotto le coperte dopo aver fatto l'amore .

"Cosa nena?"
Risponde Paulo lasciandole un bacio fra i capelli.

"Tu mi hai portato a casa tua , in Argentina , mi hai fatto vedere dove sei cresciuto , mi hai fatto vedere i tuoi posti. Io non ti ho fatto vedere nulla di me , dove sono cresciuta , i posti che amo. "

"Non ti piace tornare a casa tua , non devi sentirti obbligata a portarmici."

"Non mi sento obbligata , voglio tornare a casa mia , con te. A Pasqua ci sono due settimane di pausa e in quelle due settimane volevo farti conoscere me , la mia vita . Stare in Sicilia il weekend di Pasqua e Pasquetta e poi partire per la Croazia il martedi e trascorrere li il resto della settimana , per farti conoscere la mia famiglia , i miei amati nonni e anche perche' Mario vuole presentarmi la sua famiglia."

"Mi piace come idea , e' bella ."
Risponde Paulo accarezzandole i capelli.
"Anche se avevo in mente tutt'altra cosa mi va benissimo cosi."

"Che avevi in mente?"

"Ho sentito Leo , anche loro in Spagna hanno la pausa e visto che da qui a poco nascera' Ciro non volevano muoversi, mi ha chiesto di portarti a Barcellona e di portare Luca qualche giorno , volevo fargli una sorpresa."
Rachele sorride concedendosi un attimo per guardare Paulo negli occhi e constatare quanto sia meraviglioso , quanto amore da non solo a lei ma anche alla sua famiglia.

"E' una cosa bellissima , possiamo andare a Zagabria direttamente da Barcellona  , se per te non e' troppo , voglio che ti riposi , devi anche affrontare il Real al rientro , c' e' il campionato e tutto quanto."

"Calmati nena , a me va benissimo , anzi sono contentissimo di vedere finalmente la tua realta' , sapere qualcosa della mia Rachele prima che diventasse mia , voglio conoscere tutto , cio' che hai amato e cio' che ti ha ferita , come ti sei rialzata . Voglio vedere dove ti nascondevi a leggere o a studiare. Voglio vedere il bar dove sei andata a vedere i mondiali 2006 e il parco giochi dove ti sei sbucciata il primo ginocchio. "
Paulo le lascia un bacio fra i capelli ,
Rachele sorride , stringendolo piu' forte e lasciandogli un bacio sul petto .
Vuole tornare dove è cresciuta con Paulo , quel posto che le ha dato tutto e le ha tolto tanto .
Casa sua è Torino , non ha mai sentito il suo paesino casa sua.
A Torino invece si è sentita a casa immediatamente , dal primo momento in cui ha messo piede all'aeroporto.
Aci Trezzi é dove è cresciuta , dove ha mosso i primi passi , fatto le prime risate e versato le prime lacrime ma casa sua non lo è mai stata.
E' pronta a tornarci dopo due anni , e' pronta a non scappare piu' , perche' affrontare le cose con Paulo che la sostiene e' molto piu' facile.

-
Rachele si sistema la grossa sciarpa dove è avvolta e il cappello.
Oggi c'è la partita col Torino e nonostante si giochi a mezzogiorno e mezzo fa comunque troppo freddo anche per i suoi gusti.
Paulo é uscito molto presto , arriverà all'Olimpico con la squadra , lei sta andando in macchina , mancano ancora un paio d'ore alla partita ma deve passare prima da Andrea per farsi dare il programma di oggi , per capire come dovra' muoversi , se dovra' solo scrivere della partita o fermarsi dopo a fare le interviste per JTV.
Aveva comunque messo in conto che muoversi a Torino oggi sarebbe stato davvero difficile , ecco perche' e' partita con cosi tanto anticipo dato che ora e' bloccata nel traffico , pentendosi amaramente di non aver accettato la proposta di Paulo di andare prima con lui , l'aveva avvertita che il traffico sarebbe stato impossibile ma ovviamente testarda come e' ha fatto di testa sua.
Le note di 'Sweet Child O'Mine ' dei Guns and Roses che stavano risuonando a volume piuttosto alto nella sua macchina vengono interrotte da una chiamata in entrata , ha il telefono collegato al bluetooth della macchina , la guida in sicurezza prima di tutto.

"Cosa c'e' Joya , non riesci ad aspettare un'ora prima di vedermi?"
Chiede Rachele rispondendo al telefono.

"Oh piu' semplicemente siamo i molesti amici del tuo fidanzato che gli hanno rubato il telefono per importunarti."
La voce di Federico stenta a rimanere seria , puo' distinguere sotto le voci di Rodrigo , Douglas e Miralem, la voce di Paulo e' piu' lontana e li sta palesemente insultando.

"Wow ragazzi , dimostrate sempre la maturita' dei vostri vent'anni passati."
Rachele ride , nonostante tutto questi idioti hanno contribuito a migliorarle la vita.

"Io non ho ancora compiuto 21 anni , te lo ricordo."
Rettifica Rodrigo.

"Anche questo e' vero ... Ma guarda tu sto pezzo di cretino!"
Rachele ha cominciato a suonare il clacson .
"Sei in una fottuta rotonda , la cazzo di freccia l'hai lasciata agli indiani ?"
Il tono esasperato e la mano che si toglie dal clacson dopo decisamente troppo tempo , i ragazzi dall'altra parte del telefono sono scoppiati a ridere .

"Ma io mi chiedo se non sapete guidare perche' vi danno la cazzo di patente , io non me lo spiego."

"Ha parlato la pilota di formula uno."
Esclama Federico asciugandosi le lacrime agli occhi per le risate.

"Non farti vedere quando arrivo , perche' in questa giornata in cui sono calma come Napoleone a Waterloo ti stendo con la macchina e la Juventus avra' un attaccante in meno."

"Okay Paulo , e' il momento di riprenderti la tua fidazata."
Federico gli passa il telefono facendogli alzare gli occhi al cielo , toglie il vivavoce portandosi il telefono all'orecchio.

"Ciao amore , che succede?"
Chiede Paulo con voce calma. Ultimamente Rachele ha qualche sbalzo di umore di troppo, forse perché ha tanto lavoro e tende ad eccellere in tutto nella sua vita , nel lavoro soprattutto.

"Avevi ragione tu , dovevo venire con te stamattina , sono imbottigliata nel traffico , un traffico pieno di coglioni che non sanno guidare. Con che coraggio rilasciano la patente a determinati individui ? Cristo."

"Amore calmati , guidare agitata e' pericoloso e manca piu' di un'ora alla partita , dove sei ?"

"A piu' o meno dieci minuti dal JStadium."

"E allora calma il nervoso , arrivi sicuramente in tempo."

"Hai ragione , magari a tornare a casa aspetto un attimo poi."

"Mangi con noi dopo la partita , no? Poi torniamo a casa insieme e avremo due meravigliosi giorni per noi."

"Si amore."
Il solo pensiero di Paulo dall'altra parte del telefono che sta sorridendo , tenendo la lingua tra i denti come ultimamente succede sempre le fa quasi scoppiare il cuore d'amore , perché lo sa che sta sorridendo , lo conosce , in quasi un anno che e' nella sua vita e' cambiato tutto talmente in fretta e talmente in meglio che a volte stenta a crederci , a volte pensa che qualsiasi cattiva notizia sia li , dietro l'angolo , pronta a distruggere la sua vita ma poi guardando Paulo negli occhi comprende che e' solamente arrivato il suo momento di essere finalmente felice.

Fix You. - Paulo Dybala.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora