Capitolo 68.

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Le persone sbagliano.
Sbagliano tutti i giorni.
Sbagliano la strada per andare da qualche parte , sbagliano la quantità di zucchero da mettere nel caffè , sbagliano paio di scarpe per una giornata che sembrava bella e invece si trasforma in una giornata piovosa.
Sbagliano anche in cose ben più gravi di queste.
Sbagliano le diagnosi , sbagliano a dire di star tranquille ad una donna incinta quando invece ci sono campanelli di allarme.
Può capitare , sbagliare è umano.
Ma quando sbagliano proprio con te sei davvero così disposto a giustificare uno sbaglio ?
Quando per colpa di un'altra persona ti si sta frantumando il cuore di dolore sei proprio così sicuro che sbagliare sia umano ?
Quando è giorni che oltre a piangere in ogni momento e stringere forte il peluche col nome di tua figlia non fai altro è possibile poter dire che non è colpa di qualcuno ?
Quando si soffre , quando c'è un dolore che spezza il cuore bisogna trovare un colpevole, non si accetta il fatto che dovesse semplicemente andare così.
Almeno per i primi tempi si ha bisogno di qualcuno a cui dare la colpa.
Ed infondo è anche giusto così.
E per Rachele la colpa di tutto questo ce l'aveva quella maledetta ginecologa che le aveva detto che la sua ansia era semplicemente dovuta al fatto che fosse la prima gravidanza e non si intendesse più  di tanto di cosa fosse giusto o meno.
Ma Rachele non si sbagliava , la sua ansia era più che giustificata perché la sua Alice , la sua bambina stava male.
E da tre giorni, non c'è più.

"Ci dispiace signorina , sono casi rari , a volte capitano e non c'è un perché o una causa vera e propria. "
Questo le aveva detto il medico di turno in pronto soccorso e lei aveva gridato , fra le braccia di Paulo , straziati entrambi dal dolore.

La sua pancia è di nuovo vuota , la piccola meraviglia che stava crescendo dentro di lei se ne è andata , lasciandole un vuoto incolmabile , come quando è andato via Francesco.
È cambiata cosi tanto nell'ultimo anno , grazie a Paulo , grazie a Mario , grazie ad Alicia , grazie ad Alina, Enrique e Milagros ,grazie alla sua nocciolina.
Aveva riscoperto la felicità di vivere , la bellezza della luce dopo anni nel buio più totale.
Ma ora quel buio sembra essere tornato.
Certo , ha Paulo che non la sta lasciando sola un attimo , si coccola Milagros piangendo , Enrique cerca di farla ridere.
Alina si stende accanto a lei su quel letto da cui non esce mai e la prende fra le braccia.
Alessandra non si schioda da casa loro da tre giorni ,Mario la sta videochiamando in tutti i suoi momenti liberi.
Luca dovrebbe arrivare domani e sicuramente Rachele trarrà un gran beneficio dalla sua presenza , Sofia voleva addirittura annullare il suo viaggio alle Seychelles e correre da lei , convincerla ad andarci è stato davvero difficile ma alla fine ce l'ha fatta.
La cosa che rincuora sia lei che Paulo è che nel  primo pomeriggio arriverà Alicia , dovevano vedersi direttamente in Russia ma dato l'accaduto verrà prima a Torino.
Rachele ,appoggiata al petto di Paulo , sta finalmente riposando , è un'ora indefinita della notte , probabilmente quasi l'alba e lui non riesce a dormire.
Perché finalmente può concedersi di piangere.
Quando è con Rachele durante tutto il giorno non può crollare , perché per la prima volta in un anno deve essere forte lui per entrambi.
Lei , la sua Rachele , è la più forte nella coppia , non serve un genio per capirlo e lui lo sa benissimo.
Ma stavolta no.
Stavolta tocca a lui , ed è giusto così.
Certo , ha perso anche lui Alice.
Ha perso anche lui sua figlia ma non sta provando la sensazione orribile che sta provando Rachele nel sentirsi la pancia vuota ,trovarsi da un momento all'altro senza la cosa che era diventata il centro della tua vita , la cosa più importante al mondo.
Solo al pensiero di tale dolore gli manca il fiato , si asciuga le lacrime in malo modo.
Ha  immaginato tante volte di poterla stringere fra le braccia e mangiarla di baci.
Ha immaginato  di averla lì con la maglia della Juventus insieme a Rachele.
Si è immaginato le notti in bianco perché sicuramente avrebbe preso il caratterino tosto della madre e si sarebbe fatta sentire qualora non le fosse andato bene qualcosa.
L'avrebbe viziata , le avrebbe concesso un sacco di cose , sarebbe stato il suo migliore amico  , con Rachele che l'avrebbe sgridato perché doveva farle da padre e non da migliore amico.
Gli scappa un singhiozzo involontario che cerca di soffocare vanamente.

"Amore. "
Sussurra Rachele piano.

"Cazzo scusa , non volevo svegliarti stavi finalmente dormendo. "

"Non ti preoccupare , quanto ho dormito ?"

"Qualche ora sicuramente. "

"Tu hai dormito ?"
Chiede Rachele alzando il viso e accarezzandogli una guancia , Paulo si abbandona a quel tocco che sembra poter curare tutto.

"No. "

"Devi riposare , hai la Russia fra pochi giorni , non puoi andarci impreparato e col sonno arretrato. "

"Stavo pensando di non andarci. "
Ammette semplicemente lui , Rachele scatta a sedere.

"Cosa ?"
Chiede lei incredula.

"Tanto non avrei spazio , quello che ci è successo è da elaborare , metabolizzare e affrontare ed è molto più importante di uno stupido mondiale. "

"È il tuo primo mondiale. "

"Ed era anche la mia prima figlia. "
Rachele sa che sta volta è concesso a lui crollare.
Che è tre giorni che non fa altro che asciugare le lacrime , rispondere lui alle domande delle persone , calmarla durante urli e attacchi isterici.
Ma stanotte , o stamattina , non sa bene che orario sia , a lui è concesso crollare , sa che è stato fin troppo forte per come si vive lui le cose.
Gli prende il viso fra le mani e glielo fa mettere sulle sue gambe , accarezzandolo mentre Paulo lascia andare le lacrime , incapace di nuovo di trattenerle.

"Devi andare in Russia amore. Te ne pentirai tutta la vita se non andrai. "

"Dobbiamo stare insieme e farci forza per elaborare il lutto e riprendere in mano la nostra vita. "

"Staremo insieme anche in Russia Paulo , ti seguirò ovunque e starò al tuo fianco. Anzi sarà più facile senza pancia no ?"
Sussurra lei asciugandosi una lacrima.

"Avrei preferito fosse più difficile ma che ci fosse la nostra nocciolina. "

"Si anche io l'avrei preferito. Ma siamo adulti amore, innamorati e forti.
Dobbiamo andare avanti con le nostre vite piano piano , il mondiale è un buon modo per cominciare. Piano piano.
Nessuno ha detto che dobbiamo affrontare tutto sorridendo ventiquattro ore su ventiquattro o senza pensarci ma non abbiamo più sedici anni , ne abbiamo quasi 25 e dobbiamo prenderci la responsabilità di essere adulti.
E poi c'è Enrique che non vede l'ora di venire a tifare per te , anche Luca. Siamo tutti con te Paulo , sono tutti intorno a noi per darci forza. Ce la faremo , sempre insieme. "
Paulo sorride , le afferra una mano e le lascia un minuscolo bacio, poi Rachele lo accarezza.

"Hai ragione amore. "
Risponde semplicemente beandosi ancora un po' delle carezza della sua fidanzata , poi si mette a sedere e la trascina sulle sue gambe.

"Ti amo. "
Gli sussurra Rachele prima di lasciargli un bacio sulle labbra.
"Superiamo insieme anche questo. Non ti lascio solo. "
Aggiunge ancora per poi baciarlo di nuovo.
Paulo non dice nulla , la stringe semplicemente nel bacio , promettendole silenziosamente che anche lui non la lascerà sola , mai e poi mai.

Importante spazio autrice :
Lo sapete che non faccio ste cose.
Ma mi sento assolutamente in dovere di dover spendere due parole su Alice e su quello che è successo.
Non sono una stronza che di punto in bianco ha deciso sta cosa.
Alice fin dall'inizio sapevo ci sarebbe stata.
Ma sapevo fin dall'inizio che non avrebbe superato il quinto/sesto mese di gravidanza.
E alla fine della storia capirete perché doveva andare così.
Perché non sarebbe stato possibile un altro finale.
Se state soffrendo per Alice , per Rachele o per Paulo beh sappiate che non siete soli.
Che ho versato lacrime su lacrime.
Ma doveva andare così.
Alice la porterò nel cuore.
Tutta la vita.
Per sempre.
Come Rachele.
Come Paulo.
Come so anche voi che leggete Fix you col cuore.
Tutto ciò che accade l'ho deciso mesi e mesi fa.
Volevo solo dirvi di ricordarvi di Alice. Non dimenticatela mai.
Vi amo.

Fix You. - Paulo Dybala.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora