Fix You. - Paulo Dybala.

By unpomifaridere_

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Rachele ha perso tutto sette anni fa. A 17 anni non ancora compiuti , in una strada del suo piccolo quartie... More

Capitolo 1.
Capitolo 2.
Capitolo 3.
Capitolo 4.
Capitolo 5.
Capitolo 6.
Capitolo 7.
Capitolo 8.
Capitolo 9.
Capitolo 10.
Capitolo 11.
Capitolo 12.
Capitolo 13.
Capitolo 14.
Capitolo 15.
Capitolo 16.
Capitolo 17.
Capitolo 18.
Capitolo 19.
Capitolo 20.
Capitolo 21.
Capitolo 22.
Capitolo 23.
Capitolo 24.
Capitolo 25.
Capitolo 26.
Capitolo 27.
Capitolo 28.
Capitolo 29.
Capitolo 30.
Capitolo 31.
Capitolo 32.
Capitolo 33.
Capitolo 34.
Capitolo 35.
Capitolo 36.
Capitolo 37.
Capitolo 38.
Capitolo 39.
Capitolo 40.
Capitolo 41.
Capitolo 42.
Capitolo 43.
Capitolo 44.
Capitolo 45.
Capitolo 46.
Capitolo 47.
Capitolo 48.
Capitolo 49.
Capitolo 50.
Capitolo 51.
Capitolo 52.
Capitolo 53.
Capitolo 55.
Capitolo 56.
Capitolo 57.
Capitolo 58.
Capitolo 59.
Capitolo 60.
Capitolo 61.
Capitolo 62.
Capitolo 63.
Capitolo 64.
Capitolo 65.
Capitolo 66.
Capitolo 67.
Capitolo 68.
Capitolo 69.
Capitolo 70.
Capitolo 71.
Capitolo 72.
Capitolo 73.
Capitolo 74.
Capitolo 75.
Capitolo 76.
Capitolo 77.
Capitolo 78.
Capitolo 79.
Capitolo 80. - Epilogo.
Avviso per chi ancora segue Fix You.

Capitolo 54.

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By unpomifaridere_

Rachele fissa il grosso cancello grigio che si trova difronte , è anni che non vede questo posto, che non ci mette piede.

"Se non ce la fai amore , non c' è problema."
Sussurra Paulo stringendole la mano libera , nell'altra tiene un mazzo di rose rosse.

"È il modo più semplice che ho per presentartelo , voglio che ti conosca. "
Spiega semplicemente lei sospirando e Paulo la capisce benissimo.

"Non ci vengo da anni. Da quando mi sono trasferita a Torino. Sofia si occupa di tenere tutto in ordine ma nemmeno prima ci venivo più di tanto, sono scappata ma questo già lo sai. "
Sussurra mentre varcano il cancello in questo luogo così triste che profuma di dolore.
Paulo non dice niente , la segue tenenendola per mano mentre percorre quel tragitto che nonostante gli anni non ha mai dimenticato.
E poi si ferma difronte ad una tomba di marmo nera piuttosto isolata in un pezzo verde.

Francesco Čolac.
10 Settembre 1987 - 22 Marzo 2010.
"Quella sera di Marzo il cielo si è portato via la stella più bella. "

"Lo conoscevano tutti qua , era amato da chiunque. Era un persona che non potevi non amare , ti faceva sorridere anche quando volevi solo piangere.
Ecco perché il mio sorriso è morto otto anni fa. Forse era troppo per questo mondo infame , mi piace pensarla così. "
Rachele si asciuga una lacrima, poi posa i fiori sul sulla lapide , un bacio alla foto che ha scelto lei insieme a Sofia.
Sorride , perché è giusto che venga ricordato soprattutto così , con il suo amato sorriso.
Ed è difronte al mare , gli occhi uguali a quelli di Rachele, il sorriso anche.
Gliel'ha fatta lei quella foto.

"Hey Fra.
Sono passati otto anni , non ti sembra il caso di venire fuori ? Questo nascondino sta durando troppo. "
Le esce un singhiozzo , Paulo l'abbraccia , sta piangendo anche lui.
"Va bene ho capito che vuoi dormire ancora per un po' , fino a quando non potremo rincontrarci.
Però sappi che qualcuno che è riuscito a farmi sorridere di nuovo l'ho trovato.
A Torino. Nella tua amata Juventus.
Ho trovato Mario che mi ha fatto riscoprire la bellezza di un abbraccio.
Ma soprattutto ho trovato l'amore della mia vita che in questo momento mi sta tenendo fra le braccia.
Ti perdono perché non sei qua a fargli il discorsetto da fratello maggiore anche se dovresti , però penso che ci penserà Sofia.
Mi manchi da far mancare il fiato Fra ma ho trovato qualcuno che può essere il mio ossigeno , è qua , accanto a me.
Spero tu sia felice di vedermi. Di quello che sono diventata , spero tu possa essere fiero di me.
Vorrei abbracciarti un'ultima volta ma so che non mi è concesso.
Io sto andando avanti comunque , ci provo e ho trovato chi mi può sostenere.
Sono innamorata Fra , tanto. So che è strano detto da me. Ma lo sono. Follemente.
È lui , è Paulo.
Non Paulo Dybala.
Semplicemente Paulo.
E sono sicura apprezzeresti , anche solo perché è della tua Juventus.
Mi manchi tanto Fra ma ce la sto facendo , sto vivendo la mia vita anche per te. "
Le lacrime le scendono incontrollate , Paulo le lascia un bacio sulla fronte e poi si gira a guardare la foto sulla lapide.

"Dormi pure tranquillo Francesco , mi prendo cura io di lei. Non ti preoccupare. Non le accadrà nulla. "

-
"Perché non volete dirmi dove andiamo?"
Sbuffa Luca lasciandosi cadere sul divano accanto a Rachele e Paulo.
Sono appena decollati.

"Perché quando vedrai dove ti abbiamo portato non romperai più così tanto."

"Sai che sei la mia persona preferita al mondo zia ma sai che odio muovermi molto da casa se non è per venire da te , poi devo fare la candela , non è il massimo."

"Hey colpa tua , hai lasciato Silvia dopo più di un anno."

"Si chiama Sara zia e poi ho sedici anni , non posso mica impegnarmi seriamente per la vita , sicuramente mi sono innamorato e ci sono stato bene ma stava davvero pretendendo troppo , abbiamo sedici anni ripeto , non venticinque."

"Hai ragione , hai tempo per trovare la persona giusta ."

"Guarda te , non hai avuto nessuno per 24 anni della tua vita."

"Ecco ottimo , non prendermi comunque come esempio , te l' ho già detto."
Luca ridacchia scuotendo il capo.

"Comunque per la tua felicità non dovrai fare la candela , non saremo soli."
Si intromette Paulo, Luca corruccia la fronte guardandolo.

"Mi avete organizzato qualche appuntamento al buio all'estero? Mi state portando ad Amsterdam nel quartiere a luci rosse? Troppo figo."

"Calma gli ormoni uomo , niente del genere."
Risponde sua zia ridendo.

"Oh ma dai! Ora nulla potrà superare le aspettative che mi avete creato."

"Fidati Lu , appena arriverai tutte le tue aspettative saranno superate."

"Comunque ragazzi , abbiamo ancora due ore prima di arrivare , torneo a Fifa?"
Propone Paulo tirando fuori i joystick e mettendo d'accordo tutti.

-
"Perché siamo atterrati e io non ho ancora capito dove siamo?"
Chiede Luca prendendo la sua valigia e trascinandola a seguito , Paulo e Rachele hanno già preso le loro.

"Perché ti devi lamentare anche ora? Fra due minuti sarai all'uscita e scoprirari dove siamo . Mamma mia sei proprio come tua madre."
Rachele scuote il capo facendo ridere il suo ragazzo.

"Sai che mamma ti assomiglia? E che anche tu ti lamenti un sacco?"

"Non è assolutamente vero."

"Amore scusa , devo dissentire dalle tue parole , ha ragione Luca."

"E' una coalizione contro di me ? Gli uomini della mia famiglia che mi danno contro entrambi. Quanto mai vi ho portato in vacanza tutti e due.
E poi da quando tu usi termini come dissentire ?"

"Da quando tu l'hai usato e mi hai spiegato cosa volesse dire. "
Luca e Paulo ridono guardandosi ma non fanno più tempo a dire nulla perché appena fuori dall'aeroporto c'è Lionel Messi con i suoi figli più grandi , Thiago e Mateo , che li stanno aspettando.

"Mi hermosa amiga italiana."
Esclama Leo spalancando le braccia per abbracciare finalmente Rachele , è davvero passato troppo tempo.

"Hola Leo , te extrañé tanto ."

"Te extrañé mucho también."
Rachele si gode ancora un po' quell'abbraccio e poi si stacca salutando i più piccoli che ha visto svariate volte nelle videochiamate con lui , Mateo si fa prendere in braccio , Lionel invece va verso Paulo per salutarlo e poi si gira verso Luca , imbambolato nella stessa posizione da almeno sette minuti buoni , indeciso se piangere , urlare o fangirlare.

"Leo , appena sarà in grado di intendere e di volere sarò felice di presentarti dal vivo Luca , mio nipote."
Esclama Rachele parlando in spagnolo e facendo ridere l'attaccante del Barcellona.

"Ciao Luca. E' un piacere poterti finalmente incontrare ."
Esclama Lionel facendo la prima mossa e andando verso di lui per trascinarlo in un abbraccio che Luca ricambia subito , gli scende qualche lacrima , incredulo nell'essere davanti al suo più grande idolo.

"Io , io non so cosa dire. Non mi sembra vero."
Sussurra Luca una volta che si staccano dall'abbraccio , osservando Leo davanti a lui che gli sorride sinceramente.

"Te l'avevo detto che avrebbe superato di gran lunga Amsterdam e il quartiere a luci rosse."
Esclama Rachele.
Sua zia si avvicina a loro , lasciando Mateo in braccio al padre e poco dopo Luca gli si butta letteralmente fra le braccia.

"Sarai sempre e comunque la mia persona preferita al mondo zia , non so davvero come ringraziarti , non so cosa ho fatto per meritarmi tanto , grazie zia . Grazie davvero."
La prende in braccio facendola girare.

"Questo e molto altro per te ma non devi ringraziare solo me , anzi , senza Paulo nulla di tutto questo sarebbe stato possibile."
Luca le lascia un bacio sulla guancia e la rimette a terra per poi andare da Paulo e dargli un silenzioso abbraccio.

"Che ne dite di andare a pranzo? Siamo vicini ad uno dei migliori ristoranti di Barcellona , Anto ci raggiungerà li , era dal pediatra con Ciro , avrebbe voluto essere qua anche lei ad accogliervi."

"Io ci sto , sto morendo di fame , il check in per l'hotel è alle tre del pomeriggio , quindi abbiamo tutto il tempo."
Spiega Paulo guadagnandosi l'approvazione di tutti .

"Dato che in macchina con me non ci stiamo tutti io mi porto Luca , voi due potete fare i piccioncini sul taxi che ho chiamato apposta ."

"Davvero ?"
Chiede Luca incredulo strabuzzando gli occhi.

"Certo! Io e te abbiamo una conversazione in sospeso che possiamo iniziare ora."
Lionel sorride , Luca ricambia il sorriso molto sinceramente , è al settimo cielo , non ci crede ancora , non sa nemmeno bene cos'ha fatto per meritarsi tanto dalla vita.
Leo lascia la via al tassista , Rachele e Paulo salgono dietro ed una volta seduti la ragazza appoggia la testa alla spalla del suo fidanzato.

"Grazie Joya."

"Per cosa ? Non ho fatto nulla nena."

"Senza di te tutto questo non sarebbe stato possibile , nessuno ha mai fatto tanto per me."
Paulo sorride alzandole leggermente il viso con una mano per poterle dare un bacio , Rachele sorride dentro quel bacio , grata alla vita , al destino , a Dio . Non lo sa bene nemmeno lei a chi deve essere grata ma lo è , lo sarà sempre.

Quando arrivano di fronte al ristorante poi c'è Antonella con il piccolo Ciro ad aspettarli , Leo sta ancora cercando parcheggio , Rachele va velocemente verso di lei, hanno davvero legato nonostante si siano viste solo per skype e messaggi ma si sono davvero trovate a parlare di tutta la loro vita , a raccontarsi tutto, un pomeriggio che Leo è dovuto scappare agli allenamenti , i bambini non c'erano e lei era lì , da sola , col suo pancione, così ha chiesto a Rachele di farle un po' di compagnia , era a casa , aveva staccato presto dal lavoro e Paulo era agli allenamenti.
Sono state in videochiamata quattro ore e cinquantatré minuti.

"Finalmente puedo abrazarte!"
Sussurra Antonella stringendola forte.

"Soy tan feliz, he estado esperando para abrazarte por mucho tiempo."
Risponde stringendola ancora per un po' , poi si staccano , Antonella saluta Paulo mentre Rachele si gira ad ammirare il piccolo Ciro nella carrozzella , non ha nemmeno un mese.

"Es maravilloso! "
Esclama guardando con gli occhi a cuoricino.

"Quieres retenerlo?"
Chiede Antonella sorridendole , lei annuisce e prende il piccolo in braccio , stringendolo a sé.

"Hola chico , hola."
Sussurra giocando con una sua manina , Ciro la guarda con i suoi enormi occhioni neri.
La sta guardando anche Paulo , convinto sempre di più di volerla come madre dei suoi figli e spera sia davvero fra poco tempo.

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