Sono le cinque del pomeriggio in Argentina , le nove di sera in Croazia e dopo una doccia rilassante si è messa sul balcone per fumare una sigaretta e videochiamare Mario.
"Quindi oggi non vi siete parlati per niente?"
Chiede il croato.
"No , ne buongiorno , ne buonasera , voglio proprio vedere come mi porta a Laguna Larga se nemmeno mi parla."
Risponde lei facendo un tiro di sigaretta
"Perchè non ammetti che provi anche tu qualcosa Rachele?"
"Perchè non è vero."
"Ed ecco che menti di nuovo a me , proprio a me ? Ti conosco come non ti conosce nessuno."
"Anche se fosse , lui non lascerà mai Antonella e la carriera per me verrà prima di qualsiasi cosa , non posso impegnarmi con un calciatore seriamente."
"Perchè non ti dai una possibilità?"
Rachele sospira.
"Non lo so perchè , credo prenda il sopravvento la paura."
"Hai ventiquattro anni credo sia ora di affrontarle tutte queste paure. Sembra tu abbia paura di essere felice Ra.
Sai che non ti vado mai contro ma Paulo ha ragione questa volta."
Rachele vorrebbe dire qualcosa ma è interrotta da qualcuno che bussa alla porta.
"Devo andare , ci sentiamo dopo , ciao bel croato."
"Pensa a quello che ti ho detto , ciao piccola , mi manchi tanto."
"Mi manchi tantissimo."
Si mandano un bacio e poi lei chiude il portatile andando verso la porta e girare la chiave per aprire.
Tutti si aspettava di trovarsi davanti tranne che Paulo.
"Scusa , ci ho messo un po' ad aprire ma stavo videochiamando Mario."
Esclama per poi spostarsi e farlo entrare.
"Come sta?"
Chiede lui andando verso il letto e sedendosi sopra , Rachele chiude di nuovo la porta facendo un giro di chiave , così se dovranno parlare non li disturberà nessuno.
"Bene , almeno lui è al fresco."
Paulo sorride leggermente ma pochi secondi dopo torna serio.
"Possiamo per favore dimenticarci di ieri sera ? "
"Paulo io..."
"Per favore Rachele fingi che non abbia mai detto nulla di quello che ho detto e torniamo al nostro rapporto di sempre che alla fine ci va bene così giusto?"
"Ti faccio del male. Non va bene così. "
"Non mi fai del male Rachele. Anzi. Sei l'unica cosa che non mi fa male. Per favore , dimentica quello che ho detto , ti prego. "
Rachele sospira , chiude gli occhi per riflettere un secondo e li riapre poco dopo.
"Va bene Paulo.
Come vuoi. "
Risponde semplicemente lei vedendolo terribilmente agitato.
Paulo fa un sospiro di sollievo mentre Rachele si avvicina a lui.
"Joya calmati. "
Sussurra piano lei accarezzandogli il viso, lui si appoggia alla sua mano , beandosi di quel tocco e chiudendo gli occhi.
"Pensavo di aver rovinato tutto. "
Esclama l'argentino con voce tremante
"Non potresti rovinare niente tu. Forse io che ho un master per rovinare le cose. "
"Sono stato io che ieri sera..."
Rachele gli tappa la bocca , non deve accusarsi di più di quel che già sta facendo.
"Shhh Paulo, non ne parliamo più. "
E per dimostrargli che non ha proprio rovinato nulla lo bacia intensamente sedendosi a cavalcioni su di lui , infilando le mani sotto la sua maglietta per dare il via a quello che a loro due esce meglio.
-
Rachele sta osservando la partita amichevole che sta facendo l'Argentina.
È con Caterina , con cui ha legato abbastanza da poterci trascorrere piacevolmente del tempo insieme.
L' Argentina sta vincendo e lei puntualmente ha con sé il suo blocco per appunti su cui seguendo la partita scrive diverse cose.
Sta principalmente lavorando per i due pezzi locali , per quelli della rivista ha più tempo per lavorarci e può rivederli quando vuole.
Una volta finita la partita poi sono tutti nella mensa per la cena , Rachele e' seduta fra Paulo e Nicolas , quest'ultimo ha un braccio appoggiato sulla sedia della ragazza e ogni tanto le accarezza la schiena .
"Vamos a dar una caminata al final de la cena?"
Le sussurra ad un'orecchio
"Nicolas , non fraintedermi davvero ma penso che tu abbia delle intenzioni diverse da quelle che posso avere io. "
"Sto bene con te Rachele."
"Anche io ma non penso di star bene nel modo in cui intendi tu."
"Possiamo uscire un attimo a parlare per favore ?"
Lei annuisce, decisa a risolvere la situazione, si alzano , Paulo la guarda preoccupato e lei cerca di tranquillizzarlo con uno squadro , escono all'esterno dello stadio , Rachele si accende una sigaretta, sedendosi sulla panchina li fuori.
"Rachele tu mi hai colpito subito , dal primo momento."
"Nicolas , io sto bene con te dal punto di vista di amicizia , non posso dirti che ti ho visto sotto altri punti di vista , Martedi poi me ne vado , non potrebbe succedere comunque nulla."
"Ti chiedo solo un bacio ."
"Non posso."
"Perche' ? Hai detto che non c'e' nessuno in Italia ad aspettarti."
"Ed e' vero , non c'e' nessuno. Ma non posso baciarti , non mi piace baciare le persone a caso , senza provare nulla , sarebbe un'illusione e basta."
"So che non devo illudermi , lo so benissimo."
"No Nicolas , ho detto di no basta ."
Esclama lei alterata e si alza per andarsene.
"Io di no non ne accetto."
Risponde lui prendendola per un polso e appoggiando le labbra sulle sue , il tutto dura una frazione di secondo perchè Rachele gli tira uno schiaffo piuttosto forte.
È innoversita e quando si innervosisce cosi' tanto le vengono le lacrime agli occhi.
"Non provarci mai piu' , ho detto di no."
Si gira notando Angel , Mauro , Gonzalo e soprattutto Paulo , il primo raggiunge subito Nicolas rimasto fuori , lei si butta fra le braccia di Paulo che l'accoglie subito, si sente terribilmente in colpa.
"Shh nena ,todo esta' bien."
Le sussurra lui accarezzandole i capelli , Gonzalo le passa una mano sulla schiena.
"Odio quando mi costringono a fare cose che non voglio."
Sussurra fra i singhiozzi .
"Como me gustaria aplastar su cara."
"Smettila Paulo , non fare cazzate , non ne vale la pena ."
Esclama Mauro serio.
"Dobbiamo tornare in hotel , ce la fai Rachele, vuoi prenderti un minuto ?"
Chiede ancora premuroso ,
Lei annuisce asciugandosi le lacrime e pulendo con un fazzoletto il trucco che le e' colato.
"Vado un secondo in bagno. Arrivo. "
Sussurra semplicemente , cercando di sfoggiare un piccolo sorriso anche se fallisce miseramente.
Mezz'ora dopo e' con Paulo nella sua stanza in hotel, si e' fatta una doccia veloce ed ora si stende sul letto mettendo la testa sulle gambe di Paulo che le accarezza i capelli.
"Se mi dai la maglietta te la lavo , l' ho sporcata col mascara."
"Non c'e' problema , davvero nena." "Scusami."
"Davvero Ra , un po' di sapone e vieni via."
"Non per la maglietta , per avermi visto baciarlo."
"Non scusarti Rachele , ha fatto tutto praticamente lui , non hai voluto farlo tu , sara' durato mezzo secondo e lo schiaffo che gli hai tirato dopo e' stata una scena bellissima."
"Non sei arrabbiato?"
"Ma smettila ! Non centri un cazzo tu , e' tutta colpa di quel coglione ."
Risponde lui accarezzandole una guancia.
"Si lo so ma io magari .."
"Per favore nena , non accusarti anche di questo , te lo chiedo davvero per favore."
Rachele sospira , intrecciando la sua mano con quella di Paulo , averlo accanto in questo modo , la fa sentire sicura , la fa sentire protetta ed ora come ora e' tutto cio' di cui ha bisogno.
"Ho una cosa per te."
Esclama lui alzandosi e spostandola dolcemenre, prende una maglia dal borsone.
"Visto che è la prima partita della Seleccion che vedi e sei qui con me , volevo darti la mia maglia."
"Oddio Paulo grazie , la adoro cazzo!"
Esclama lei felice come una bambina alzandosi in piedi , afferra la maglietta per stringerla a sé.
Va verso il ragazzo dopo averla indossata , gli prende il viso fra le mani , bisognosa di baciarlo , non vuole andare oltre , vuole solo baciarlo , baciarlo ogni minuti fino ad addormentarsi fra le sue braccia.