Fix You. - Paulo Dybala.

By unpomifaridere_

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Rachele ha perso tutto sette anni fa. A 17 anni non ancora compiuti , in una strada del suo piccolo quartie... More

Capitolo 1.
Capitolo 2.
Capitolo 3.
Capitolo 5.
Capitolo 6.
Capitolo 7.
Capitolo 8.
Capitolo 9.
Capitolo 10.
Capitolo 11.
Capitolo 12.
Capitolo 13.
Capitolo 14.
Capitolo 15.
Capitolo 16.
Capitolo 17.
Capitolo 18.
Capitolo 19.
Capitolo 20.
Capitolo 21.
Capitolo 22.
Capitolo 23.
Capitolo 24.
Capitolo 25.
Capitolo 26.
Capitolo 27.
Capitolo 28.
Capitolo 29.
Capitolo 30.
Capitolo 31.
Capitolo 32.
Capitolo 33.
Capitolo 34.
Capitolo 35.
Capitolo 36.
Capitolo 37.
Capitolo 38.
Capitolo 39.
Capitolo 40.
Capitolo 41.
Capitolo 42.
Capitolo 43.
Capitolo 44.
Capitolo 45.
Capitolo 46.
Capitolo 47.
Capitolo 48.
Capitolo 49.
Capitolo 50.
Capitolo 51.
Capitolo 52.
Capitolo 53.
Capitolo 54.
Capitolo 55.
Capitolo 56.
Capitolo 57.
Capitolo 58.
Capitolo 59.
Capitolo 60.
Capitolo 61.
Capitolo 62.
Capitolo 63.
Capitolo 64.
Capitolo 65.
Capitolo 66.
Capitolo 67.
Capitolo 68.
Capitolo 69.
Capitolo 70.
Capitolo 71.
Capitolo 72.
Capitolo 73.
Capitolo 74.
Capitolo 75.
Capitolo 76.
Capitolo 77.
Capitolo 78.
Capitolo 79.
Capitolo 80. - Epilogo.
Avviso per chi ancora segue Fix You.

Capitolo 4.

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By unpomifaridere_

Una stanza di albergo che odora di sesso come tutte le ultime stanze in cui sono stati in trasferta.
Paulo e Rachele sono nella stanza di quest'ultima.
Paulo le é saltato addosso appena ha chiuso la porta alle sue spalle , le ha quasi strappato i vestiti di dosso , lei ha fatto la stessa cosa con lui e  ora prendendola in braccio la trascina sul letto sistemandola sotto di lui che é già molto eccitato , fa sentire la sua eccitazione a Rachele strusciandosi contro di lei portandola a gemere contro le sue labbra.

"Paulo. "
Ansima quando lui scende a baciarle il collo , poi il seno ,lo stomaco la pancia, le apre dolcemente le gambe lasciando un bacio ad entrambi i lati del suo interno coscia e passa poi la lingua su tutta l'intimità di Rachele.

"Cristo. "
Esclama lei portandogli una mano fra i capelli per spingerlo più contro di lei , Paulo comincia a leccare la sua intimità veloce , perché sa cosa piace a Rachele , sa come portarla al limite facendola tremare sotto di lui , ed é proprio per questo che si stacca da lei proprio quando é ormai al limite ma non le da il tempo di dire nulla perché la penetra forte e tappandole la bocca soffocando l'urlo che già sapeva sarebbe uscito dalle sue labbra.

"Cazzo. "
Esclama Paulo nascondendo il viso nell'incavo del collo di Rachele , che gli conficca le unghie nella schiena.
Paulo comincia a muoversi forte , veloce.
Bisognoso di farla sua e di sentirla in tutto e per tutto.

"Di più. "
Esclama lei legandogli le gambe intorno al bacino.
Paulo le morde il collo , mentre si attacca alla testiera del letto per sostenersi e poter spingere più forte per darle quello che lei le sta chiedendo.
Rachele viene mordendogli una spalla per soffocare i gemiti di piacere che le salgono , Paulo nasconde di piú il viso nell'incavo del suo collo per soffocare un gemito strozzato , poi crolla sul suo corpo.
Rachele lo stringe e poi poco dopo Paulo rotola accanto a lei, prende il lenzuolo e lo trascina a coprire i loro corpi , lei é appoggiata  al suo petto e gli disegna dei segni invisibili sul braccio.
Paulo le traccia i segni dei diversi tatuaggi che ha su braccia e schiena.

"Quando torniamo da Lisbona salgono mia sorella e i miei nipoti qualche giorno. Già non vedono l'ora di conoscere te e Mario. Mio nipote Luca più che altro , Amelia e Federico sono troppo piccoli per capirci bene di calcio."

"Non vedo l'ora di conoscerli. "
Sorride lui  prima di lasciarle in bacio a fior di labbra.

"Vieni al mare con noi  lunedì? Vengono Miralem , Edin e Fede. Andrea ha i bimbi a scuola e voleva stare un po' con Mad. Ale voleva stare con Mattia.  "

"Si , grazie , non voglio stare  qua. "

"Che c ' hai ?"
Chiede lei, cogliere i suoi stati d'animo é abbastanza facile dato che fa proprio dei cambi radicali.

"Non ci sono molto con la testa. Faccio fatica a concentrarmi sulle cose , sento di non riuscire a dare il massimo. "

"Ti attacchi troppo alle aspettative che hanno gli altri su di te. Pretendono troppo e tu dovresti pensare solo a te stesso. Non a quello che dicono i giornali. "

"Mi accusano per tutto. "
Esclama frustrato portandosi un braccio a coprirsi gli occhi.

"Hey. "
Sussurra lei salendo a cavalcioni su di lui per farsi guardare negli occhi spostandogli il braccio.
"Tu sei un grandissimo talento Paulo ma sei anche un ragazzo che ha 24 anni non ancora compiuti e tutti pretendono l'impossibile da te perché la gente é brava a pretendere, giudicare e sparare sentenze senza prendere in considerazione il fatto che dall'altra parte ci siano esseri umani con cuore e sentimenti.
Per quanto difficile Joya mia cerca di fare il tuo percorso , indipendentemente da chiunque altro.  Sbaglierai ancora e probabilmente sbaglierai tanto ma non sei solo okay ? Non sarai mai solo. "
E detto questo lo bacia cercando di dimostrargli ancora di più le sue parole.

-

La partita con l'Udinese che si é conclusa con la vittoria dei bianconeri per 6 a 2 per Mario e Paulo é stato pessima.
Il croato espulso al ventottesimo minuto per doppio giallo , Paulo  che al sessantottesimo é stato sostituito da Douglas Costa perché non stava facendo una bella partita.  Anzi.
Avrebbe voluto correre da entrambi ma ha anche un lavoro da mantenere.
Cosi alla fine della partita é andata da Paulo in una sala isolata e ha cercato di confortarlo in qualche modo al ritorno si é seduta in fondo con lui e Andrea tenendogli la mano , chi non sa di loro nella squadra sa comunque che lei ha un grandissimo rapporto con lui e Mario. Sta con Paulo sapendo benissimo comunque che Mario  ha bisogno di star da solo dopo determinate situazioni e ci passerà comunque il resto della serata.

"Facciamo alle nove da me ? Prendo io una macchina così c'é il seggiolino per Edin. "
Chiede Miralem quando sono ormai arrivati a Vinovo.

"Okay. Andiamo ora ?"
Risponde Mario , la domanda rivolta a Rachele che annuisce alzando gli occhi al cielo non amando particolarmente quando é così scontroso , salutano velocemente gli altri e poi si infila nella sua macchina.

"Fai lo scazzato tutta sera o mi parli a una certa?"
Chiede lei esasperata quando ormai a metà viaggio non gli ha ancora rivolto parola.
"Anche perché sei in torto. Non dovevi protestare. "

"Quel fottuto giallo non me lo meritavo. Quel coglione mi ha fatto fallo io non ho fatto un cazzo. "

"Già e guarda protestare dove ti ha portato, ad essere espulso dopo mezz'ora. "

"Avevo ragione. "

"Potevi aver ragione senza quasi staccare il collo al tuo avversario e mandare a quel paese l'arbitro. "

"Non mi serve la tua predica. "

"Oh si che ti serve la mia predica Mario o vivrai nella convinzione di non aver fatto una cosa stupida. "

"Vorrei dire qualcosa nelle altre tre lingue che conosco ma le conosci tutte quindi sarebbe inutile. "

"Bel croato sai anche tu che ho ragione."
Esclama lei scendendo dalla macchina e accendendosi una sigaretta.

"E tu dovresti smetterla con quella merda. "
Risponde lui indicandole la Camel che ha fra le dita.

"Non mi serve la tua predica. "

"Oh si che ti serve la mia predica Rachele o vivrai nella convinzione di non aver fatto una cosa stupida. "

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