All the young dudes

By sanelaibraimovska

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Questa storia è una fanfiction che narra l'epoca dei Malandrini negli anni trascorsi a Hogwarts e oltre (1971... More

Capitolo 1: Estate, 1971; St. Edmund
Capitolo 2: Primo Anno: Hogwarts Express
Capitolo 3: Primo Anno: Lo Smistamento
Capitolo 4: Primo Anno: La Luna Piena
Capitolo 5: Primo Anno: Pozioni
Capitolo 6: Primo Anno: Vendetta
Capitolo 7: Primo Anno: Malandrini
Capitolo 8: Primo Anno: Segreti
Capitolo 9: Primo Anno: Cicatrici
Capitolo 10: Primo Anno: Storia
Capitolo 11: Primo Anno: Compleanni, Libri e Beatles
Capitolo 12: Primo Anno: Natale 1971
Capitolo 13: Primo Anno: Lectiuncula Magna
Capitolo 14: Primo Anno: Lo Scherzo
Capitolo 15: Primo Anno: Conseguenze
Capitolo 16: Primo Anno: Astronomia
Capitolo 17: Primo Anno: Dodici
Capitolo 18: Primo Anno: Ripasso
Capitolo 19: Primo Anno: La Fine dell' Anno Scolastico
Capitolo 20: Estate,1972
Capitolo 21: Secondo Anno: Regulus Black
Capitolo 22: Secondo Anno: The Rise Fall of Ziggy Stardust the Spiders From Mars
Capitolo 23: Secondo Anno: Fratellanza
Capitolo 24: Secondo Anno: Di nuovo Pozioni
Capitolo 25: Secondo Anno: Dopo Ore
Capitolo 26: Secondo Anno: Quidditch
Capitolo 27: Secondo Anno: Un fidanzamento di compleanno
Capitolo 28: Secondo Anno: Presupposti
Capitolo 29: Secondo Anno: Luna di Dicembre
Capitolo 30: Secondo Anno: Natale con i Potter
Capitolo 31: Secondo Anno: Il Ritorno di Sirius
Capitolo 32: Secondo Anno: Grifondoro contro Serpeverde
Capitolo 33: Secondo Anno: Scoperte
Capitolo 34: Secondo Anno: Tredici
Capitolo 35: Secondo Anno: Cosa c'è in un Nome?
Capitolo 36: Secondo Anno: Amore e Matrimonio
Capitolo 37: Secondo Anno: Esami
Capitolo 38: Secondo Anno: Il Lungo Ultimo Giorno (parte 1)
Capitolo 39: Secondo Anno: Il Lungo Ultimo Giorno (parte 2)
Capitolo 40: Estate 1973
Capitolo 41: Terzo Anno: Di Nuovo a Casa
Capitolo 42: Terzo Anno: Animali Fantastici
Capitolo 43: Terzo Anno: Il Mercato Nero di Hogwarts
Capitolo 44: Terzo Anno: Hogsmeade
Capitolo 45: Terzo Anno: I più nobili e antichi
Capitolo 46: Terzo Anno: Il Lumaclub
Capitolo 47: Terzo Anno: James Potter e lo Sterco di Elefante Grumoso
Capitolo 48: Terzo Anno: Sirius compie Quattordici Anni
Capitolo 49: Terzo Anno: Conosci te stesso
Capitolo 50: Terzo Anno: Philomena Minus
Capitolo 51: Terzo Anno: L'uomo che gridò al lupo
Capitolo 52: Terzo Anno: Fiducia
Capitolo 53: Terzo Anno: Davey Gudgeon
Capitolo 54: Terzo Anno: Marlene
Capitolo 55: Terzo Anno: Greyback
Capitolo 56: Estate,1974
Capitolo 57: Quarto Anno: La Tempesta
Capitolo 58: Quarto Anno: Concorrenza
Capitolo 59: Quarto Anno: Settembre
Capitolo 60: Quarto Anno: Ottobre
Capitolo 61: Quarto Anno: Novembre (parte 1)
Capitolo 62: Quarto Anno: Novembre (parte 2)
Capitolo 63: Quarto Anno: Dicembre
Capitolo 64: Quarto Anno: Natale
Capitolo 65: Quarto Anno: Gennaio
Capitolo 66: Quarto Anno: Febbraio (parte1)
Capitolo 67: Quarto Anno: Febbraio (parte 2)
Capitolo 68: Quarto Anno: Marzo
Capitolo 69: Quarto Anno: Aprile
Capitolo 70: Quarto Anno: Addii
Capitolo 71: Quarto Anno: Giugno
Capitolo 72: Estate;1975
Capitolo 73: Quinto Anno: Argento
Capitolo 74: Quinto Anno: Dolore
Capitolo 75: Quinto Anno: La Sorpresa
Capitolo 76: Quinto Anno: Monny & Co.
Capitolo 77: Quinto Anno: Bellissimo
Capitolo 78: Quinto Anno: Wishin 'and Hopin'
Capitolo 79: Quinto Anno: Luna Gelosa
Capitolo 80: Quinto Anno: Era il Giorno Prima di Natale
Capitolo 81: Quinto Anno: Imperdonabile
Capitolo 82: Quinto Anno: Conseguenze
Capitolo 83: Quinto Anno: Gennaio
Capitolo 84: Quinto Anno: Sentimenti Feriti
Capitolo 85: Quinto Anno: Bombe Letame e Armadietti delle Scope
Capitolo 86: Quinto Anno: Sweet Sixteen
Capitolo 87: Quinto Anno: La Mattina Dopo
Capitolo 88: Quinto Anno: Stallo
Capitolo 89: Quinto Anno: La Settimana Precedente
Capitolo 90: Quinto Anno: GUFO
Capitolo 91: Quinto Anno: La Settimana Seguente
Capitolo 92: Quinto Anno: Conclusione
Capitolo 93: Estate 1976; Prima Parte (Londra)
Capitolo 94: Estate 1976; Seconda Parte (I Potter)
Capitolo 95: Estate 1976; Terza Parte (Discorsi di Pace)
Capitolo 96: Sesto Anno: Settembre
Capitolo 97: Sesto Anno: Ottobre
Capitolo 98: Sesto Anno: Halloween
Capitolo 99: Sesto Anno: Feste e Pustole
Capitolo 100: Sesto Anno: Limiti
Capitolo 101: Sesto Anno: Nuova Normalità
Capitolo 102: Sesto Anno: Torte di Carne Macinata
Capitolo 103: Sesto Anno: Dodici Notti
Capitolo 104: Sesto Anno: Bad Moon Rising
Capitolo 105: Sesto Anno: Rivelare i Segreti
Capitolo 106: Sesto Anno: La Lunga Notte
Capitolo 107: Sesto Anno: Negoziazioni
Capitolo 108: Sesto Anno: Mary, Mary
Capitolo 109: Sesto Anno: Heniokhos
Capitolo 110: Sesto Anno: Diciassette
Capitolo 111: Sesto Anno: Separazione
Capitolo 112: Sesto Anno: Materializzazione
Capitolo 113: Sesto Anno: La Scatola
Capitolo 114: Estate 1977: Parte 1
Capitolo 115: Estate 1977: Parte 2
Capitolo 116: Estate 1977: Parte 3
Capitolo 117: Estate 1977: Parte 4
Capitolo 118: Estate 1977: Parte 5
Capitolo 119: Settimo Anno: Ritorno a Scuola
Capitolo 120: Settimo Anno: Tuono
Capitolo 121: Settimo Anno: Acquisto di Penne
Capitolo 122: Settimo Anno: The Mastermind
Capitolo 123: Settimo Anno: Cala l'Oscurità
Capitolo 124: Settimo Anno: Natale Parte 1
Capitolo 125: Settimo Anno: Natale Parte 2
Capitolo 126: Settimo Anno: Natale Parte 3
Capitolo 127: Settimo Anno: Responsabilità
Capitolo 128: Settimo Anno: Preparazione
Capitolo 129: Settimo Anno: Istinto
Capitolo 130: Settimo Anno: Castor
Capitolo 131: Settimo Anno: Interludio
Capitolo 132: Settimo Anno: Vittime
Capitolo 133: Settimo Anno: Domenica Pomeriggio
Capitolo 134: Settimo Anno: San Valentino 1978
La Cooperativa di Pianificazione dello Scherzo Interfamiliare dei Malandrini
Capitolo 136: Settimo Anno: Giochi Mentali
Capitolo 137: Settimo Anno: Remus il Martire
Capitolo 138: Settimo Anno: Hope
Capitolo 139: Settimo Anno: Ubriaconi
Capitolo 140: Settimo Anno: Idee Brillanti
Capitolo 141: Settimo Anno: Star Star
Capitolo 142: Settimo Anno: Visite in Ospedale
Capitolo 143: Settimo Anno: Breakdown
Capitolo 144: Settimo Anno: Scelte
Capitolo 145: Settimo Anno: Quello che ci Manca
Capitolo 146: Settimo Anno: Super Ego
Capitolo 148: Settimo Anno: La Finale
Capitolo 149: Settimo Anno: Eredità-Parte Uno
Capitolo 150: Settimo Anno: Eredità-Parte Due
Capitolo 151: La Guerra: Luglio 1978
Capitolo 152: La Guerra: Infiltrazione
Capitolo 153: La Guerra: Davanti a Casa
Capitolo 154: La Guerra: Autunno 1978
Capitolo 155: La Guerra: Inverno 1978-1979
Capitolo 156: La Guerra: Quartier Generale degli Auror
Capitolo 157: La Guerra: Il Branco
Capitolo 158: La Guerra: Prigioniero
Capitolo 159: La Guerra: Sottomissione
Capitolo 160: La Guerra: Fanteria
Capitolo 161: La Guerra: Luna di Sangue
Capitolo 162: La Guerra: La Storia di Moony
Capitolo 163: La Guerra: Tarda Primavera 1979
Capitolo 164: La Guerra: Estate 1979
Capitolo 165: La Guerra: Dulce et Decorum est
Capitolo 166: La Guerra: Autunno 1979
Capitolo 167: La Guerra: Inverno 1979
Capitolo 168: La Guerra: Primavera ed Estate 1980
Capitolo 169: La Guerra: Autunno ed Inverno 1980
Capitolo 170: La Guerra: Inverno 1980 & Primavera 1981
Capitolo 171: La Guerra: Triage
Capitolo 172: La Guerra: Estate 1981
Capitolo 173: La Guerra: Autunno 1981
Capitolo 174: Armistizio
Capitolo 175: 1982
Capitolo 176: 1983
Capitolo 177: 1985
Capitolo 178: 1986
Capitolo 179: 1987
Capitolo 180: 1989
Capitolo 181: 1990
Capitolo 182: 1991
Capitolo 183: Estate 1993
Capitolo 184: Estate 1994
Capitolo 185: Inizio Estate 1995
Capitolo 186: Estate 1995: Grant
Capitolo 187: Estate 1995: Sirius
Capitolo 188: 'Till the End
Christmas Compilation: Capitolo 1: Il Custode
Christmas Compilation: Capitolo 2: La Leonessa
Christmas Compilation: Capitolo 3: La Sorella
Christmas Compilation: Capitolo 4: La Stronza
Christmas Compilation: Capitolo 5: Il Puzzle
Bootleg Tapes: Capitolo 1: Hope, 1965
Bootleg Tapes: Capitolo 2: Sirius: 1976
Bootleg Tapes: Capitolo 3: Padfoot & Prongs, 1978
Bootleg Tapes: Capitolo 4: Grant: 1977
Bootleg Tapes: Capitolo 5: San Valentino 1978
Bootleg Tapes: Capitolo 6: Papà, perchè?
Out of the Blue: Capitolo 1 e Capitolo 2

Capitolo 147: Settimo Anno: Notte e Giorno

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By sanelaibraimovska

God save the queen.

The fascist regime.

They made you a moron;

A potential H bomb.

God save the queen.

She ain't no human being

And there's no future

And England's dreaming...

Venerdì 28 Aprile 1978

"Remus... Remus. Cazzo, svegliati..."

"Non farmi incazzare". Remus brontolò, svegliato di soprassalto. "È notte fonda."

"Stai digrignando di nuovo i denti." Sirius si lamentò.

"Non posso farne a meno. Vai a dormire."

"Tra il tuo digrignare e il russare di Prongs e Wormtail che si alza ogni cinque minuti, come posso?!"

"Ehi!" Una voce arrivò dall'altra parte della stanza: "Ho una vescica nervosa!"

"Non dovresti bere così tanto prima di andare a letto!" Sirius sibilò di rimando.

"Scu-sa, madre ." Peter ribatté, scontroso, "Non mi ero accorto che stavi monitorando la mia biologia."

"Inciampi sui panni sporchi ogni volta che ti alzi!"

"In realtà, sono i libri di Moony!"

"Non miei!" Remus chiamò, "Per lo scherzo!"

"Tutti voi, state zitti!" gridò James.

Rimasero in silenzio, per un minuto.

"Maledetto Wormtail". Sirius mormorò nel cuscino, girandosi.

"Fantastico, ora ho bisogno del bagno..." borbottò Remus, alzandosi dal letto, i suoi piedi nudi che sbattevano contro le fredde assi del pavimento.

Non accese la luce in bagno, nel tentativo di rimanere semiaddormentato, ma non servì a niente. Quando si era alzato, aveva attraversato la stanza, aveva fatto pipì e si era lavato le mani, Remus era completamente sveglio. E la mascella gli faceva male, quindi Sirius doveva aver ragione riguardo al digrignamento. Era per lo stesso motivo per cui Peter era stato su e giù tutta la notte, e probabilmente per lo stesso motivo per cui Sirius non riusciva a dormire. I MAGO sarebbero iniziati la prossima settimana.

Mentre usciva dal piccolo bagno, Peter si precipitò in avanti per entrare di nuovo, raggiungendo il pannello di interruttori della luce sul muro e colpendo quello sbagliato. Remus fece una smorfia, sentendosi come se le sue retine si fossero spente mentre una sorprendente luminosità artificiale riempiva la stanza.

"Wormtail, coglione!" Sirius ringhiò dal letto. Remus aveva lasciato le tende parzialmente aperte, e la luce gli colpì il viso come un raggio laser.

"Scusa scusa!" Peter disse, saltando da un piede all'altro mentre armeggiava con gli interruttori sul muro, "Non volevo accendere quella..."

"Non vedo l'ora di non dover più dividere la stanza con te, piccolo roditore," sputò Sirius, mettendosi a sedere, "Non pensi mai a nessun altro?!"

"Zitto, testa di cazzo", rispose Peter, assonnato e sconvolto, "Pensi che mi piaccia condividere la stanza con te e Moony?!"

"Cosa avresti da dire su me e Moony ?!" Sirius si mise a sedere, bruscamente.

"Vai solo in bagno, Peter," sospirò Remus, accendendo la luce del bagno e poi spegnendo la grande luce della camera da letto sopra il soffitto, così che furono gettati nell'oscurità ancora una volta. Peter sbatté la porta e la chiuse a chiave.

"Sciocco stronzetto..." borbottò Sirius tra sé e sé.

"Sirius!" Remus scattò, con quella voce autoritaria che funzionava sempre, "Smettila di piagnucolare".

Sirius strinse le labbra, tacendo all'istante, gli occhi puntati su Remus.

"Bravo ragazzo," sorrise Remus. Si massaggiò la nuca, guardando l'orologio sul comodino di Peter. Tre e mezza. "Vado di sotto, non riesco a dormire ora." Disse. "E puoi avere un po' di pace."

Stavano condividendo il letto di Remus nelle ultime notti ormai, e sebbene fosse grande, non era davvero pensato per due ragazzi adulti. Sfortunatamente non avevano più scelta, dal momento che il letto di Sirius era scomparso all'inizio di quella settimana. Si erano esercitati per lo scherzo e avevano avuto un piccolo intoppo con l'incantesimo principale. Sirius rimase allegramente ottimista sul fatto che alla fine si sarebbe presentato di nuovo, ma Remus era meno sicuro.

Scese in silenzio le scale, il libro sotto il braccio.

Remus adorava la sala comune quando era vuota; era pieno di alcuni dei suoi ricordi più felici di Hogwarts.

Si avvicinò e aprì il grande bovindo. Era sempre troppo caldo e veniva sempre sgridato perché apriva le finestre per far entrare l'aria fredda, ma non c'era nessuno in giro per lamentarsi. Remus inalò il profumo della foresta e del castello; il cielo notturno e la neve delle montagne; l'acqua vellutata del lago e ogni filo d'erba del campo di Quidditch. Hogwarts. Si chiese se si sarebbe mai più sentito così a casa da qualche altra parte.

Remus scosse la testa, realizzando quanto fosse sciocco e sentimentale. Lasciò le finestre spalancate e tornò nella stanza, si sistemò sul grande divano di velluto e aprì il suo libro. Puntò la bacchetta verso il bollitore appeso sopra il fuoco, che cominciò a scaldarsi. Sfogliò il suo libro mentre stava preparando il tè, cercando di trovare il suo posto.

Dove avrebbe preso i suoi libri, dopo Hogwarts? Era abbastanza facile entrare in una biblioteca babbana, ma li avevano anche i maghi? Un'altra domanda per Sirius – o forse Chris, quando Remus lo vide dopo. Christopher era stato molto sfuggente da quando si erano incontrati a Hogsmeade.

Proprio mentre il bollitore bolliva, le orecchie di Remus si drizzavano al suono di passi familiari che scendevano dalle scale del dormitorio. Fece un sorriso segreto tra sé e sé e, senza voltarsi, prese semplicemente una seconda tazza da tè dall'armadietto, preparandosi a versare.

"Pensavi volessi dormire" Disse, dolcemente, mentre Sirius si muoveva sul tappeto avvolto nella coperta del letto, e si sedeva nel posto caldo che Remus aveva lasciato sul divano.

"Prongs russa ancora". Sirius sbadigliò, tirando la coperta più stretta mentre Remus portava il tè. "Dannazione, si gela quaggiù."

"Chiuderò la finestra..."

"No va bene. Mi riscalderò".

Remus si sedette con il suo tè, borbottando; " Levio liber ", al suo libro, così da poterlo leggere con il suo tè in una mano e un braccio attorno a Sirius, che si appoggiò assonnato contro la sua spalla. Sarà così? si chiese Remus, dopo Hogwarts? Notti sul divano senza che nessuno ci disturbi.

"Cosa stai leggendo?" chiese Sirius, guardando il pesante libro levitare proprio sopra il grembo di Remus.

"Oh, qualcosa che ho trovato sul leggere la menete."

"Eh?" Sirius alzò la testa, formando un piccolo cipiglio. " Perchè?"

"Sono solo interessato." Remus rispose. "Volevo leggere qualcosa al di fuori dei miei testi principali per i MAGO, e ho pensato: leggere la mente; fresco. Chi non vorrebbe?"

"Penso che dovrebbe essere illegale." disse Sirius, improvvisamente pungente, anche se Remus non sapeva perché. "È un'invasione della privacy, praticamente un'arte oscura".

"Beh, sto solo leggendo su di esso." disse Remus, con cautela.

"Non volevo dire che avresti..." Sirius sospirò, rimettendosi a sedere. Vedendo che aveva sconvolto Sirius, Remus lasciò che il libro si posasse, e gli accarezzò i capelli, dolcemente, perché gli piaceva sempre, anche se fingeva di no. Sentì Sirius rilassarsi di nuovo contro di lui, prima di dire con una voce strana; "Scusa, non volevo scattare. È solo che mia madre può farlo. È una legilimens."

"Oh..."

"Così ha potuto scoprire cosa stavamo facendo, dove stava la nostra 'lealtà'."

"Mi dispiace, Padfoot." Remus gli strinse il braccio. Quella sensazione protettiva tornò, fredda e dolce come l'adrenalina.

"Non esserlo. Sono molto colpito da lei, quella vecchia pazza. E alla fine avevo imparato a deviarlo. L'ha fatta arrabbiare così tanto". Emise una risatina cupa.

"Hai imparato l'occlumanzia?" Remus alzò le sopracciglia, "È incredibile!"

"Non esattamente..." Sirius si accigliò di nuovo, ma questa volta Remus sapeva che era perché stava pensando molto intensamente. Si sedette, allontanandosi da Remus, e si sporse per posare il tè sul tavolino,

"È più come... impari a non pensare le cose che lei vuole che tu pensi. È peggiorato quando eravamo adolescenti, sai, era preoccupata per i "pensieri impuri". Tojours pur. Quindi era solo... distrarla pensando a qualcos'altro."

"Quindi non ha scoperto di Mary?" Remus chiese, "O le altre ragazze nate Babbane?"

"Ehm." Sirius giocherellava con le mani, distogliendo lo sguardo, "Sì, quello. E... beh, qualunque cosa, qualsiasi cosa che non volevo che lei sapesse. Il problema è che finisci per confonderti. È come legare i propri pensieri in nodi. Difficile da scomporre... 'ho paura che tu ne prendessi un po' alla fine."

Incontrò gli occhi di Remus allora, e sembrò così imbarazzato e dispiaciuto, che Remus capì esattamente cosa intendeva. Era per questo che all'inizio era stato tutto così difficile? Perché Sirius era stato così insistente nel fingere che non stesse succedendo nulla tra loro?

Remus posò il suo tè e abbracciò Sirius forte. La odiava. Odiava la guerra e odiava se stesso per non essere stato in grado di dire le parole giuste. Questa è stata anche una di quelle volte in cui avrebbe potuto essere davvero importante.

"Sirius..." disse, con il cuore in gola mentre si lasciavano finalmente, "Sono così..."

"Va tutto bene, Moony. È finito ora." Sirius gli sorrise coraggiosamente.

"Lo so, ma voglio che tu sappia, voglio dirti ... io davvero davvero... io..."

"Lo so." Sirius lo baciò dolcemente, avvolgendogli le braccia ancora una volta e stringendolo a sua volta. "Anche a me."

* * *

Well we got no choice

All the girls and boys

Makin' all that noise

'Cause they found new toys

Well we can't salute ya can't find a flag

If that don't suit ya that's a drag.

Venerdì 5 Maggio 1978

"Ho fallito." sussurrò Marlene mentre lasciavano l'aula d'esame, torcendosi le mani.

"Non l'hai fatto." Mary mise il braccio intorno alla spalla dell'amica.

"Almeno è finita." Marlene sospirò.

"No, mi stai facendo emozionare." Mary rise. "E tu, Lupin?" Allungò la mano per legare il suo braccio al suo mentre i tre camminavano lungo il corridoio verso i giardini.

"Sono emotivo?" Chiese, alzando un sopracciglio.

"Come pensi di essere andato?" Mary chiarì: "So che sei stoico".

"Bene, penso. La domanda sui basilischi mi ha un po' sconcertato, ma credo di esserci riuscito".

"Stoico e modesto, l'uomo dei miei sogni." Mary sospirò.

"Devo andare", disse Marlene, mentre giravano l'angolo, "Scusa, ho detto che avrei incontrato--"

"Yasmin." Mary finì per lei, un po' maliziosa. Fece uscire Marlene da sotto il suo braccio. "Vai, allora."

"Mucca lunatica", Marlene tirò fuori la lingua, "Sai che ti amerò per sempre".

"Anche io", Mary arricciò il naso. "Ci vediamo a cena."

"Ciao, Marlene," disse Remus, educatamente. Erano di nuovo amici, ma era ancora strano.

"Ci vediamo!"

Mary mantenne la presa sul braccio di Remus, e lo guardò,

"Non stai per abbandonarmi anche tu per un giocatore di Quidditch dai capelli corvini, vero?" Chiese: "Onestamente, è come un club in cui ti trovi tutti".

"Oh, stai zitta", rise, "E no. Ha il suo esame di Studi Babbani."

"Quindi sei mio?!"

"Tutto tuo." Lui annuì. Lei sorrise e gli baciò la guancia. Continuarono a camminare, diretti al sole.

"Penso di aver rovinato il pezzo con le cockatrici", rifletté Mary, "non potrei mai prenderle abbastanza sul serio da studiarle - voglio dire, per l'amor di Dio, metà drago e metà pollo?! Fottute sciocchezze. Comunque, credo di essere andata bene.

"Sono sicuro che l'hai fatto," disse Remus, "Hai lavorato sodo – lo abbiamo fatto tutti."

"Ho lavorato di più quando Ferox insegnava", sorrise Mary.

"Dio, anch'io," replicò Remus casualmente, facendo scoppiare a ridere Mary. Gli piaceva scioccarla; era difficile da fare, la maggior parte delle volte. Intendiamoci, prendeva tutto con calma. Non appena svoltarono l'ultima curva, lei si fermò di colpo, con un'espressione di disgusto che le attraversava il viso.

"Ugh, c'èRotherhide."

Remus seguì la sua linea di vista. Erano proprio all'ultimo passaggio ad arco che conduceva nel parco. Era una giornata di sole, anche se un po' fresca, e dopo un inizio d'anno piovoso tutti gli studenti che non frequentavano né lezioni né esami erano fuori a godersi il tempo. Roman Rotherhide, il rubacuori Corvonero del settimo anno, bighellonava con alcuni dei suoi amici poco più avanti. Lui e Mary avevano fatto tira e molla per anni, e a giudicare dall'espressione sul suo viso, adesso si erano decisamente lasciati.

"Cosa ha fatto?" chiese Remus.

"Niente, mi dà solo fastidio." Lei disse. "Certi giorni lo fanno tutti."

"Ragazzi?"

"Maghi".

"Giusto. Dai, continuiamo a camminare".

"Tienimi per mano!" Mary si rivolse a lui: "Vai avanti, lo farà impazzire. Presto, ci sta guardando!"

"Mary!" Remus rise, allontanandosi da lei, "No!"

"Per favore!"

"No!"

"Ugh, sei un amico", borbottò. "Dai su..."

"Sei pazza." Remus scosse la testa, seguendola. Sospirò e fece scivolare la sua mano nella sua. "Ecco, va bene?"

"Mio eroe," gli sorrise, stringendogli la mano, facendola oscillare avanti e indietro in modo che Roman se ne fosse accorto.

Si stabilirono sotto un grande faggio vicino al lago. Remus giaceva sulla schiena con le braccia dietro la testa, guardando i rami scricchiolare lentamente sopra, mentre Mary iniziava a limarsi e dipingersi le unghie.

Sirius aveva fatto promettere a Remus di non iniziare a ripassare nient'altro una volta che il suo esame di Cura delle Creature Magiche fosse finito, e per una volta Remus non aveva discusso. Era proprio nel punto debole tra le lune piene in cui si sentiva più sano e umano - inoltre, le lezioni erano finite per sempre, il che significava che non aveva compiti e ultimamente tutti erano di buon umore - perché rinchiudersi in biblioteca?

"Dio, non vedo l'ora che tutto finisca." Allora Maria disse: "Mi mancherete tutti voi, ovviamente, ma ho finito con la scuola."

"Sai cosa farai dopo?" chiese Remus, chiudendo gli occhi e fissando le vene rosso vivo delle sue palpebre.

"Mamma vuole che faccia un corso di dattilografia, per ottenere un 'lavoro adeguato'."

"Potresti se volessi," rifletté Remus, "Potresti incantare una macchina da scrivere, facile."

"Ah, potrei. Però mamma lo capirebbe lo stesso. Comunque, probabilmente mi tirerò su e dovrò sposarmi quando avrò diciannove anni, come ha fatto lei. Poi cucinare, fare il bucato e andare in chiesa per il resto della mia vita".

"Che pensiero allegro." Remus sbuffò.

"Lily ha detto che avreste aiutato Silente." disse Mary, all'improvviso.

Remus aprì gli occhi e girò la testa, strizzando gli occhi su di lei. Indossava un paio di occhiali da sole a occhi di gatto con montatura bianca, quindi non poteva vedere i suoi occhi, ma la sua bocca era seria, non più cinguettante.

"Giusto." Lui disse.

"E allora? Finirete tutti la scuola e andrete a salvare il mondo?"

"Beh." Remus disse, con fermezza, "Cominceremo vincendo la guerra, comunque."

"Remus, per favore non farlo."

Si mise a sedere, poi, infastidito.

"Perché stai sollevando questo argomento?"

"Perché Lily ha perso il senso della ragione da quando si è messa con Potter. Potter e Black pensano di essere intoccabili comunque e Peter non riesce a pensare da solo. Tu sei quello assennato."

"No non lo sono."

"Io solo... penso agli attacchi di Natale. Il fratello di Marlene. Il modo in cui le persone si guardano in questi giorni. Sono spaventata. Andrà peggio".

"Sì." Disse, la sua voce dura. "A meno che qualcuno non lo fermi."

"Ma perché devi essere tu? Qualcuno di voi?! Lascia combattere Silente, se è così potente come dicono tutti. Perché ha bisogno di bambini che lo aiutino?"

"Non siamo bambini . Mary, non si tratta di Silente, o anche di Voldemort, è... riguarda l'intero mondo magico. La comunità; rendendolo un posto dove tutti noi possiamo..."

"Remus, non sarai mai uno di loro."

"Scusami?"

"Senti. Sai perché la mia famiglia è finita nel Regno Unito? Mio nonno ha combattuto in guerra. Ha ottenuto medaglie e tutte quelle stronzate, "la gratitudine dell'impero". Dissero che non avrebbero potuto battere Hitler senza i soldati del Commonwealth. Vuoi sapere cosa è successo a quella gratitudine quando la guerra è finita? Quando si è trasferito qui per una vita migliore? Sai come lo chiamavano ?" Scosse la testa con rabbia. "Le cose non cambiano a causa di stupidi eroismi. Le persone non cambiano. Anche se vinciamo la guerra, anche se quel tizio raccapricciante del Signore Oscuro viene imprigionato, o sconfitto, o qualsiasi altra cosa. Potter e Black potrebbero ottenere le parate per la vittoria, ma nessuno... tu sarai un estraneo per sempre. Guarda come è stato trattato Danny."

"Mary." disse Remus, il suo tono molto freddo ora. Come erano arrivati ​​a questo? Non avevano mai litigato: "Non ne parlerò oltre".

"Non essere arrabbiato con me." Disse: "Sto solo cercando di..."

"Lo so. Ma non mi interessa".

"...Remus, io--"

"Perché non pratichiamo alcuni incantesimi? L'esame è tra due giorni." Si alzò, tirando fuori la bacchetta. Mary rimase seduta sull'erba. Lei lo guardò, abbassando gli occhiali da sole, i suoi occhi castani in segno di rimprovero. Lei strinse le labbra, poi fece un'alzata di spalle.

"Ok. Fammi solo finire le unghie".

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