Capitolo 46 - Day Off

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Hero

I giorni passano in modo inesorabilmente veloce quando hai l'agenda piena zeppa di impegni. Sembra ieri che sono atterrato a Madrid ed eccomi adesso, quasi una settimana dopo, di nuovo in partenza per un'altra meta: stavolta l'Italia.
Conoscere dei fan così appassionati è stato davvero sorprendete; un po' spaventoso ma fottutamente incredibile. Né io né Jo avevamo realizzato quanto fosse ampia la fanbase dei libri di Anna nonostante le nostre agenti e lei stessa ci avessero avvisati.
L'unica cosa negativa di avere tutti questi occhi puntati addosso è il fatto che nascondere ciò che c'è tra me e Jo è ancora più difficoltoso.
Ally e Samantha si sono arrese al fatto che non ce ne frega più nulla del contratto ma stanno bene attente a coprirci agli occhi dello staff della Voltage e a tirarci le orecchie ogni qual volta ci mostriamo un po' troppo affettuosi, il che non accade spesso anche perché Jo riesce meglio di me a comportarsi in modo naturale.

Non c'è stata una notte che non abbia dormito con lei. Mi sembra di essere tornato ad Atlanta solo che adesso so per certo che ricambia i miei sentimenti anche se ogni giorno che passa questi aumentano esponenzialmente. Adoro parlare con lei di qualsiasi argomento, dal più stupido al più serio. Mi rapisce il modo in cui pensa e spesso mi perdo a osservarla mentre divaga su qualcosa e inizia i suoi monologhi infiniti. Non mi annoiano mai.

Siamo tutti riuniti al gate privato mentre aspettiamo che parta il nostro aereo. La musica a tutto volume rimbomba nelle mie cuffie mentre spero di guadagnare qualche minuto di sonno. Sono solo le 6 del mattino e non ho dormito affatto. Lo stesso vale per Jo solo che lei sembra super carica mentre io uno zombie ambulante.
Mi sento scuotere per una spalla e apro gli occhi: è lei con il suo solito sorriso dispettoso.

"Hai intenzione di rimanere qua? Gli altri stanno già andando."
"Eccomi, eccomi" rispondo con uno sbadiglio.
"Sei stanco?"
"Tu che dici?" le domando ammiccando e ricordando il modo in cui ieri sera ci siamo fatti un po' prendere la mano, forse anche per colpa del vino bevuto a cena.
Sorride maliziosa anche lei ma si guarda intorno e arrossisce.
"Andiamo!" puntualizza e io la seguo ridacchiando.

Saliamo sulla navetta che ci porterà in aereo e poco prima di scendere sento il suo cellulare squillare. Capita davvero spesso e lei non risponde mai. Non sono stupido, ho notato il modo in cui si irrigidisce quando riceve chiamate e messaggi e sto cercando di non essere troppo invadente chiedendogli chi sia a cercarla così insistentemente. So che a lei non piacciono queste cose ma non nego che sto cominciando a infastidirmi.
"Chi è che ti cerca così spesso?"
"Come? È Jess, ti ho parlato di lei." Sì mi ha raccontato della sua amica di Perth, mi ha anche mostrato qualche foto.
"Ah perché non le rispondi mai? Non la starai trascurando?"
"Noi siamo così, non abbiamo bisogno di sentirci ogni giorno."
"Sì ma visto il modo in cui insiste forse dovrest-"
"Beh in questo momento non posso risponderle, ti pare?" mi risponde stizzita mentre scende dalla navetta per andare a posizionarsi in fila dietro Anna.
Sospiro e la seguo.
Io non mi faccio mai problemi quando ricevo chiamate dei miei amici, soprattutto quando sono con lei. Voglio che la conoscano e spesso hanno anche parlato in videochiamata. Non capisco perché non fa lo stesso; mi farebbe anche piacere conoscere i suoi amici... amici veri che non siano coinquiline psicopatiche ed ex inquietanti.

Prendiamo i nostri posti sull'aereo, ovviamente Jo è seduta accanto a Samantha e ad Anna a cinque file di distanza da me. Le nostre agenti stanno molto attente.

"Tutto ok?" mi chiede Ally che sta prendendo posto accanto al mio.
"Sì sono solo stanco."
Ignoro la sua espressione sarcastica e la sua critica sul mio "non dormire abbastanza" e mi rimetto le cuffie, cadendo poco dopo in un sonno profondo.

Pessima idea. Appena Ally mi sveglia per dirmi che stiamo atterrando a Milano, mi assale un dolore terribile alle orecchie che mi perseguita per tutto il tragitto fino all'albergo dove Ally mi sorprende informandomi che la mia stanza e quella di Jo sono una accanto all'altra. Il dolore si allevia un poco ma non del tutto.

Not far enoughUnde poveștirile trăiesc. Descoperă acum