Capitolo 17 - Rivelazione interiore

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Io e Jo stiamo seduti sul bordo del mio letto, Ally sta in piedi davanti a noi in silenzio da almeno cinque minuti: è estenuante.

"Dirai qualcosa a un certo punto, o staremo qui tutta la notte?"

"Non mi pare il momento delle battute, Hero" mi rimprovera.

Gioco con la custodia del mio cellulare mentre aspetto che arrivi al dunque.

"Da quanto va avanti?"

"Importa?" rispondo.

Mi lancia un'occhiataccia e poi continua.

"E soprattutto perché?"

Che razza di domanda è?

"Perché? Sul serio ci stai chiedendo il perché?" le domando incredulo.

"Sì. Perché non avete quindici anni, ne avete venti e chiunque si aspetterebbe un minimo di buonsenso e professionalità in più" fa respiri profondi.

"Jo, mi meraviglio di te, pensavo fossi più diligente"

"Io...credo che mi sia fatta semplicemente coinvolgere, tutto qui. Mi dispiace, è stato davvero stupido da parte mia" risponde.

La guardo storto ma lei mi ignora.

"Sono contenta che almeno tu ne sia cosciente" risponde Ally.

"Hero. Ne avevamo anche parlato, se ben ricordi"

"Non capisco che problema ci sia. Succede continuamente"

"Non importa! Se il contratto dice una cosa e tu lo hai firmato, devi sottostare perché ci sono delle ripercussioni"

Quello che dice non ha senso e scuoto la testa per dissentire.

"Non dirò niente a Sam" dice con pazienza a Jo e sento che la sento rilassarsi accanto a me.

"Ma questo giochetto deve finire. Ok? Arriva il momento in cui ci si deve cominciare a comportare da adulti" adesso sta guardando me. Mi scappa un sorriso sarcastico.

"Jo, puoi andare in camera tua se vuoi"

Lei si alza e se ne va, così: senza neanche guardarmi in faccia. Sento la rabbia ribollirmi dentro.

Alzo gli occhi e Ally mi sta fissando. È delusa, è chiaro.

"Sei impazzito? Ma non sai tenere a bada gli ormoni?"

"Secondo me stai esagerando"

"Non esagero! Hai rischiato di metterla nei guai per questa abitudine che hai di provarci con tutte"

"Non ci provo con tutte e non volevo metterla nei guai. Lei è colpevole quanto me, se di colpevoli vogliamo parlare"

"Sul serio la stai incolpando? Veramente un gran signore" non mi aveva mai parlato così. Resto in silenzio.

"Perché con te deve essere sempre così?" chiede esasperata.

"Da domani, se vedo atteggiamenti ambigui non mi limiterò a una ramanzina" mi minaccia.

"Cosa potresti farmi?" oso dire e me ne pento subito.

"Potrebbe anche essere l'ultimo lavoro con me questo"

"Cosa? Sei impazzita? Per così poco?"

"Hero forse non hai capito che tu rappresenti la tua agenzia e io rappresento te in tutti gli accordi lavorativi in cui vieni inserito. Non puoi permetterti di comportarti così. Adesso vado, tu rimarrai nella tua stanza e dormirai. Domani ti vengo a prendere io e ti starò attaccata tutta la giornata se è necessario"

Not far enoughWhere stories live. Discover now