Capitolo 50 - Sorpresa

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I giorni passano veloci: le giornate sono piene di impegni, voci e visi di persone si susseguono incessantemente e le notti si riempiono di carezze e piacere.
Dopo la discussione di quella mattina in Italia nella camera di Jo, qualcosa è cambiato. È come se in lei si fosse sbloccato qualcosa: mi ha fatto conoscere la sua amica Jess che a quanto mi ha detto, ha fatto un bel po' di ricerche sul mio conto arrivando a sapere più cose di me di quante ne sappia io stesso. Ma dopo un primo momento di imbarazzo ho capito che è molto simpatica e capisco perché sia la migliore amica di Jo .
Sento che la nostra unione si sta facendo sempre più forte tanto che uscire in pubblico è diventato frustrante, sembriamo gravitare sempre uno verso l'altra e non poche volte le nostre agenti (soprattutto Samantha, bisogna dirlo) ci hanno salvati da gesti che avrebbero reso difficile mantenere un basso profilo, come quella volta in cui ho quasi afferrato la mano di Jo mentre camminavamo in una stanza piena zeppa di fotografi e fan.
Non nego che la cosa mi stia cominciando a pesare. Quella sera stessa sono stato nervoso per tutta la cena, ce l'avevo con il mondo e soprattutto con quelli della Voltage che non fanno altro che dirci come dobbiamo rispondere, come dobbiamo comportarci, come dobbiamo sorridere, camminare e come metterci in posa per le foto. Ogni nostra mossa è marketing e Show Business e più tempo passa, più mi sento solo una marionetta nelle loro mani.
Ma ehi, 'Fa parte del lavoro di attore, non mi devo lamentare. C'è chi ucciderebbe per essere al posto mio.' come mi ripete Allyson ogni volta che diventa il sacco da box per i miei nervi. Sarei anche d'accordo con lei ma perché deve essere così difficile?
Perché le parole della gente possono innalzare il mio umore in alto e poi scaraventarlo sotto terra l'attimo dopo?

Jo dal canto suo non sembra essere sotto pressione, o almeno non lo dà a vedere. Ha il meraviglioso potere di calmarmi con un solo sguardo o con una sola carezza e i momenti passati con lei sono l'unico motivo per cui sono ancora sano di mente.

Oggi sarà l'ultimo giorno della tappa francese e l'ultima notte in Europa. La scorsa settimana in Germania è passata senza che ce ne accorgessimo. Domani voleremo finalmente alla volta dell'America, a Los Angeles per la prima del film e la fine ufficiale del tour.

Il sole è sorto da un po' ma la mia stanza è ancora buia, accanto a me Jo dorme profondamente ignara del fatto che anche stanotte ho dormito pochissimo. È il terzo giorno consecutivo, di solito mi capita solo sporadicamente... Jo dà la colpa allo stress.
Non posso neanche muovermi dato che lei ha ben deciso di trasformarsi in un polpo e avvinghiarsi attorno al mio torso. Il suo capelli mi solleticano la pelle ma ad essere sincero mi piace questa sensazione.
"Vorrei potermi svegliare ogni giorno così..." sussurro tra me e me mentre guardo il profilo del suo naso e delle sue labbra che vorrei tanto baciare anche adesso, mentre è in pieno sonno.
E non solo questo, la verità è che Josephine Langford è diventata una presenza fondamentale già dal primo giorno in cui ci siamo conosciuti e vorrei che il nostro "qualunque cosa sia" diventasse reale, vorrei tanto passeggiare per le strade del mondo mano nella mano con lei. Baciarla sotto la torre Eiffel e offrirle un gelato davanti al Duomo di Milano, scattarci foto sceme al Disney Store che a quanto so è una cosa che alle ragazze piace fare. Ma questo non sarà possibile fino alla fine di tutti i film, ormai sembra ufficiale che si faranno e questo non accadrà che fra 3 anni e non è detto che riusciremo a rimanere così fino a quel momento. So bene anche questo e forse è la ragione che rende tutto più incasinato... so anche che non sono abituato a tutto questo, a queste sensazioni e doverle reprimere il 90% del tempo gioca di più a mio svantaggio.

Ieri dopo essere tornati dalle nostre interviste, ero appena uscito dalla doccia e lei era sul mio letto. L'ho vista ridere guardando un video idiota che non ricordo nemmeno di cosa trattasse, mi ricordo solo che in quel momento ho capito che il modo in cui tengo a lei è unico e intenso. L'ho realizzato proprio in quell'istante e ho sentito un calore irradiarsi dal petto che mi ha eccitato e spaventato allo stesso tempo.

Not far enoughWhere stories live. Discover now