Capitolo 9 - Attimo

244 7 0
                                    

Sono passati tre giorni dall'inizio delle riprese e mi sto abituando ai nuovi ritmi. Oggi cambieremo location e andremo nella casa che sarà la confraternita in After. Le riprese si faranno di sera quindi ne approfitto per dormire fino a tardi.

Nel sonno comincio a sentire dei colpi distanti, sempre più insistenti. Ci metto un po' ma alla fine collego: qualcuno sta bussando alla porta. Salto giù dal letto e senza neanche indossare la maglietta, vado ad aprire:

"Ah ma allora ci sei!" prima ancora di capire che cosa stia succedendo, Jo entra sbuffando senza nemmeno chiedere permesso. Indossa dei pantaloncini morbidi rosa e una vecchia maglia grigia larga e scolorita, deve essere il suo pigiama.

"Ho bisogno della tua doccia!" risponde al mio sguardo interrogativo, come se fosse una cosa ovvia mentre noto che in mano ha un malloppo di vestiti e un beauty case.

"Eh?" Ripeto ancora assonnato.

"Hai sentito. Nel mio bagno non c'è acqua, ho telefonato alla reception e mi hanno detto che risolveranno il problema questo pomeriggio."

Guardo l'ora.

"Ma sono le 7!" mi lamento.

"E quindi? c'è un'ora in cui non ci si può lavare?" Entra in bagno e comincia a sistemare le cose. La seguo.

"Finirai tutta l'acqua calda! Non puoi andare da Sam o da qualcuna delle ragazze?"

"Sono in un altro piano, mi lasceresti andare in questo stato per tutto l'hotel? E sta tranquillo, sarò velocissima."

Sbuffo.

"Certo che la mattina sei davvero simpatico!" mi punzecchia.

"Hai distrutto il mio piano di dormire fino a tardi" confesso col broncio.

"Puoi tornare a dormire mentre mi faccio la doccia, sarò silenziosissima e di me non ti accorgerai nemmeno." Chiude la porta e gira la chiave.

Mi passo una mano tra i capelli, mi butto sul letto e chiudo gli occhi. Sento aprire l'acqua, poi sento chiudere il box doccia. Mi rigiro sul materasso... il suono dell'acqua che scorre mi distrae troppo. L'idea che Jo sia dentro la mia doccia (nuda dentro la mia doccia, mi ritrovo a specificare) non mi fa prendere sonno. Mi convinco che probabilmente è per il fastidio per avermi svegliato.

Mi arrendo.

Con un sospiro prendo le cuffiette, avvio la mia playlist dal cellulare e fisso il soffitto.

Dopo un po' mi sento scuotere leggermente la spalla e ci manca poco che salto in aria. Jo è uscita dal bagno e ha i capelli bagnati. Indossa un vestitino chiaro che le arriva poco sopra il ginocchio.

"Sei vivo?" Sento non appena mi levo gli auricolari.

"Non lo so" le rispondo in tono stremato. Lei ride.

"Su, su...non ti facevo così suscettibile!" dice mentre si tampona i capelli con l'asciugamano per asciugarli.

Si accorge del mio sguardo truce.

"Su, non essere arrabbiato con me" e mi fa gli occhioni dolci.

"Grazie per la doccia, come avrei fatto senza di te!?" continua in tono teatrale.

Per tutta risposta rido e le tiro un cuscino, facendole uscire un urletto.

"La prendo come una dichiarazione di pace" dice mentre sposta il suo beauty case e lo poggia sul letto.

Si china a cercare qualcosa e la scollatura del vestito le scende. Intravedo un reggiseno color carne e distolgo immediatamente lo sguardo. Mi alzo e mi dirigo al frigo bar per bere; mi appoggio alla finestra.

 È di fronte allo specchio e sta passando qualcosa sui capelli. Mi trovo a seguire la sua figura con lo sguardo e mi sorprendo a prendere nota di un neo che ha sul braccio destro.

"Che c'è?" mi dice lei ridestandomi dai miei pensieri.

"Niente, stavo pensando che grazie a te probabilmente sarò uno zombie stasera"

"Non penso proprio, anzi, vedrai che ci divertiremo!" Mi rivolge un sorriso dallo specchio e ricambio.

"Ok, così può andare. Levo il disturbo così puoi dormire" mi informa.

"Ormai il danno è fatto" sospiro alzando le braccia.

Raccoglie le sue cose sparse in giro per la stanza e mi dà un colpetto sul braccio prima di uscire.

Rimango un po' a fissare il vuoto, poi mi infilo in bagno ed entro in doccia.

_________________

Sto fumando in giardino con Shane e Sam, abbiamo appena finito di pranzare e parliamo del più e del meno. Attraverso i vetri che danno alla hall noto Jo che sta parlando al telefono e cammina distrattamente per tutta la stanza, tanto che va a scontrarsi con un povero cameriere che stava passando di lì. Mentre la guardo scusarsi profondamente con il malcapitato, scoppio a ridere.

"Cosa c'è di tanto divertente?" chiede Shane pensando sia per qualcosa che ha appena detto.

"Non credo sia per te che sta ridendo" si intromette Sam seguendo il mio sguardo e vedendo una Jo imbarazzatissima sedersi su uno dei divanetti della hall.

Shane guarda nella nostra direzione e annuisce.

"Andate d'accordo voi due!" mi dice.

"Sì, beh... è un tipo a posto. A tratti strana... ma simpatica" confesso e loro concordano.

Finiamo la sigaretta e decidiamo di andare in camera per un torneo a FIFA prima che arrivi l'ora di andare sul set.

_________________

Stiamo girando da ore le scene della festa alla confraternita. Fuori sembra notte fonda e devo ammettere che è davvero divertente: c'è molta gente e ci sentiamo tutti molto gasati. Arriva il momento della scena nella stanza di Hardin che prevede me e Jo.

È tutto pronto, scatta il ciak e iniziamo la registrazione. Dopo diversi tentativi disastrosi, mi sento davvero frustrato.

"Rifacciamola" dice per l'ennesima volta il regista e dopo un ritocco veloce al trucco, siamo pronti a riprovare.

Entro nella stanza e do inizio allo scambio di battute. Mi avvicino a Jo e le tolgo delicatamente il libro dalle mani.

"Stiamo ancora giocando" le chiedo.

Mi avvicino al suo orecchio. Mi colpisce il suo profumo, è molto buono.

"....perché mi devi un obbligo..." le sussurro. Sul suo collo vedo formarsi la pelle d'oca.

Mi allontano continuando a guardarla negli occhi, lei mantiene il contatto visivo.

Mi avvicino a lei che si alza sulle punte dei piedi per sfiorare le mie labbra. Sento di nuovo il suo profumo che questa volta mi inebria totalmente. Guardo i suoi occhi, così limpidi e così espressivi... così belli. È proprio brava, penso. Ma poi vengo attratto da quelle labbra così vicine, sembrano così morbide. Mi avvicino sempre di più come se fosse una calamita, sempre più vicino e...

"Fermo... fermo" riprende lei ansimando, come da copione. Stavo dimenticando di essere sul set. Ma che mi prende?

"Non posso, devo andare" continua ed esce di scena.

Resto immobile e abbastanza turbato per un po'.

"Ok, buona!" Esordisce il regista e tutti esultano perché significa che possiamo tornare a casa, io mi schiarisco la voce e raggiungo gli altri. Jo è esausta quanto me ma si ritiene molto soddisfatta di come è venuta la scena e mi fa i complimenti che ovviamente ricambio.

Ci spogliamo dei nostri personaggi e quando torniamo in albergo sono già le 3:00. Per fortuna domani sarà giornata di pausa.

Prima di addormentarmi penso alla scena di questa sera. Bastava un altro attimo e l'avrei baciata fuori da copione. Non mi è mai successo, sarà stata la stanchezza ma in quel momento volevo davvero baciarla; so che l'avrei fatto se non avesse parlato.

Chiudo gli occhi e per quanto cerchi di cacciare via il pensiero, l'immagine delle labbra di Jo così vicine alle mie non svanisce.

Not far enoughDonde viven las historias. Descúbrelo ahora