Capitolo 3 - Si vola a Los Angeles

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L'indomani mattina sono sveglio alla buon'ora, metto la mia musica preferita in sottofondo e mi preparo per bene. Sono molto energico, sistemo anche la postazione video così alle 9:45 sono pronto davanti al PC.

Gioco a Clash of Clans, per ingannare il tempo. Mi arrivano parecchi messaggi di buona fortuna che per adesso ignorerò. Non sono affatto nervoso e questa cosa non mi piace. Dovrei esserlo almeno un po', giusto? Ho partecipato a così tanti provini che ci ho fatto l'abitudine ma mi pento di non aver studiato meglio il personaggio. Mi sono limitato solo a capire che inclinazione avesse. Sono stato superficiale, forse però potrei sfruttare questi ultimi minuti per...

La suoneria di Skype mi fa letteralmente saltare dalla sedia, dò un'occhiata veloce allo specchio giusto il tempo di capire se sono ancora presentabile. Ok, faccio un respiro profondo e rispondo alla videochiamata.

"Buongiorno, Signor Fiennes-Tiffin. Mi sente?" dice l'uomo nello schermo, ha un bizzarro taglio di capelli e i suoi baffi sono davvero "caratteristici" oserei dire. Questi e la giacca verde che indossa lo fanno sembrare un uomo venuto da un'altra epoca. Mi scappa un sorriso, sembra un tipo simpatico. Accanto a lui c'è una donna di mezza età, capelli neri ricci e un maglione viola. Anche lei sembra abbastanza innocua e mi sento subito a mio agio mentre verificano i miei dati.

"Allora: Signor Hero Beauregard Faulkner Fiennes-Tiffin! Che nome curioso..."

"Sì beh, i miei genitori sono tipi molto originali" ridacchio e così fanno anche loro.

"Bene" esordisce dopo aver elencato tutte le esperienze cinematografiche e di fotomodello che ho fatto (soffermandosi un po' troppo, ahimè, sulla mia interpretazione del piccolo Tom Riddle in Harry Potter). "Ha letto i libri in questione Signor Fiennes-Tiffin?"

"In realtà no...però ho letto la trama." Rispondo imbarazzato.

"Ok non si preoccupi. Adesso le farò leggere un estratto del libro. Si tratta di una conversazione che Hardin ha con Tessa, la protagonista femminile del romanzo. Dopo averlo letto mi dovrà riferire l'idea che si è fatto del personaggio. Che cosa coglie del suo carattere o della sua storia prendendo come riferimento solo questo piccolo stralcio?"

Sento la bocca prosciugarsi, non credevo che al primo provino facessero richieste così scrupolose. Sullo schermo appare un testo e lo leggo ad alta voce.


Non sei il mio tipo, come io non sono il tuo. Ma è per questo che siamo fatti l'uno per l'altra: siamo così diversi, eppure siamo uguali.

Una volta mi hai detto che tiro fuori il peggio di te. Beh, tu tiri fuori il meglio di me. So che te ne sei accorta anche tu, Tessa. Ed è vero che non volevo relazioni... Finché non sei arrivata tu. Tu mi fai venire voglia di cambiare, di migliorarmi.

Voglio che tu mi creda degno di te; che tu mi voglia come io voglio te. Voglio litigare con te, strillarci in faccia finché uno dei due ammette che si sbaglia. Voglio farti ridere, voglio ascoltarti parlare dei romanzi che hai letto. Io...ho bisogno di te. Lo so che a volte sono un bastardo...Beh, lo sono sempre, non a volte. Ma è solo perché non so in che altro modo comportarmi. Sono così da molto tempo e non avevo intenzione di cambiare. Ma poi sei arrivata tu.


Cerco di raccogliere mentalmente quante più informazioni possibili che ricordo di avere letto su Google.

"Beh ecco... penso che Hardin sia un ragazzo molto in contrasto con se stesso. In questo testo sembra che sia alla ricerca continua delle parole giuste da dire e si corregge di continuo per riconquistare la fiducia di una persona che ha evidentemente deluso in qualche modo, ma a cui tiene in modo viscerale. Però leggo anche una persona abbastanza egoista. Alcune frasi fanno capire che lui non si accetta, che ha una profonda insicurezza che cerca di nascondere con atteggiamenti da duro e sembra trovare in Tessa un appiglio, un'occasione per "guarire" e diventare una persona che lui stesso possa accettare. In conclusione credo che abbia un animo profondamente tormentato."

Non mi viene altro da dire e rimango in silenzio, non commentano ciò che ho appena detto e vanno avanti facendomi interpretare monologhi presi da vecchi romanzi.

Dopo mezz'ora mi fanno sapere che riceverò l'esito del provino tra qualche giorno tramite la mia agente e dopo vari convenevoli chiudiamo la videoconferenza.

È stata parecchio strana come audizione, non so dire come sia andata e mando un messaggio ai miei genitori e ad Allyson spiegando a grandi linee cosa è successo.

Passano i giorni in modo frenetico, tra shooting, riunioni e cene con i miei amici. Nel frattempo i miei ritornano da Berlino e riprendiamo la routine di ogni giorno.

Un mercoledì Ally mi chiede di avvicinare in ufficio per discutere di alcune faccende. Quando raggiungo l'agenzia lei non c'è e arriva 20 minuti dopo blaterando qualcosa sul traffico di Londra. La bacchetto in tono scherzoso, di solito è lei che mi tira le orecchie quando non spacco il minuto.

Si siede e mi porge un caffè di StarBucks. Mi guarda in modo più strano del solito ma cerco di non farci caso anche se sto iniziando a essere un po' teso.

"Allora, di cosa mi dovevi parlare?" chiedo nervoso non potendo sopportare a lungo questo silenzio.

"Di questi!" dice lei passandomi una busta sulla scrivania. La apro e ci sono due fogli. Anzi no... sono dei biglietti, mi rendo subito conto... biglietti aerei. Leggo la destinazione: Los Angeles.

"Ehm... cosa significa?" Dove vuole arrivare? Non sopporto quando non va al punto e mi sto agitando sempre di più.

"Si va a L.A.! Hai passato la prima selezione per After, Hero. Congratulazioni!!" Mi dice entusiasta.

Inizialmente rimango scioccato. Nemmeno lo ricordavo più quel provino! Ma vedendo il suo sorriso andare da un orecchio all'altro, lo ricambio e inizio a ridere per la sorpresa e l'eccitazione.

Ragazzi, vado a Los Angeles!

Not far enoughWhere stories live. Discover now