Capitolo 30 - Conversazioni inaspettate

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Ok, finora non è poi così male questo gioco.
L'abbiamo un po' trasformato ed è diventato una specie di gioco a squadre, con alcune regole di "obbligo o verità" e con una bottiglia. Ovviamente siamo maschi contro femmine e neanche a dirlo, le ragazze sono in vantaggio.
Sono agguerritissime ma per fortuna l'oggetto della loro perfidia sembra essere proprio Bruce che per adesso è ancora scosso dall'aver dovuto baciare a stampo Alex, con suo grande disappunto.

Io cerco di mantenere un basso profilo per evitare che si accaniscano anche su di me dato che per adesso mi hanno graziato solamente con uno schiaffo da parte di Stacey (guarda caso) e facendomi levare la T-shirt.

"Okay, tocca a me girare!" vado per fare ruotare la bottiglia che per fortuna si ferma su Jaden, non mi costringerà a fare nulla di terrificante almeno ma quando vedo un ghigno aprirsi sulla sue labbra, capisco che non ha buone intenzioni.

"Hero, prendi Stacey e vai nella camera degli ospiti per 10 minuti. E per favore, non fate i noiosi!"

Gli lancio uno sguardo ma lui rimane con quel suo bel ghigno.

"Ah, niente cellulare. Da' qui!" e me lo tira via dalle mani, lo stronzo. Poi con il labiale aggiunge.
"È il tuo momento, VAI!"

Gli volto le spalle per non attirare ulteriormente gli sguardi delle ragazze e seguo Stacey in camera. Non appena siamo entrati sentiamo scattare la serratura che ci chiude dentro.

"Che cosa mi trovo a fare ancora a questa età?!"
La mia compagna di penitenza ridacchia.
"Su dai, da quando in qua sei così brontolone?"
"Brontolone, IO? Sono gli altri che sembrano essere rimasti ai loro 14 anni"
"Brontolooone" ripete sedendosi ai piedi del letto e facendomi segno di sedermi accanto a lei.

Non appena la raggiungo, mi sorride.
"Dieci minuti non passeranno mai se ce ne stiamo così a fissarci. Hai sentito Jaden, non dobbiamo fare i noiosi." mi sussurra come se qualcuno potesse sentirci.

Mi guarda a disagio non ricevendo subito una risposta. Prendo le sue mani e avvicino le mie labbra alle sue, lei mi sorprende avventandosi su di me e baciandomi con fervore.

Mentre la mia bocca si apre accogliendo la sua lingua non sento niente, nemmeno la minima scintilla di eccitazione. Chiudo gli occhi e vedo labbra carnose e capelli biondo oro e la sola cosa che vorrei fare e costringere la mia testa a cancellarla ma non posso, non è solo nella mia testa ma ovunque: è nei miei sensi, sulla mia pelle. Ritorna sempre a perseguitarmi.

Allora aumento l'intensità del bacio mentre le mani di lei viaggiano verso la cerniera dei miei jeans e la sua bocca si sposta sul mio collo.
La sua mano mi accarezza in modo esperto non riuscendo comunque a tirar su la situazione, provo a farla sdraiare sotto di me, avventandomi sulla sua gola e toccandole i segni. Niente, la situazione a sud è morta più che mai.

All'improvviso sentiamo scattare la serratura e sentiamo Jaden avvisarci che è tempo di uscire. Beh, almeno finisce qui la mia umiliazione.

Mi sistemo come posso e mi giro a guardare Stacey che è già pronta per raggiungere gli altri e ha un sorriso piatto come di compassione. Spero che adesso non vada a dire in giro che soffro di disfunzione erettile.

"Quello, ecco. Non mi era mai successo..."
"Tranquillo, sono cose che possono capitare" dice a disagio mentre apre la porta e fugge via. La seguo sbuffando.

Quando arriviamo in salotto tutti ci guardano.

"Bel rossetto, Hero!" mi punzecchia Jaden.
"Beh, spero tu sia soddisfatto" gli dico a bassa voce.

Fa un'espressione strana ma cerco di non dargli peso, mi volto verso gli altri: Alex sta dicendo qualcosa a Bruce e sembra molto contrariato.
Sento il suono di una notifica del mio cellulare e d'impulso lo cerco nella tasca per poi ricordarmi che l'ho lasciato a Jaden. Le notifiche continuano ad arrivare e capisco che provengono da Bruce.

Not far enoughWhere stories live. Discover now