CAPITOLO 42 - Idi di Marzo

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GENNAIO - Hero

Sbatto la porta della mia camera d'albergo e mi butto sul letto affondando la faccia tra i cuscini. Lancio un grido di frustrazione mentre la mia agente si precipita dietro di me aprendo la porta che ovviamente ho dimenticato di chiudere a chiave.

"Mi spieghi perché la stai prendendo così male?"

Sento il materasso abbassarsi sotto il suo peso mentre si siede sul bordo del letto.

"Perché fa tutto schifo!"
"Oh Hero non fare il bambino. Se vuoi stare nel mondo dello spettacolo devi fare i conti con queste cose, ti ho sempre messo in guardia."
"Beh, allora non voglio averci più niente a che fare. Mi tiro fuori!"

Lei ride, e sento le sue pacche sulla spalla.

"Imparerai a conviverci, basta ignorare. Non è nemmeno vero, che ti frega? È già successo in passato quando dicevano le stesse cose di te e Josephine"
"Non è la stessa cosa."
"Ah no?"

No che non è la stessa cosa. Perché non lo vuole capire? Tutto sta andando troppo velocemente, sembra ieri che ero un ragazzo normalissimo e adesso vengo riconosciuto per strada, fotografato di nascosto, inseguito da gente sconosciuta. Il che rende difficile anche una cazzo di uscita con gli amici.

Il più delle volte è piacevole, quando mi fermano ed educatamente mi chiedono una foto ma la situazione sta degenerando e sul web trovo cose assurde sul mio conto.

Solo due settimane fa erano uscite foto in cui abbracciavo una mia amica in un bar di Londra ed erano piovuti gossip. In realtà mi stavo solo congratulando per un lavoro per cui era stata appena ingaggiata ma i fan hanno cominciato a inventarsi storie e l'hanno addirittura insultata sui social . Non si tratta solo di me.

E ieri è successo di nuovo.
I social invasi da gossip su una relazione tra me e una modella che ho visto soltanto due volte in vita mia. Una modella che si è confermata essere una grandissima stronza, visto che è stata lei a dare il via a questo pettegolezzo senza fondamento, condividendo una nostra foto e confermando nei commenti la nostra relazione.

Bruce mi ha mandato uno screenshot di una pagina che mi insultava pesantemente per essere un donnaiolo del cazzo.

"No perché non sono solo foto rubate, c'è di mezzo una ragazza che conferma quelle falsità. Ed è pure del settore quella puttana!"
"Okey Okey. Calmiamoci. Probabilmente lo fa per avere followers ma devi fregartene. Non immagini nemmeno quante volte ti capiterà. Per oggi non connetterti sui social, tra qualche giorno non se ne parlerà più."

Con questo si alza ed esce dalla stanza.

Ho bisogno di sfogarmi con qualcuno. D'istinto prendo il cellullare e cerco l'unico nome che mi farà di certo stare meglio: Jo.

Avvio la chiamata, a Los Angeles sono le dieci del mattino, dovrebbe rispondere.

Squillo.
Squillo.
Squillo.

Alla fine entra la segreteria telefonica.

Decido di scriverle. Non la sento da due giorni nonostante le abbia mandato dei messaggi ed è strano per i nostri standard. Questo mi innervosisce.

Hero: Giornata di merda. Appena puoi richiamami.

Poso il cellulare sul comò e chiudo gli occhi mentre aspetto. C'è qualcosa che mi sfugge, dev'essere successo qualcosa.
Provo a richiamare ma niente, nessuna risposta. Riprovo dopo un'ora ma niente, né quella stessa sera, né i giorni a seguire...

FEBBRAIO – Josephine

L'allarme del cellulare mi fa svegliare di soprassalto. Mi lamento mentre sporgo un braccio per raggiungere il telefono sul comodino e spegnerlo.

Not far enoughWhere stories live. Discover now