Da sola conclude gran poco

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"e niente, non so da dove cominciare, come fare" una piangente Siren, anche se non era da lei "temo di avere bisogno di loro". <<SBAGLIO O QUALCUNO STA PIANGENDO E CHIEDE IL NOSTRO AIUTO. TCH>> un irruento Bakugo "tanto lo sapevo" ed entrambi i ragazzi entrarono in palestra. "nessuno è nato maestro, e come vedi sebbene ti credi forte" con il suo modo da prendere in giro "stupida che non sei altro, hai comunque bisogno di una mano da me, cioè da noi per migliorare" "si ecco ma vedi..." "non ti azzardare nemmeno bastarda che con me questi tuoi insulsi modi di abbordare non funzionano" disse guardandola negli occhi "forse con lui, ma con me no. Dunque alzati e datti una mossa. Vedi di impegnarti e se riuscirai ti concederó di sfidarmi, ma stavolta alle mie condizioni". Per Todoroki era un piacere e forse un sollievo vedere Kacchan all'opera con l'amore suo <<quasi quasi lo invidio>> pensò <<riesce a mantenere il sangue freddo in queste condizioni. Probabilmente perché non è preso come me. Ti ringrazio kacchan>>. "tu dimmi shoto se sto sbagliando qualcosa, perché sai come sono fatto" gli disse Katzuki, distogliendolo dai suoi pensieri, giusto per coinvolgerlo e per farlo restare tra di loro. "stai facendo perfettamente, infatti fino adesso non ho spiaccicato parola. IMPARA DA LUI SIGNORINA" guardando Siren e pensando allo stesso momento <<grazie infinite Kacchan>>. In questo momento fungeva semplicemente da spettatore, e doveva semplicemente intervenire, non appena Bakugo gli saltassero i nervi, che sicuramente in situazioni del genere, avrebbe sbroccato facilmente. "se non ti concentri non ci riuscirai mai" "faccio del mio meglio" "ma dannazione non è difficile. Tch spostati stupida che ti mostro" e spingendola via gli fece vedere "hai visto? Anni di lavoro non giorni" "ma..." "tch. Per oggi abbiamo finito. Vai pure" "ma..." "vattene" "Kacchan" intervenne Todoroki, ma Siren andò ai dormitori senza fiatare. "scusa shoto, ma quando ci vuole ci vuole" ed il ragazzo bicolore abbracciò immediatamente Katzuki "grazie mille" lasciandolo spiazzato. "dico sei scemo?" e non si muoveva "senza di te, non so come avrei fatto" mollando la presa "tch, questo ed altro per colleghi hero" dove shoto scoppiò a ridere perché sapeva che era difficile dire la parola AMICO per lui. "forza andiamo anche noi" disse Bakugo a Todoroki. E si avviarono.

Parte1: Todoroki amami come più sai fare Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora