Troppa confusione

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Una volta finito, uscirono dalla stanza e davanti all'entrata c'era Kacchan ad aspettarli, ma Midori notó immediatamente una cosa: era circondato da giovani ragazze, non sapeva che volessero in realtà, ma questa cosa a lei ha dato parecchio fastidio infatti dal bellissimo sorriso che aveva si paralizzó. Non capiva il perché di questa reazione, ma a Bakugo non sfuggiva nulla, di conseguenza se ne accorse e sorrise. In un impeto improvviso, prese la mano del suo Shoto e tirandolo a sé "forza usciamo un po' a prendere aria" innervosita "ei ei piano signorina. A furia di tirarmi così mi levi un braccio" anche se la ragazza non lo stava ascoltando, ma continuava per la sua strada. 'perché ho questa reazione?' pensò immediatamente 'perché mi sto comportando così, se l'uomo della mia vita mi si è praticamente appena dichiarato?' e ancora 'che se ne sia accorto? Mi mancano le sue attenzioni? O che addirittura mi piaccia quel idiota?' troppi pensieri che le  frullavano per la testa, infatti non appena furono in cortile si sedette a terra con le braccia incrociate. "dimmi il tuo problema signorina" disse Shoto vedendo Midori in quelle condizioni "no niente shoto tranquillo, mille pensieri che mi stanno mandando in pappa il cervello" continuando "e a furia di stare dietro a tutto esplodo. E poi c'è Kacchan..." 'ecco fatta la frittata' pensò immediatamente ma un "tranquilla signorina, mi ero accorta che era lui il tuo problema, me ne ero accorto" sorridendole e lei in quel istante si mise a piangere "non so quale sia il mio problema, so solo che avendolo visto con quelle ochette mi ha bloccata, con tutto quello che mi diceva" continuò "e il mio problema è che so di con certezza ciò che voglio: SEI TU l'uomo dei miei sogni, che voglio al mio fianco sempre e per sempre, dunque perché ho reagito così?" continuando a piangere, ma comunque con lui riusciva ad aprirsi, a sfogarsi e lui era sempre lì ad ascoltarla e consigliarle il modo migliore per risolvere il problema." Io lo so signorina a cosa stai pensando, come so e credo a tutto ciò che mi hai detto" accarezzandole la testa e sorridendole "non riesci a capire il perché si comporti così, non riesci a capire che vuole da te, che vuole ottenere da te. Vuole che lo cerchi?" e fini dicendo "io signorina credo una cosa: ti mancano le sue attenzioni. Ti fa divertire è normale". "probabilmente si shoto hai ragione tu, ma con questo non voglio sminuire te" una impaurita Midori che aveva paura di avere detto qualcosa di sbagliato "non ho detto questo signorina, alla fine può anche starci sai, di tenere a qualcuno, di volergli stare a c, di proteggerlo. È questo che comunque ti rende un eroe" le sorrise. Guardandolo negli occhi immediatamente arrossì e si mise a piangere. "ei ei signorina non devi piangere" "sei sempre troppo buono con me, non ti arrabbi mai, sei troppo perfetto" Seya sconvolta probabilmente "sono qui apposta per aiutarti e sai che se avrai bisogno di me io ci sarò sempre" prendendole il viso con entrambe le mani "e poi sei più bella quando sorridi Midori" sorrise, ma era serio. Lei allungò una mano per afferrare il polso del ragazzo bicolore e nell'esatto istante smise di piangere. I due ragazzi si fissarono intensamente e nel giro di qualche secondo si baciarono. Alla bruna cobalto non sembrava vero, quanto il suo sogno stesse per avverarsi: era lì con shoto, il suo Shoto, che nonostante tutto gli aveva confessato ciò che provava per lei, ma che comunque doveva concentrarsi sul migliorare i propri poteri, aiutata da Todoroki che avrebbe fatto qualsiasi cosa pur di proteggerla e difenderla da tutti. Era sorto un'altro problema ora che aveva il nome di BAKUGO KATZUKI e non sapeva come mai quel ragazzo così testardo, dallo spirito combattivo, a modo suo si faceva piacere e a lei inizia a a piacere. Troppa confusione in testa che in qualche modo Doveva riuscire a sistemare.

Parte1: Todoroki amami come più sai fare Where stories live. Discover now