Confessione importante

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"allora Shoto devo dirti una cosa importante ma non so come potresti prenderla" una nervosa Midori che continuava ad andare avanti e indietro nervosamente nella stanza senza mai fermarsi "se vado avanti così potrebbe venirmi una crisi di nervi che nessuno dei due vuole succeda vero?" e la bruna cobalto si buttó sul letto a pancia in su facendo sorridere Todoroki. "si ma Midori, prima devi dirmi quella cosa altrimenti non puoi sapere come la prendo" un curioso ragazzo bicolore, che la ragazza non riusciva a capire la sensazione che potesse esprimere, ma strano, perché lei riusciva sempre a capire le altre persone, ma con lui le era particolarmente difficile. "così non mi aiuti" disse una sempre nervosa Seya "perché non riesco a capirti " "e non è una buona cosa?" le disse un serio Shoto, facendole capire gli insegnamenti che le aveva dato "devo dirtelo, non posso più stare zitta e vada come vada" disse una alquanto tremolante Midori, anche se doveva trovarsi una scusa da raccontargli, sennò come gli spiegava il fatto che era innamorata di lui da sempre? Avendolo solo visto in fotografia e tramite i racconti di suo padre?. Si sedette sul letto, anzi no si rialzó immediatamente ed un Todoroki vedendola abbastanza nervosa la prese per una mano, la tiró verso di sé dicendole "avanti Midori rilassiti e parla". Panico, subito diventó rossa e iniziò a batterle forte il cuore "Ascoltami Shoto, te lo dico in poche parole, perché non ce la faccio più a stare zitta e sotto consiglio di mia madre anche" con un ragazzo bicolore che sorrise alla parola madre e una Midori che lo guardava probabilmente perché aveva immaginato che lo aveva capito "io ho preso da mio padre e purtroppo quando provo o sento qualcosa non riesco a stare zitta per tanto tempo". Era davanti a lui e lo prese per le mani "è dall'esatto istante che ti ho visto" e qua partì la grande scusa che si inventò "che non so cosa mi hai causato, ma al solo sguardo mi è partito quel meccanismo che mi ha fatto battere forte il cuore" disse una arrossita Midori che aveva paura di una sua reazione dal momento che era anche il suo tutor "e questo non mi capitò quando guardai il biondino, Kacchan o come vuoi chiamarlo" riferendosi a Bakugo ma facendo ridere un Todoroki che non era praticamente nervoso, ma tutt'altro. "essendo anche il mio tutor, non so come potresti reagire, ma capisco benissimo se non vorrai più esserlo" una Midori che piangeva, ma che si portò le mani agli occhi per nascondere le lacrime. "Assolutamente no" disse uno Shoto premuroso allontanando le mani dal viso di Midori "io continuerò a starti vicino, ad allenarti, ad aiutarti in questi tuoi momenti di bisogno perché so che la mia vicinanza ti fa bene, l'ho capito e l'ho anche percepito" 'ma c' è un ma' pensò immediatamente la bruna cobalto perché in queste cose si sbagliava difficilmente. Ed infatti "ma ora sei qui con me, in questa scuola, per aumentare le tue capacità e rafforzati fisicamente. Tu sei una bellissima ragazza, impulsiva e divertente a modo suo" facendo sorridere ancora una piangente Midori che a queste parole non aveva del tutto perso le speranze "e si sto bene in tua compagnia signorina" sorridendole in modo da tirarle su il morale. 'Non è un no' pensò immediatamente Midori 'e come diceva mia madre, devo semplicemente aspettare, ma almeno mi sono liberata di un peso che mi uccideva dentro'. "scusami ma non potevo più stare zitta, ma sono felice l'hai presa bene" tirando un sospiro di sollievo e portandosi le mani al petto "giuro che per un secondo temevo il peggio" una esaltata Midori, ma che in realtà stava ripensando a ciò che ha detto il suo Todoroki, che per la contentezza si getta a cavalcioni sul letto senza pensare alla grandezza, finendo quasi per uccidersi. Shoto scoppia a ridere.

Parte1: Todoroki amami come più sai fare Où les histoires vivent. Découvrez maintenant