Breve spiegazione che ad Arthur è bastata

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"papinooooo siamo arrivati" disse una saltellante Midori una volta arrivati ad Atlantide "ti ho portato degli ospiti che sanno chi sei" e fortunatamente Arthur sopraggiunse subito, accorgendosi immediatamente dello sguardo di Todoroki che gli faceva cenno di no con la testa, da far intendere che facesse finta di non conoscerli. Stette al gioco il re degli abissi "ciao tesoro" abbracciandola "loro due sono shoto e Bakugo, sanno la fama che hai, volevano conoscerti. Lui è il mio tutor ha detto" indicando il ragazzo bicolore "mentre Bakugo, ci aiuta" "salve Arthur" alzando la mano in segno di saluto. "resti tu con Midori, mentre io parlo con suo padre degli sviluppi?" sorrise beffardamente al ragazzo bicolore Katzuki perché nonostante tutto voleva stare da solo con Seya "certamente". "dove possiamo andare?" dicendolo con tono alquanto nervoso, da far intendere ad Arthur che la cosa fosse seria "seguimi ragazzo". Andarono in una delle stanze più isolate del palazzo di Atlantide, sconosciuta anche ai sudditi "vedi ragazzo ti prego di non farne parola con nessuno di questa stanza, ma dato che mi sembra di capire che la cosa è abbastanza seria, ho voluto portarti qui di mia spontanea volontà. Ti ascolto" dopo essersi seduti al centro di una stanza relativamente grande, ma allo stesso tempo quasi vuota, sembrando quasi una stanza di meditazione. "vedi Arthur, innanzitutto grazie per aver fatto finta di non conoscerci" ed un pronto Arthur "figurati, ho capito subito dalla tua faccia che qualcosa non andava". "ti ricordi della ragazza in nero che vidi anche tu?" "si" rispose lui "ha un nome che non posso fare altrimenti è pericoloso, perché sebbene siamo distanti, sentirebbe e comunque apparirebbe, trovandoci" il re degli abissi che era alquanto sconvolto "è stata lei a fare perdere la memoria a Midori, per colpa nostra o non so di preciso. Sta di fatto che di me e di Bakugo non ha il minimo ricordo. E quel che è peggio, ora che ha la mente sgombra è diventata molto più forte" con Arthur che lo ascoltava senza battere ciglio "ora spetta a me riconquistarla nuovamente, riniziando da zero, ma capisce quanto difficile è per me? Amare sua figlia alla follia, sapendo che lei non ha la minima idea di chi io sia? Che poi dovrò trovare il giusto equilibrio tra l'amore, e la sua forza attuale, cercando di lasciare la forza della ragazza tale e quale" pianse Todoroki difronte al re degli abissi che vedeva la disperazione del ragazzo "non è che per caso posso parlare con lei? O si ricorderebbe tutto?" "da quello che ho constatato, quando la nera ragazza fa le sue apparizioni, Midori non ricorda più nulla. Dunque se vuole parlare con lei andiamo di là, e basta faccia il suo nome". "ok ragazzo ho capito, grazie per avermi raccontato" e abbracciando il ragazzo bicolore, si alzarono e si incamminarono per raggiungere Seya.

Parte1: Todoroki amami come più sai fare Where stories live. Discover now