Una irritata Midori

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Era sempre lì, in camera sua, ma ad interrompere questo silenzio imbarazzante arrivó Todoroki "state entrambi bene?" "non ho di certo bisogno della tua premura sai bastardo mezzo" un sempre incazzato Bakugo, che a detta di Midori "tu ce l'hai con il mondo idiota?" continuò "il discorso è tra noi due, di certo lascia lui fuori" si guardarono intensamente e Kacchan sorrise come il suo solito "e già che non lo chiami per nome è un punto a favore mio siren" "maledetto bastardo" una alterata Seya che se non fosse per il pronto intervento di Shoto avrebbe come minimo attaccato briga con il biondino. "mollala subito bastardo" avvicinandosi al ragazzo bicolore e tirando a se la bruna cobalto, che vedendosi tra due fuochi e non riuscendo a liberarsi tiró un urlo, non potente come avrebbe dovuto essere, ma abbastanza da allontanare entrambi i ragazzi con le mani alle orecchie. Duró qualche secondo "no dico, vi da di volte il cervello?" continuando "lo sapete vero che al centro c'ero io?" Una riflessiva Midori, che aveva imparato ad esserlo dal suo Shoto "si hai ragione, troppo presi" un premuroso Shoto e "e allora? Doveva lasciarti andare" un come sempre irritabile Katzuki. "il centro della disputa sono io mi sembra di capire" continuò dicendo Midori "dunque se volete continuare fate pure stronzi bastardi" 'oddio sto parlando veramente così?' pensò immediatamente "io mi siedo qui" indicò il letto e si sedette "ad assistere alla vostra scena, invece di risolverla in un'altra maniera che ne so uno scontro tra me e Kacchan? Con te che mi osservi e consigli shoto mio?" "perché no?" un pronto Bakugo che non ci mise un secondo a rispondere "ma sappi che sono molto migliorata stupido idiota" rivolgendosi al biondino con questa sua aria di sfida "ei ei state calmi, sono d'accordo ma io andrei all'estero" Todoroki che si musa tra i due ragazzi per non fargli picchiare "molto bene dunque" continuò la bruna cobalto "quando volete e decidete vi aspetto all'entrata" e si avvió. Ma improvvisamente si fermò e girando la testa "sono stufa di voi che litigate sempre per me" continuando dicendo "io non posso continuare così. Vorrei evitarvi, ma non posso perché è più forte di me, non riesco a starvi lontana. Ma mettetevi in pace con il cervello ve ne prego" e detto questo proseguì per la sua strada lasciando i due ragazzi di cui avevano parecchio da pensare.

ANGOLO DELLO SCRITTORE: PERDONATE SE SCRIVO CAPITOLI CORTI, MA COME GIÀ DETTO MI PIACE DESCRIVERE LE SCENE IN MODO PARTICOLARE. PUÒ CAPITARE CHE COMUNQUE NE SCRIVO DI PIÙ LUNGHI. SCUSATE ANCORA.

Parte1: Todoroki amami come più sai fare Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora