48. Burn

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[Capitolo breve, perché oggi farò un doppio aggiornamento. Buona lettura.]

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«Perché non me ne hai parlato subito?!» Domandò Veronique con tono forte, mentre girovagava per la stanza scuotendo le mani in aria.

«Be' perché credevo che se ti avessi parlato di lui, tu ti saresti rattristata. Non avrei voluto procurati dolore.» Abigail si giustificò, capendo ciò che avrebbe provato se lo avesse detto prima.

«Ma di me non dovrebbe importarti molto. Voglio dire...sono solo una serva, potresti avere amiche migliori, principesse o altro. Ma hai scelto me. Perciò il minimo che possa fare è stare zitta ad ascoltarti. E tranquilla, non mi sono rattristata neanche un po'.» Disse tutto d'un fiato Veronique. Sospirò un attimo, poi con calma riformulò la domanda.
«Dunque, fammi capire. Tristan ha cercato di baciarti, tu hai rifiutato, in un certo senso giustamente, e adesso è da una settimana che non i vedete né parlate?»

«Esatto.» Approvò la ragazza.

«Oh, questo è un bel problema.» Borbottò Veronique rendendosene conto.

«Ma il problema in sé non è stato questo, ma il fatto che Zayn ci abbia scoperti.»

«Cosa?! Zayn vi ha scoperti a baciarvi?!» Veronique sgranò gli occhi stupita.

«Non ne sono sicura, ma quando è venuto a scontare la pena su di me per essere andata al bagno con Tristan, ha fatto riferimento al fatto che ci avesse visti, quindi credo proprio di sì.» Sospirò Abigail.

«Che ti ha fatto questa volta?» Chiese Veronique, preoccupata per quel che Zayn avesse potuto farle.

«Niente di troppo esagerato.» Cercò di sfuggire all'argomento, ma non fu facile.

«Dimmelo.» Ordinò Veronique.

«Mi ha frustata, e scopata come fossi un'insulsa e lurida puttana,» Sputò Abigail. «e non puoi capire quanto facesse male.»

«Oh, Abigail mi spiace davvero tanto. Non avrei voluto...» Fu interrotta.

«Tranquilla, credo di esserci abituata ormai.»

«Ma ogni tanto non ti viene voglia di appenderlo al contrario e lasciarlo a morire dissanguato, o tagliargli la testa.»

«Se fosse così semplice...» Affermò. «e potrebbe davvero morire dissanguato?»

«In teoria. Un vampiro potrebbe perdere tutto il sangue e morire, ma è molto difficile.»

«Capisco.»

Poi ci fu un minuto di silenzio.

«Posso farti una domanda?» Chiese Abigail sorridendo all'idea.

«Certo.» Ridacchiò Veronique, per la precedente insolita richiesta.

«Di che colore avevi gli occhi prima?» Abigail era eccitata dal sapere la risposta.

«Oh, be', ti sembrerà strano, ma erano viola. Colore insolito, oserei dire.» Rispose.

«Wow, davvero?! Anche io avrei voluto avere degli occhi così.»

«I tuoi sono fantastici, un'azzurro cielo che non ho mai visto in tutti i miei anni di vita.» Sorrise.

«Grazie.» Arrossì leggermente. «E Tristan?»

«Tristan aveva gli occhi verdi, erano davvero meravigliosi.» Abigail cercò di immaginarselo con gli occhi di quel colore, e non poté fare a meno di notare quanto fossero adatti su di lui.

«Dovevano essere stupendi su di lui.» Parlotto fra sé e sé, ma Veronique la sentì, ovviamente.

«E lo era. Zayn invece li aveva color cioccolato, ma non li ho mai visti.»

Abigail pensò che potessero essere belli pure i suoi, dato che anche lui era molto affascinante.

Sì, l'aveva fatta soffrire tanto, ma non poteva negare la sua bellezza sovrumana. Era bello da morire.

Ma non poteva amarlo, non riusciva. E neanche lui riusciva a farlo. Numerose volte aveva detto di amarla, ma mentiva spudoratamente, dato che non era mai stato in grado di dimostrarlo, ma aveva solo fatto il contrario. Era terribile come potesse essere persuasivo. Ma non sarebbe probabilmente mai cambiato. Di certo non per un'insulsa umana come lei.

Compulsive ≫ z.m. Where stories live. Discover now