64. War

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Abigail si sentiva diversa con Zayn rispetto a prima. Si sentiva protetta, felice e...amata. Nessuno lo avrebbe mai pensato, ma Abigail stava iniziando a provare sentimenti diversi per Zayn. Si stava innamorando.

Con lui si era sentita oppressa, odiata, usata, ma ora le sembrava di non aver mai avuto a che fare con un uomo simile. Era cambiato in meglio.

Ma Abigail non aveva messo in conto che, attorno a loro, il caos stava per scoppiare, che la guerra non poteva attendere ancora per molto tempo. E la giovane non aveva ancora avuto modo di chiedere a Zayn cosa volesse fare. Ricordava le parole di Vladimir incise nella lettera, ed era preoccupata di quello che potesse accadere. Ma doveva saperlo.

«Uhm...Zayn, devo dirti una cosa.» Disse incerta, rompendo il momento di silenzio creatosi dopo il lungo e passionale bacio dei due.

«Dimmi.» Sorrise Zayn, mettendole un braccio muscoloso dietro la schiena e accarezzandola dolcemente. I suoi occhi erano ambrati, di una tonalità meravigliosa che Abby non aveva ancora avuto il piacere di vedere.

«Promettimi che non ti arrabbierai.» Sussurrò la ragazza, non incrociando neanche lo sguardo di Zayn, sentendosi in colpa.

«Abby mi stai facendo preoccupare.» Zayn lo sembrava davvero. «Ma prometto di non arrabbiarmi, di qualsiasi cosa si tratti.»

Abigail sospirò e iniziò a parlare.

«Qualche giorno fa, quando sono uscita segretamente dalla camera e tutti mi stavano cercando, sono entrata per sbaglio nel tuo ufficio per nascondermi dalle guardie. E non avrei voluto farlo, ma per sbaglio ho visto una lettera sulla scrivania, una lettera di Vladimir, e l'ho letta.» Spiegò la ragazza.

Abigail rivolse uno sguardo veloce a Zayn. Egli deglutì nervosamente, ascoltando silenziosamente quello che l'umana aveva da dire.

«Hai davvero intenzione di incontrare Vladimir ed attaccarlo?» Domandò la ragazza, facendosi coraggio.

«Non mi ha lasciato altra scelta...» Sospirò Zayn, allarmato all'idea.

«Non è vero. Ci sono altri modi per risolvere questa faccenda. Non voglio che succeda qualcosa a te o a chiunque altro ti accompagnerà in questa battaglia.»

«Neanche io voglio questo, ma non posso fare niente a riguardo, non ho scelto io di far scoppiare questa guerra, ma non permetterò che ti accada qualcosa.» Lasciò le ultime parole con un tono duro e con determinazione.

Dopodiché, Zayn si alzò dal bordo della fontana dove era seduto, allontanandosi e lasciando sola la ragazza. Ma ella si alzò, correndo appresso lui, e tirandolo per il braccio.

«Ti prego Zayn, non farlo. Io non voglio questo, sono stanca e ho sofferto troppo.» Piagnucolò lei, cercando di convincerlo.

«Non posso permettermi questo, non ti preoccupare, non mi accadrà nulla.» Prese il volto di Abigail tra le sue grandi mani e la guardò a fondo negli occhi azzurri, facendole quasi male.

In quel momento, la giovane capì che non poteva impedirlo. Non poteva opporsi al volere del fato, perciò sarebbe stata a sperare per il meglio. Anche se odiava il pensiero di perdere Zayn, proprio quando lo stava conoscendo per chi veramente era.

Lasciò andare il braccio del Re, guardandolo allontanarsi con grandi falcate.

~

Tristan stava per farlo. Stava per fare qualcosa di cui forse si sarebbe pentito. Ma doveva dirglielo, non poteva mentirle. Le voleva troppo bene per farlo.

Nel tragitto fino alla camera della ragazza continuò a pensare a come dirglielo. Non sarebbe stato facile per lei, sapendo che era contro la guerra che era alle porte. Ma Tristan doveva sottostare al volere del Re, nessuna obiezione.

Bussò tre volte alla porta, e sentì subito dopo la voce di Abigail che dava il permesso ad entrare. Ella era seduta sul letto, con le gambe incrociate che leggeva. Appena vide il Lord, il viso si illuminò di un sorriso unico ed imperdibile.

«Ciao Tristan!» Esclamò entusiasta, correndo verso di lui e agganciando le braccia al suo collo. Era da quasi una settimana che non si vedevano, perché Tristan era stato preso dal lavoro.

«Ciao, come stai?» Chiese ricambiando l'abbraccio. Poco dopo si sciolsero e si guardarono faccia a faccia.

«Uhm...bene, e tu? Non ci siamo visti per niente questa settimana.»

«Non mi lamento. Eh già, non ci siamo visti, e mi sei mancata.» Appena ebbe finito di parlare, prese Abigail sulle spalle, sorprendendola e facendola urlare, divertita.

«Mettimi giù!» Urlava ridendo, la ragazza.

Arrivati fino al letto, Tristan la fece cadere dolcemente su di esso, e si sedette accanto a lei.

«Devo dirti una cosa.» Ammise Tristan.

«Sono tutt'orecchi.» Disse Abigail, ancora ridacchiante.

«Cercherò di arrivare subito al punto. Zayn mi ha chiesto di andare a combattere contro Vladimir accanto a lui.»

Subito dopo, Abigail sentì gli occhi inumidirsi e le lacrime sgorgare, graffiandole le guance lattee. Non poteva esser vero.

Compulsive ≫ z.m. Tempat cerita menjadi hidup. Temukan sekarang