35. Lies

3.2K 486 51
                                    

Bugie; ciò che Abigail aveva detto a Tristan negli ultimi tempi non erano altro che sporche bugie, e di questo si sentiva in colpa, enormemente in colpa. Non era mai stata una ragazza capace di mentire, ma era cambiata, ora era costretta a farlo. Non perché volesse o altro, ma se voleva salvare sé stessa e Tristan da un possibile scatto d'ira da parte del re, non poteva scegliere. Non si sarebbe mai perdonata se Tristan fosse andato di mezzo a fatti che non lo riguardavano solo perché non sapeva chiudere la bocca. Questa volta non sarebbe successo.

Mentre era immersa nei pensieri cercando di leggere un libro dalla biblioteca reale, ma con insuccesso, si accorse che una figura si era posta di fronte a lei. L'uomo si schiarì la voce per richiamare la sua attenzione.

«Ehm ehm.» La osservò dall'alto verso il basso con uno sguardo penetrante finché non ottenne l'attenzione dell'umana.

«Si? Oh tu devi essere Lord Marius, giusto?» Sorrise Abigail ricordando il volto del suo interlocutore.

«Esatto, sono io. Non so se sei stata avvertita da sua maestà, Abigail, ma c'è una riunione con il re e i Lords per discutere del ballo di Natale, ed è stata richiesta anche la tua presenza.» Sorrise Marius. Sembrava una persona buona e gentile, ma mai dire mai. Era pur sempre un vampiro.

«Oh, no. Tristan non mi ha avvertito.» Disse Abby più a sé stessa che al Lord. «Quando si svolgerà?» Chiese subito dopo.

«Tra due ore circa. Cerca di prepararti e di sembrare il più ordinata possibile di fronte al re.» Consigliò Marius sempre col sorriso sul volto.

"Tanto mi ha già vista senza nulla addosso" pensò la ragazza nella sua mente, ma si accorse che Marius la guardava in modo strano e capì che l'aveva Letta nella mente. Ma poi il suo sguardo perplesso lasciò spazio ad un ghigno grottesco e per un attimo ad Abigail sembrò che il vampiro sussurrasse "Bel colpo Zayn", ma non né era totalmente sicura. Forse era solo stanca.

«Farò del mio meglio.» La ragazza si alzò dalla poltrona dove era comodamente seduta per lasciare la biblioteca e andare nella sua suite per prepararsi. Con un piccolo cenno del capo salutò il Lord e si allontanò per i corridoi di palazzo.

~

Abigail non sapeva esattamente cosa indossare per un incontro del genere. Insomma, il re e i Lords l'avevano già vista in condizioni pessime e cosa sarebbe mai importato il suo aspetto? Evidentemente Zayn voleva rimanere freddo ed evitare di destare sospetti. Ma Marius sapeva già tutto, e la voce si sarebbe sparsa con facilità. Quindi anche Tristan sarebbe stato uno dei prossimi destinatari. Preferì non pensarci e concentrarsi sul suo aspetto.

Tra i numerosi vestiti del suo guardaroba ne scelse uno nero, che rispecchiava il suo umore. Non era in vena di prepararsi per un'incontro in cui tutti gli occhi sarebbero stati puntati su di lei. Non faceva parte di questo mondo.

Non appena ebbe finito di prepararsi sciolse i capelli biondi e si fissò per poco allo specchio. Era almeno presentabile. Da quando era arrivata al castello era cambiata. Il suo aspetto era sempre stanco e un po' trascurato. Non che le importasse di questo in quel momento, ma ci teneva ad essere un po' più carina del solito per l'incontro.

Si passò le mani sulla gonna del vestito per lisciare le pieghe del vestito, sospirò profondamente ed uscì dalla stanza con passo sostenuto. Non sapeva molto bene dove recarsi, ma una cosa era certa. La sala delle riunioni era la sua meta. Se non avesse trovato il luogo esatto avrebbe di certo chiesto informazioni.

I corridoi parevano interminabili, e i tacchi alti delle scarpe cominciavano a far male, malgrado li tenesse addosso solo da un quarto d'ora circa, e per questo si maledisse. Ma proprio mentre stava per tornarsene in camera stufa e coi piedi doloranti, qualcuno la sopraggiunse da dietro facendola sussultare.

«Buh!» Urlò il vampiro prima di ridacchiare contento di averla spaventata.

«Tristan! Mi hai spaventato!» Cinguettò la giovane guardandolo con un sopracciglio alzato.

«Era quello che volevo fare, infatti.» Tristan scoppiò in una fragorosa e melodiosa risata gutturale. Abigail si aggiunse.

«Coraggio, entriamo. Arriveremo in ritardo e Zayn non sarebbe contento di vedermi con te.» Aggiunse il vampiro riccioluto prima di mettere un braccio dietro la schiena di Abby e incitandola a camminare nella sala di fronte a loro.

Appena entrarono, Abigail si accorse che, intorno ad un'enorme tavolo rotondo, si erano radunati almeno un centinaio di vampiri, probabilmente tutti Lords. E, da un lato, a capotavola c'era lui: il re. Abigail rabbrividì non appena lo vide, e i suoi ricordi riaffioravano uno dopo l'altro. E Zayn la notò entrare. Subito sul suo bel viso si formò un sorrisetto malizioso che era caratteristico della sua espressione.

Abigail e Tristan si accomodarono al tavolo, ma in posti separati, per non scatenare l'ira del re, che di certo sarebbe stato geloso nel vederli sedersi vicino. Tristan era già stato avvisato, quindi non avrebbe potuto disubbidire ancora per un'altra volta.

Abby si trovava nel mezzo fra Lord Jasper e un altro vampiro che non aveva mai incontrato. Aveva corti capelli neri, e due occhi d'orati che, appena la videro sedersi accanto a lui, si illuminarono. Le porse un sorriso che la giovane ricambiò, ma nient'altro. E la riunione ebbe inizio.

~

Tristan si sentiva in dovere di farlo. Okay, se Abigail l'avesse saputo si sarebbe infuriata parecchio, ma il giovane Lord odiava vederla così, in quelle condizioni, senza neanche sapere cosa la turbava e divorava dentro. Era pur sempre il suo migliore amico.

Non capiva perché volesse nascondergli qualunque cosa essa fosse. Non c'era motivo. Le aveva pensate tutte. Che stesse superando una depressione per essere rinchiusa in quel posto, o perché non si trovava bene con qualcuno, che l'avessero ferita.

Non poteva sopportarlo.

Così, fece ciò che non avrebbe dovuto fare. Si concentrò a leggere la sua mente e la osservò attentamente. Era intenta ad ascoltare il re mentre parlava alla riunione. I gomiti poggiati sul tavolo e la testa tra le mani. Era davvero graziosa.

E poi ascoltò la sua mente, e si rese conto di ciò che era realmente accaduto...

Compulsive ≫ z.m. Where stories live. Discover now