70. Thoughts

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Una cosa era certa. La vita di Abigail non sarebbe mai più stata la stessa. Tutto era cambiato sin dal primo momento in cui aveva preso quella decisione. Ma era ciò che voleva davvero: stare con chi amava per l'eternità. E Zayn aveva fatto quello che la sua amata gli aveva chiesto, perché sì, non si sentiva così bene da anni con una persona. Ma ben presto si ritrovi nella stanza della giovane ragazza, seduto su una sedia rossa e con la testa tra le mani, mentre Abby era distesa sul letto, con le sembianze di un morto.

Il re pensò che quella era l'ennesima volta che si trovava in quelle situazioni, sperando che la giovane si risvegliasse da quello che pareva un sonno eterno. Si sentii pentito di non aver saputo proteggerla fin da subito, e di essere arrivato a casi estremi con lei. Non si meritava quello che le aveva fatto. E sapeva bene che quando si era scusato per aver ucciso William e lei aveva risposto che non le importava, non era vero. Perché sapeva quanto lui era stato fondamentale per un certo periodo della sua vita. E Zayn era solo accecato dalla vendetta e voleva uccidere Vladimir senza pietà, ma per fare ciò aveva trascurato ciò che amava.

Zayn era solo un povero uomo, rovinato dal passato, come un'anima pena, non riusciva a trovare pace. E quando pensava di esserci riuscito, qualcosa lo riconduceva nuovamente al passato. E questo faceva male, molto male.

E fu in quel momento che accadde. Dopo quelli che sembravano anni, senza neanche accorgersene, avvertii sul palmo della mano qualcosa di umido e caldo. Alzò lo sguardo, sentendo gli occhi più pesanti, e capii che qualcosa di liquido stava scendendo lungo la sua guancia. Erano lacrime. Lacrime vere, versate per una persona molto importante per lui. Perché se quel giorno Abigail fosse morta, era solo ed esclusivamente colpa sua. L'aveva distrutta piano piano, passo dopo passo, come quando le briciole del pane secco si sgretolano, fino a lasciarne nulla. Era difficile da capire e da sopportare, ma non era altro che la pura verità.

Ma se non fosse stato per quella ragazza così dolce e sensibile, anche nei modi di fare, lui non sarebbe lì, in quelle situazioni così disastrate ma così utili per riflettere. Perché sapeva che Abigail l'aveva cambiato, in meglio ovviamente. Non era più quel Zayn che ad ogni sbaglio di qualcuno, lo minacciava di morte. Non era più quel Zayn che trascorreva le ore nella sua suite a riflettere sul suo passato. Non era più quel Zayn che era stato divorato dalle emozioni e dai rimorsi. Non era lo stesso.

Ora sapeva come vivere veramente, lasciando alle spalle ciò che gli aveva fatto male. Perché la vita è una lotta, e bisogna anche imparare a difendersi da ciò che ferisce e fa stare male. Lo sentiva ogni volta che era con lei. Quando sorrideva senza un vero motivo, quando poteva essere lui stesso, quando poteva dimostrarle quanto l'amasse veramente, e quando poteva donare una parte di cuore, sapendo che sarebbe rimasta lì, custodita fino alla morte. Abigail non avrebbe mai dimenticato ogni piccolo gesto di Zayn, perché sapeva che per lui era tanto, e per lei anche fin troppo. Apprezzava il fatto che il re si fosse impegnato per farla felice ogni giorno, anche se erano stati pochi i giorni insieme senza problemi di alcun tipo. Ma a lei bastavano, perché aveva avuto la prova di quanto potesse tenerci.

Entrambi erano due persone oneste. Sapevano accontentarsi anche di poco, riuscivano a essere felici per ogni piccolezza della vita. E quella era la vera felicità, quella che si costruisce con piccole cose, piano piano, sorridendo per le cose belle di ogni giorno, sapendo che non tutti possono permettersele.

In tutti quegli anni, Zayn non aveva fatto altro che cercare di impossessarsi di ogni terra, di ogni confine, di far estinguere la razza umana per dimenticarsi di quanto dolore gli aveva procurato, ma non aveva messo in conto che l'amore avrebbe potuto fermarlo. E non mentiva quando diceva che non aveva mai amato nessuno quanto Abigail. Non esisteva al mondo persona migliore di lei, che aveva saputo credere in lui e non lo aveva abbandonato come un sacco della spazzatura. Era una cosa rara, perché sa sempre il re Zayn Malik era stato etichettato come irrecuperabile. Neanche Tristan o i suoi Lords più fidati avevano saputo far qualcosa.

Compulsive ≫ z.m. Where stories live. Discover now