11. About the vampires

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Abigail varcò la soglia della porta del bagno. All'interno ogni dettaglio era semplicemente perfetto, tutto bianco candido e pulito. L'enorme vasca era posizionata proprio al centro e, tutt'intorno, i vari servizi. Un grosso armadio lasciava intuire che all'interno ci fossero asciugamani e vari tipi di shampoo. Abigail infatti aprì un'anta del piccolo armadio e vi trovò all'interno asciugamani di varie dimensioni tutti bianchi e bagno schiuma di ogni genere e gusto. Inoltre schiuma da barba e questo ricordò ad Abigail che questo era il bagno personale del re. Alcuni potrebbero considerarsi fortunati a trovarsi dove si trovava la giovane, ma lei non la pensava allo stesso modo. Quando Lord Tristan disse ad Abigail che Zayn era il re, paura e angoscia si manifestarono subito nei suoi occhi. Odiava non poter sapere cosa le sarebbe successo. Ma non poteva impedirlo.

Prese dal mobiletto un asciugamano grande e un bagno schiuma alla fragola. Accese l'acqua calda e aspettò per poco che il livello dell'acqua salisse nella vasca. Intanto tolse i suoi vestiti rimanendo solo in intimo. Raccolse i lunghi capelli biondi in uno chignon disordinato.

Quando la vasca fu piena d'acqua e schiuma profumata, spense il rubinetto e tolse gli ultimi suoi vestiti. Entrando nella vasca si sentì subito più rilassata. L'acqua calda scioglieva per un po' i suoi muscoli tesi. Per un attimo chiuse gli occhi e si immaginò di essere nel bagno della sua villa, senza nessun problema che la potesse affliggere. Ma si rese conto che non era la realtà. La realtà era che si trovava in un bagno non suo, in un palazzo di stupidi succhia sangue e non sapendo cosa le sarebbe successo. Non voleva essere pessimista, ma non sapeva le possibili reazioni di un vampiro rifiutato.

Dopo essere rimasta a mollo per un tempo che sembrava interminabile si ricordò di avere solo un quarto d'ora ancora prima che Tristan passasse a prenderla. Uscì di corsa lasciando scendere l'acqua e la schiuma giù dallo scarico. Ripose il bagno schiuma dove lo aveva trovato e buttò i suoi vestiti sporchi in una cesta dove c'erano quelli che probabilmente erano vestiti di Zayn. Non sapeva se si sarebbe arrabbiato o no, ma non sapeva dove altro metterli. Tenne con se l'intimo però, perché penso che Zayn non avrebbe potuto avere anche quello nel suo guardaroba. Tornò in camera e di diresse verso la cabina armadio. La aprì rimanendo semplicemente sbalordita. Decine e decine di vestiti da uomo di ogni tipo e scarpe a volontà erano riposte con la massima cura e perfezione. I vestiti passavano da uno stile formale a uno più casual come le scarpe del resto. In un "piccolo" angolo c'erano anche dei vestiti da donna. Abigail si avvicinò per osservarli meglio. Erano davvero magnifici, probabilmente creati con delle stoffe pregiate. C'erano anche delle scarpe da donna. Malgrado i bellissimi vestiti che vi erano, optò per rimanere più comoda e scelse dei Jeans con una maglietta a maniche lunghe. Anche le scarpe erano delle comode all star. Quelle non erano mai passate di moda, e suo padre le un giorno le aveva detto che erano nate nel 1923 e tutt'ora la gente le indossava.

In un'altro angolo del guardaroba c'erano dei cassetti che Abigail decise di aprire. Nel primo erano riposti con cura i vari calzini bianchi e neri di Zayn, il secondo era dedicato al suo intimo e l'ultimo era colmo di reggiseni e mutandine in pizzo da donna con qualche paia di calzini. Abigail dovette ricredersi sulla sua precedente affermazione e, malgrado la vasta scelta, prese delle mutandine e un reggiseno rosse in pizzo che si abbinavano al suo outfit.

Dopo aver preso tutto ciò che le serviva, la ragazza chiuse la porta di quel paradiso e si preparò in fretta. Si vestì, e successivamente mise anche il suo intimo sporco nella cesta in bagno. Come ultima cosa sciolse i capelli spazzolandoli un po' e attese per poco l'arrivo di Lord Tristan.

In perfetto orario il bel vampiro bussò alla porta e la giovane Jackson rispose con un fine 'Avanti' che però Tristan riuscì a percepire.

«Sei pronta?» Domandò dolcemente Tristan.

«Si.» Sorrise lei contraccambiando. Tristan la aiutò ad alzarsi dal letto porgendogli una mano. Appena Abigail la toccò, sobbalzò all'improvviso nel sentire quanto fosse freddo.

«Scusami.» Lord Tristan abbassò la testa un po' dispiaciuto.

«Non ti preoccupare, credo che dovrò farci l'abitudine.» Sospirò lei.

«Andiamo.» Tristan incitò la giovane, e si diressero verso la porta.

~

«E questa è la sala da ballo, dove vengono organizzati balli in onore del re.» Abigail restò semplicemente a bocca aperta nel vedere l'enorme sala con dei decori bellissimi sul soffitto. Lo spazio era enorme e vuoto e cercò di immaginarselo pieno di gente, cioè vampiri, che danzavano e si divertivano.

«Wow!» Fu tutto ciò che la ragazza riuscì a pronunciare.

«Ora andiamo a vedere i giardini.» Tristan le sorrise nuovamente mettendo in mostra le sue bellissime ed affascinanti fossette.

Si diressero lungo un corridoio illuminato dalla luce soffusa del sole che penetrava dalle grandi finestre poste l'una accanto all'altra ogni dieci metri circa. Il corridoio terminava con un'enorme portone. Tristan ed Abigail si fermarono proprio davanti e il Lord tirò fuori dalla tasca dei suoi pantaloni un grande mazzo di chiavi. Inserì nella serratura una delle più grandi e la porta si aprì. La luce accecò leggermente la giovane che dovette sbattere numerose volte le palpebre per adattarsi. Ma appena tutto le fu chiaro, osservò tutt'intorno a lei rimanendo a bocca aperta. Il giardino di casa sua era molto grande e curato, ma niente di paragonabile a questo. La prima cosa che le saltò all'occhio erano i fiori nella varie aiuole tutte curate alla perfezione. Dritto davanti a lei, a circa cento metri di distanza, era posizionata una piccola boscaglia di pini e altri alberi. L'erba verdissima risplendeva su tutta la distesa. E non era che una parte quella che riusciva a vedere.

«Wow.» Esclamò Abby stupefatta. Non aveva mai visto nulla di più bello in tutti i suoi diciassette anni di vita.

«Bello, vero Abigail?» Parlò Tristan guardandosi intorno orgoglioso del lavoro dei giardinieri.

«Abby.» Precisò la ragazza dopo aver sentito il suo nome pronunciato dal Lord.

«Cosa?» Chiese lui non capendo cosa intendesse Abigail.

«Gli amici mi chiamano Abby.» Spiegò tutto lei.

«Io sono tuo amico?» Domandò speranzoso.

«Per ora siamo conoscenti, ma odio tutta questa formalità.» Ammise e Tristan ridacchiò divertito.

«Okay, Abby. Mi piace molto di più chiamarti così.» Abigail arrossì. Non sapeva il motivo preciso della sua reazione, ma le aveva fatto piacere ricevere un complimento.

I due proseguirono la loro passeggiata nell'enorme giardino. Arrivarono fino ad una fontana bellissima che assomigliava tanto a quella di casa di Abigail, ma le dimensioni erano decisamente più grandi. Lord Tristan ed Abigail si sedettero sul bordo e osservarono l'acqua cristallina che scorreva. Abigail sospirò ricordandosi del giorno dell'attacco alla comunità, quando William e lei erano seduti sulla fontana del giardino di casa sua.

«Che c'è Abby?» Tristan appoggiò la sua mano sulla schiena della giovane capendo come si potesse sentire in quella determinata situazione.

«Pensavo al mio ragazzo. Che ne sarà di lui?»

«Credo che se la caverà. Da quel che ho potuto vedere e capire è molto determinato e coraggioso.» Tra i due ci fu qualche attimo di silenzio.

«Come si chiama?» Domandò Tristan curioso.

«William.»

«Abby, vedrai che William ce la farà. E anche tu.» La ragazza annuì soltanto sperando che le parole appena pronunciate da Tristan fossero vere.

Compulsive ≫ z.m. Where stories live. Discover now